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Quale, tra le nuove serie di questo Autunno, è la tua preferita?

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mercoledì 2 aprile 2014


Salve a tutti, ragazzi! Oggi inauguriamo la nostra nuova rubrica a cadenza bisettimanale, "conosciamoli meglio" Questa rubrica è stata ideata dalla nostra Sara, in collaborazione con Recensiamole noi e le serie tv
Lo scopo di questi articoli è quello di farvi conoscere meglio i personaggi delle nostre amate serie tv, che saranno i protagonisti indiscussi.
Di volta in volta, sceglieremo un telefilm e parleremo di due dei suoi personaggi, sempre a scelta. Insieme cercheremo di analizzare e capire la loro psicologia, il loro temperamento e carattere, il perché del loro essere e delle loro azioni o scelte.
Cercheremo insomma, di capire perché li amiamo o odiamo, cosa li rende tanto irresistibili ai nostri occhi, quanto rivediamo o meno di noi in loro.
Un momento per scavare più a fondo nella nostra passione e appassionarci quindi ancora di più, per sentire quelli che già consideriamo amici, reali quanto noi, a cui ci siamo affezionati come ci si lega ad un persona vera. Perché, loro, con quello che vivono e ci fanno vivere sono più che reali.
La serie tv che abbiamo scelto per iniziare è Game of thrones, e i due suoi personaggi al suo interno di cui parleremo sono Danearys e Cersei.
Buona lettura!


                                                        DAENERYS TARGARYEN



LA  VITA:

Daenerys Targaryen, figlia di Aerys, II Targaryen (detto "Il re Folle") e di Rhaella Targaryen (sorella minore di Aerys), Dany viene concepita dopo uno dei tanti stupri che Aerys infligge a Rhaella. (a quanto pare al nostro caro Martin piacciono gli incesti..). Sorella minore di Rhaegar e Viserys.


Alla morte di suo padre per mano di Jaime Lannnister ( lo sterminatore di Re), sua madre si rifugia con l'ancora piccolo Viserys, sull'isola chiamata Roccia del Drago, dove muore dandola alla luce durante una violenta tempesta, segnandola con il soprannome "Nata dalla Tempesta".
Dopo la morte della madre, Viserys e Daenerys vengono catturati per poi finire nelle mani delle forze ribelli di Stannis Baratheo;, fortunatamente i due fratelli riescono a fuggire, grazie all'aiuto di Ser Willerm Darry, che li conduce clandestinamente nella città libera di Braavos.
Negli anni che seguono i due si muovono tra le nove città libere in cerca di aiuto, ed è proprio per questo motivo, che Viserys viene soprannominato "Il Re mendicante".
Daenerys cresce, e vive la sua vita perennemente in fuga dai nemici, con il fratello spesso violento e crudele, che nel vano e disperato tentativo modo di riconquistare il trono del padre, arriva a combinare le nozze di sua sorella con Khal Drogo, il capo di un gruppo di nomadi chiamati Dothraki.
L'ossessione del fratello per la corona e la vendetta, sono così forti da plasmare la mente della sorella sulla sua stessa linea, per cui dopo essersi finalmente liberata di lui ossessivo e manesco, continua la sua stessa missione, poiché lo considera l'unico obbiettivo della sua vita
( alimentato anche dal fatto che a distanza di anni, c'erano ancora emissari del re mandati per ucciderla ed inoltre crede di essere l'ultima Targaryen rimasta in vita).
Se ciò non fosse sufficiente, alla morte del marito, quando tutto il khalasar le volta le spalle, riaccende le sue stesse speranze perdute quando riesce a far schiudere tre uova di drago e sopravvivere lei stessa nello stesso fuoco.
Da questo il soprannome La Non-Bruciata e Madre dei Draghi.



Fra tutti i personaggi di Game of Thrones, Daenerys è certamente il mio preferito.
Il suo personaggio ha avuto un bellissimo percorso, degno di nota.
Nell'arco di tre stagioni si è evoluta ed è cresciuta tantissimo, è passata dall'essere una ragazza fragile e insicura all'essere una donna forte e indipendente, capace di badare perfettamente non solo a se stessa e ai suoi tre piccoli draghi, ma anche alla sua gente,
(i nomadi Dothraki e gli schiavi successivamente).
Si è fatta largo da sola nel mondo, superando ostacoli  e insidie...possiamo affermare con certezza che la sua è stata e continua ad essere, una strada tutta in salita ( non si vince facilmente il gioco del trono, ormai lo abbiamo capito).
Da bambina sottomessa, timorosa e timida è arrivata ad essere coraggiosa ambiziosa, con una grande compassione ed empatia che le permette di essere generosa e giusta quando occorre e spietata ed astuta nei confronti dei nemici.
La sua evoluzione mi ha colpito tantissimo..mi ricordo ancora la Dany del pilot, che non ha niente a che vedere con la Khaleesi della terza stagione! Sembrano due persone completamente differenti, ora è una Targaryen degna di questo nome, capace di rendere onore alla sua stirpe, forte, determinata e sicura di se.

 


IL PERCORSO:


Finchè il fratello di Daenerys era in vita, quest'ultima non è mai stata libera di prendere decisioni proprie, bensì ha continuato a sottostare alle numerose imposizioni di Viserys.

Continuo a pensare che non c'è mai stato amore fraterno fra i due, secondo la mia opinione, lui la vedeva solo come il mezzo per raggiungere il suo fine..e che fine! il più importante di tutti, quello per cui avrebbe volentieri rischiato di perdere ogni cosa, compresa la sorella.
Prendiamo come esempio la più grande imposizione che Dany deve sopportare: Le Nozze combinate; Senza un minimo di preparazione, viene gettata fra le braccia del capo Dothraki.
Nella prima stagione di Game Of thrones, ci è subito chiaro che Dany non è entusiasta di sposarsi con il grosso e rude nomade, Khal Drogo, anzi, prega il fratello di ripensarci...lei non vuole lasciare la città dove si trova per andare a vivere con quella che sarà poi la sua gente, i nomadi Dothraki. 
Purtroppo non le viene data la ben che minima scelta e seppur timorosa e restia, si piega alla volontà del fratello e le nozze avvengono. (è divertente vedere come in seguito, questa scelta sia stata la migliore che il fratello potesse prendere per Lei, non certo per se stesso).
Guardare quelle scene, mi ha suscitato grande tenerezza e compassione nei confronti di Dany, non è stato affatto facile per lei abituarsi alla nuova vita e non è stato bello quello che ha dovuto passare e sopportare.
Al suo matrimonio però, conosce un'uomo che diventerà una figura sempre presente e molto importante per lei, il cavaliere in esilio Jorah Mormont, che le offre fin da subito i suoi servigi e le dona dei libri con le storie e i canti dei Sette Regni. Egli diventerà il suo compagno più vicino.



Ma passiamo alla cosa (forse) più importante, uno dei doni di nozze più significativo per lei, (assieme alla puledra argentata che riceve in dono dal suo promesso sposo), sono sicuramente le tre uova di drago pietrificate, ricevute dal Magistro Illyrio. 
Vi starete chiedendo, a cosa potranno mai servire tre uova pietrificate? No, non le userà come soprammobili :D  Dany rimane molto affascinata da queste uova...dopo tutto fanno parte della sua eredità, la sua famiglia a che fare con i draghi da generazioni, quindi è come se fosse una sorta di retaggio familiare, infatti la vediamo puntata dopo puntata sempre più interessata a questa uova, le osserva, le accarezza, le tiene persino al caldo, si nota chiaramente quanto siano importanti per lei e quanto vorrebbe farle schiudere..questo interesse verrà ripagato più avanti.



Il giorno successivo alla festa di nozze, il Khalasar parte per Vaes Dothrak, città sacra del popolo Dothraki, affinchè la nuova principessa sia presentata alle sacerdotesse Dothraki.

   


Il viaggio che Daenerys deve affrontare è estenuante, di giorno lunghe cavalcate...dolorose e faticose e la notte non porta certo sollievo, in quanto viene posseduta dal Khal.
Dany è così tormentata da non riuscire a darsi pace, un altro grande ostacolo è la lingua, immaginatevi la situazione, mettetevi un attimo nei suoi panni..è stata obbligata a sposare Drogo e ad entrare a far parte di quello strano e rude popolo di Nomadi, che certo non sono famosi per la loro gentilezza e ospitalità, in più non conosce la loro lingua e comunicare diventa molto difficile.
Proprio nel momento in cui pensavo che Dany avrebbe ceduto, quest'ultima mi ha sorpreso in positivo, dimostrandomi il contrario.
Non immaginavo ancora cosa si nascondesse dentro di lei, la grandissima forza d'animo che questa giovane donna possiede è stata la cosa che me l'ha fatta amare così tanto.
Infatti al posto di darsi per vinta e farsi trascinare dagli eventi come una povera vittima, si rimbocca le maniche e decide di prendere in pugno la situazione. Ben presto impara il Dothraki, aiutata dalle sue ancelle, e cosa più importante, capisce come soddisfare il marito.. non solo a letto ma anche nella vita quotidiana.

Quello che serve per farsi amare da Drogo e dal popolo Dothraki è la forza e l'iniziativa, non certo la debolezza e i piagnistei.
I Dothraki seguono la Forza, e così è stato...Danearys cambia..diventa una vera Regina per la sua gente e una degna compagna di Kahl Drogo.
Sono rimasta veramente affascinata! in precedenza vi avevo detto quanto il suo percorso sia stato degno di nota...Dany si è trasformata, è passata dalla ragazza timorosa e ingenua alla Donna forte e determinata che è oggi.


LA SVOLTA:

              


Danearys e Drogo...Marito e moglie, Re e regina, Khal e Khaleesi in questo caso, rafforzano il loro legame sempre più, fino a concepire il frutto del loro amore, un figlio.
Sebbene la notizia sia stata fonte di grande gioia, le cose non vanno come avevano sperato...
All'interno del popolo Dothraki si crea una fazione ribelle, che si rifiuta di vedere in Daenerys la loro Khaleesi, sia perché straniera e quindi estranea alla loro cultura, sia perché ritengono le scelte di Drogo troppo influenzate (loro non hanno assolutamente intenzione di attraversare il mare, neanche hanno mai visto una barca) ...Drogo tiene troppo a lei, così tanto da farsi convincere che conquistare il trono di spade sia la cosa più importante da fare, specialmente dopo gli affronti subiti (gli emissari venuti per ucciderla).
Dany vede il marito e la figlia in un sogno... :(
Insomma inizia ad appoggiare realmente la missione dei Targaryen.
Questo cambiamento nelle scelte di Drogo e la decisione di andare verso il mare porta allo scontro con uno dei suoi cavalieri; nonostante sconfigga l'avversario, rimane ferito e una grave infezione lo porta vicino alla morte.
Daenerys ha cercato in tutti i modi di salvare la vita del marito, in extremis decidedi affidarsi ad una sacerdotessa, una prigioniera rancorosa di una razzia dei Dothraki; l'unica soluzione per salvare il Khal dalle ferite era affidarsi ad un magico rituale, oscuro e pericoloso.
In molti hanno tentato di farle cambiare idea, non ci si poteva fidare della sacerdotessa, ne tanto meno del riturale..ma in fondo cosa aveva Dany da perdere? Il matrimonio di convenienza era diventato un sentimento reale e puro, ora lei non era niente senza di lui (almeno così pensava in quel momento) e, purtroppo, presa dalla disperazione, Khaleesi accetta . Il rituale si ritorce contro di lei causandole un'aborto (il rituale per compiersi necessitava di una vita da sacrificare) e riducendo Drogo in uno stato vegetativo.
Sarà proprio lei stessa a porre fine alle sofferenze del marito, soffocandolo con un cuscino. :(

IL CAMBIAMENTO


 

Proprio dopo questa tragedia avviene il miracolo, Khaleesi afflitta dalla perdita del marito e del figlio mai nato, decide di sacrificarsi, entrando nella pira funeraria del marito, insieme alle uova di drago.
Quella scena è stata davvero emozionante e piena di significato, certamente una delle più belle..che concludono la prima stagione di Game of Thrones.
Dany compie questa scelta per istinto, è disposta a sacrificarsi per amore e per far rinascere i draghi ( ho sempre pensato che fosse convinta di riuscire a far schiudere le uova con il fuoco).
Il fuoco è simbolo di trasformazione, di purezza e iniziazione ed entrando nelle fiamme è come se rinascesse nuova, inizia una nuova vita per lei, come madre dei suoi draghi e come Regina, disposta a tutto pur di riuscire a recuperare il suo regno.

SIR JORAH MORMONT

In seguito stringerà un bellissimo e profondo rapporto con il cavaliere Jorah Mormont che la affianca sempre.
Si nota un profondo rispetto da entrambe le parti, il Sir che la vede come sua sovrana assoluta e che crede in lei, Khaleesi che lo reputa il suo consigliere più fidato; Ecco questo forse è stato uno dei legami più belli di tutta la serie, ameno per me, è cresciuto pian piano ed è riuscito a consolidarsi.
Lui la aiuta sempre, in ogni occasione Khaleesi puo' contare su di lui, anche quando le vengono sottratti i draghi ( bellissima puntata anche quella) Jorah è in prima linea per aiutarla a riprenderseli.


LA LIBERTà

Non posso concludere questo articolo senza parlare della libertà, elemento fondamentale in questo contesto; se  vedo questa parola accostata a Game of Thrones, mi viene subito in mente la madre dei draghi, lei è quasi il simbolo stesso di libertà, non c'è cosa più importante per lei che essere liberi, anzi, mi azzarderei a dire che forse è persino più importante dell'ottenere il trono di spade.
Probabilmente tutto nasce dalla sua infanzia, prima prigioniera dei nemici e poi del fratello che, nei numerosi anni passati al suo fianco, non ha fatto altro che imporre la sua volontà, utilizzandola come merce di scambio e come mezzo per raggiungere un fine.
Daenarys è totalmente diversa dalle altre donne di questa serie, alle altre non interessa cosa devono fare per raggiungere i loro scopi, a lei si, e molto anche.
Il suo codice morale rimane sempre intatto, è compassionevole con chi se lo merita, e spietata con tutti gli altri. Ha capito che per ottenere il regno di suo padre, non deve usare la forza, l'arroganza, la corruzione o gli inganni e le minacce, ci sono altri Re nel continente occidentale esattamente così e lei non vuole essere una tra le scelte. Crede che per sedersi sul quel trono deve ravvivare l'amore che il popolo aveva per la sua stirpe (Re Folle escluso), mostrando di essere una regina saggia, giusta e generosa, diversa dai suoi avversari.
Ha un debole per gli indifesi e per gli schiavi, si vede che non tollera la vista delle catene, sia reali che metaforiche, ed è proprio questo che, almeno fino ad ora, l'ha portata in testa alla lotta per il trono...diciamocelo, tre draghi ed un mega esercito di ex-schiavi resistenti al dolore...se la saga si fosse conclusa alla fine della terza stagione, sarebbe stata lei a uscirne vittoriosa.
La carta vincente? la libertà! è questa la grande differenza, la sua gente ha scelto di restare e combattere per lei, ricordo ancora la frase che pronuncia quando libera gli schiavi e gli immacolati: "Potete scegliere, volete andarvene adesso? Va bene, avete la mia parola che non vi sarà fatto alcun male...ma se volete, potete restare e combattere per me, da Uomini LIBERI!"  dopo queste parole nessuno schiavo ha deciso di andarsene e per finire Khaleesi ha fatto una cosa bellissima..Ogni immacolato si è scelto un nome, prima non lo avevano in quanto il loro unico scopo doveva essere quello di servire il  padrone, l'identità non gli era concessa..è una cosa orribile se ci pensate, l'annullamento della persona stessa, vivere solo ed esclusivamente per servire qualcun'altro e non essere nemmeno considerati degni di portare un nome proprio.
La scena è stata una delle più toccanti che vedevano Dany protagonista, non mento se vi dico di essermi commossa, ho avuto la pelle d'oca per tutto il tempo!
Libero arbitrio e possibilità di scelta è questo il suo cavallo di battaglia...ok, forse insieme alla parola "Dracarys" che le basta pronunciare per far ridurre in cenere i nemici, dai suoi adorabili draghi! Comodo eh? :D

  
LE SCENE CHE MI HANNO EMOZIONATO DI PIù 

La prima scena che ho deciso di raccontarvi, è quella che mi ha sconvolto (e diciamo anche schifato) di più, in cui possiamo assistere ad un bella scorpacciata di cuore di cavallo :D
A Vaes Dothrak, Khaleesi partecipa ad un rituale di passaggio, in cui deve mangiare il cuore di uno stallone. Il cuore le viene consegnato dal marito e affinché il rituale sia compiuto con successo, Daenarys deve mangiarlo a mani nude, strappando ogni boccone con unghie e denti. Senza vomitarlo.
Per quanto questa scena, per quanto disgustosa, è piena di significato..un momento importante per Khaleesi, Drogo e per il popolo Dothraki.
Infatti Dany riesce a superare la prova e le anziane profetizzano che suo figlio, diverrà lo stallone che monta il mondo, il conquistatore Dothraki di cui parlano da tempo le profezie.
Durante questo evento Ser Jorah aveva un posto di onore riservato.

                                

Anche la scena in cui, per la prima volta riesce a soddisfare suo marito, comprendendo quello che effettivamente lui voleva, non è da meno, anzi.. direi che anche questa è stata una scena degna di nota (si lo so, poche non lo sono), se ci pensate è stato proprio in quel momento che Dany ha preso in mano le redini della situazione e si è elevata, da semplice moglie a Khaleesi. Da quella sera possiamo notare un grande cambiamento fra i due, Drogo la rispetterà molto di più, da quel momento in avanti.

   



Per finire vi parlo brevemente della mia scena (e puntata) preferita in assoluto, credo di essermela riguardata almeno una cinquantina di volte :) 
Il momento in cui Dany compra l'esercito di immacolati, facendo finta di fare uno scambio equo cedendo uno dei suoi draghi e invece non appena riesce a impadronirsene, dichiara guerra alla città e grazie all'aiuto dei draghi e degli immacolati, riesce a vincere e al liberare quindi tutti gli schiavi. *__*  
Scena Divina! 

 

 

 


Sono curiosissima di vedere cosa succederà in questa quarta stagione, che vi ricordo tornerà sugli schermi il 6 aprile! Abbiamo aspettato molto, ma ormai manca pochissimo...e durante questa lunga attesa i draghi sono cresciuti!
Diamo una sbirciatina? 

 
"Possono vivere nel mio nuovo mondo, o morire nel loro vecchio"
(Dal promo della quarta stagione)


CITAZIONI: 

« Se mi guardo indietro sono perduta » Khaleesi

 " Sei la luna della mia vita" Khal drogo.

    


Concludo il mio articolo sulla madre dei draghi con questo bellissimo Video!

 
Buona visione!

Articolo a cura di Cecilia, con l'aiuto di Ardesia.


                                                              CERSEI LANNISTER





Parlare di questo personaggio è qualcosa di piuttosto impegnativo. Chiamiamolo pure un gran bel fardello, una vera e propria responsabilità e, in un certo senso, anche un onore. Insomma, stiamo parlando dell’intoccabile Game of Thrones! Un’opera d’arte nel mondo seriale, un prodotto firmato HBO! Una serie la cui qualità, sotto ogni aspetto e prospettiva tecnici e artistici, rasenta quasi la perfezione! Soprattutto se si pensa a com’è stato in grado di trasporre fedelmente e, allo stesso tempo, di portare a nuova vita un capolavoro letterario come quello di quell’altro genio di Martin (autore dei libri a cui la serie si ispira). Ed è per questo che, con Cersei Lannister, perfida Regina abusiva dei Sette Regni amaramente ricordata per aver ucciso Ned Stark e per aver compromesso l’esistenza del suo stesso fratello Tyrion Lannister (due delle sue infinite gesta infami), siamo di fronte uno dei villain dalla psiche e dalla caratterizzazione più contorte e complesse mai viste, una donna a cui dire crudele, assassina, spietata, viscida, subdola e malata, per quanto vero, sarebbe pura banalità. Eufemismi.
E' la versione tossica, insana e psicopatica di una madre e di una donna molto astuta, calcolatrice e disposta a tutto pur di sopravvivere insieme alla propria famiglia, e non in un modo qualunque, ma da vincente, come colei che, in un modo o nell'altro, detiene il potere assoluto. Raggiungere i propri scopi è l'unica cosa che conta, per lei, non importa quanto dovrà corrompere, ricattare, ingannare, mentire e uccidere, quello che conta è ottenere ciò che lei crede di meritare e che le spetti di diritto in virtù di quello che, a sua volta, lei crede o spaccia per orgoglio e onore di famiglia, che tale non è per due ragioni: i Lannister, escluso "Santo Tyrion da Approdo del Re", non hanno onore, ma, soprattutto, Cersei, spesso inconsapevolmente, agisce solo per se stessa tirando acqua esclusivamente al proprio mulino.
Persino il suo amato (in tutti i sensi) fratello Jaime, con il quale Cersei condivide un incestuoso e morboso legame, è lì semplicemente per una sua pretesa, per capriccio, e non perché Cersei vuole il bene del proprio gemello o perché vuole condividere con lui le proprie conquiste. Jaime, come uomo e come persona intraprendente, è il suo sostegno morale, il suo braccio destro, il mezzo pratico con cui lei può arrivare ovunque. Il fatto che Cersei, in qualche modo, lo ami, deriva semplicemente da questo e dalla personale convinzione di non dover allargare la propria cerchia di individui fidati o "cari" oltre il suo stesso sangue, con cui, difatti, ha anche concepito tutti i suoi figli.
E’ proprio per questo che niente, oltre lei, è tecnicamente e strumentalmente importante come il figlio Joffreyil tramite per eccellenza, la vera via d'accesso al potere, ma non solo. Quel "coso" (non riuscirei a definirlo in altro modo, fisicamente e caratterialmente parlando) è l’inconscia proiezione e materializzazione di Cersei stessa e di tutto ciò che lei non è mai stata ma che, adesso, grazie a lui, può essere e diventare: una pseudo-regina, colei che vincerà il gioco del Trono di Spade e la cui autorità/importanza non sarà mai messa in discussione. Il bene di Joffrey (ammettendo, per assurdo, che lo sia) è tale solo perché è il bene per Cersei e di Cersei stessa: quelli che lei crede davvero essere i doveri, l'affetto le premure di una madre che vuole il massimo per il proprio figlio, sono solo le care ambizioni che nutre per se stessa e che, semplicemente, inietta e riversa sul figlio educandolo alla sua stessa filosofia di vita. Joffrey è la sua speranza, ma non come lo è un figlio per qualunque altra madre (nonostante Cersei creda che sia così). Qui, l'effetto non centra nulla, o meglio, è espresso si in modo sicuramente espansivo e premuroso (anche possessivo, se è per questo ... Cersei vizia Joffrey e non lo rimprovera praticamente mai) ma anche nella sua forma più egoistica e corrotta. Proteggere e amare Joffrey, significa proteggere e amare se stessa e ciò a cui Cersei tiene, che non è soltanto il proprio figlio in sé come sangue del suo stesso sangue. In altre parole, Cersei scambia l’amore per i propri interessi con quello che prova per i propri figli. Per lei, sono un’unica cosa. Senza volerlo, non fa nessuna differenza.
Ma adesso cerchiamo di capire nello specifico cosa Cersei vuole davvero, come si muove per averlo e i motivi di tutto questo.
La sua non è semplice brama di potere fine a se stessa o una vendetta vera e propria. E', più che altro, una rivalsa con se stessa e nei confronti degli altri, degli uomini (del loro potere sul modo e sulle donne), più precisamente. Una rivalsa spietata, dalle dinamiche e dall'aspetto ignobili, ma che ha il suo perché; cause e moventi che non per forza devono piacerci o essere giusti, ma solo avere un senso, da un punto di vista o da un'altro ancora. E ce l'hanno.
Prima di tutto, è bene precisare che, per capire questo personaggio, bisogna partire con un'apertura mentale spropositatamente larga come la fessura tra i due incisivi centrali superiori di Sookie Stakehouse (True Blood), e con il presupposto che, per quanto realistica, stiamo parlando di una famiglia dalla mentalità deviata. Detto questo, partiamo dalla famiglia stessa, è più precisamente dal padre di Cersei, Tywin.
Il tipico padre e padrone che sa essere astuto e avanguardista in politica e, allo stesso tempo, mentalmente retrogrado, senza cuore ed etica nella vita e nella sua visione del mondo, soprattutto, della famiglia, e il contesto storico-culturale di stampo praticamente medioevale, di certo, non aiuta. Difatti, Tywin ragiona così: figli maschi sani sempre in, figli deformi e figlie femmine sempre out, non importa quanto, in realtà, valgano. Nonostante, per una questione di orgoglio personale, non faccia mai mancare niente ai propri figli, materialmente parlando, per Tywin, Cersei non conta niente, è soltanto una bambina capricciosa e viziata, stupida e maldestra (e, fondamentalmente, non si sbaglia). Una merce di scambio. La denigra e la mortifica ogni volta che può. 
Cersei cresce quindi senza una guida, senza una vera figura paterna, con l'idea di non essere abbastanza per un padre verso il quale, di conseguenza, ha un sentimento di odio e amore (e se non è davvero abbastanza, è proprio a causa di quest'assenza e vuoto nella sua vita). E' terrorizzata da lui, dalla sua autorità, dal suo giudizio, ecco perché, come un'adolescente capricciosa, insicura e che ha ancora bisogno di un sostegno esterno per sentirsi forte, combatte con denti e artigli per ottenere la fiducia, l’approvazione e la stima di quest’uomo. Non c'è da meravigliarsi se viva nella diffidenza: ci è cresciuta dentro, ne ha ricevuta tanta e, quindi, ha imparato ed è stata costretta a darne altrettanta di conseguenza.
Poi, abbiamo Tyrionil mostro, il folletto, il disprezzato, la pulce fastidiosa, il bastone che, indegno persino di questo ruolo, è perennemente tra le ruote; l'intralcio nella scalata al potere di Cersei, il fratello che lei non considera, di cui si vergogna e che, con la sua altrettanto indegna mostruosità,  le ha ucciso la madre (morta quando lo partorì); è per questo che Cersei si diverte ad annientarlo a tempo perso ricordandogli come avrebbe voluto che non fosse mai nato. Ma c’è dell’altro, dietro questa crudeltà. Nel caso di Cersei, nella sua situazione familiare così gelida e crudele, essere trattata da tutti come una creatura inferiore non le insegna a non fare lo stesso con gli altri perché sa come ci si sente, ma le insegna l'esatto opposto: lei tratta Tyrion come il loro padre ha trattato sia lei che Tyrion stesso. Cersei ferisce Tyrion perché è giusto che, chi è come lei crede che sia lui (e lei stessa), meriti e passi quello che ha subìto anche lei. La legge è uguale per tutti: se non è stata risparmiata lei, non deve esserlo nemmeno il suo disprezzato fratello. Ma, paradossalmente, nonostante questo, Cersei ha una sorta di legame con Tyrion: lui è come lei, esiliato dal padre, un reietto, e questa situazione comune a entrambi li ha spesso avvicinati, anche se per poco e anche se non così tanto o in modo del tutto genuino, visto che il tutto sfocia o nell’intento di Cersei di usare e accattivarsi l'astuto fratello perché si trova in una posizione a lei troppo comoda/scomoda, o nella lotta competitiva per entrare nelle grazie di Tywin dimostrando chi dei due è il migliore.
Infine, abbiamo Jaimeil fratello gemello con cui, in quanto tale, Cersei ha un legame viscerale, e, in questo caso, è viscerale alla massima e più malsana potenza. I due sono amanti adulteri, sono patologici, reciprocamente ossessivi, squilibrati, sono uno il proseguimento dell'altro, un'unica mente. Fa quasi impressione vedere questa dinamica sullo schermo.
La vicinanza di Cersei a Jaime, in questo rapporto così fisico, è la manifestazione del desiderio di lei di sentirsi amata da qualcuno, anzi, dall'unica persona di cui Cersei è certa di potersi fidare, la sua metà, carne della sua carne (quindi è come fidarsi di se stessa, il che è facilissimo ... anche troppo). In un certo senso, Cersei vuole essere Jaime, ovvero un uomo, quel tipo di uomo che è suo fratello, la persona che, come ho detto sopra, ha potere di arrivare ovunque, che è tenuto in considerazione e che le permette di farsi, appunto, strada nel gioco del Trono di Spade. Lei vorrebbe essere Jaime agli occhi del loro padre, ovvero la sua preferita.
Appena fuori dai legami di sangue, c'è il suo defunto marito, Re Robert Baratheon, l’uomo che fu costretta a sposare come se lei stessa fosse un trofeo di caccia; l’uomo che, nonostante Cersei abbia cercato di estrapolare i lati positivi di questo matrimonio (essere regina, la compagna di un valoroso condottiero che ammirava e che, per questo, si era ripromessa di imparare ad amare), l’ha delusa e ferita con la stessa crudeltà di un Lannister. Non l’ha mai amata o rispettata, non ha mai fatto niente per fermare la trasformazione (già in atto) che ha portato Cersei ad essere quella che è oggi. Non è mai voluto andare oltre le proprie diffidenze (e forse non sbagliando del tutto). Non ha mai voluto staccarsi dal ricordo e dall’amore per la sua prima e defunta moglie.
E Cersei ha dovuto ed è riuscita sopportare tutto questo a testa alta, mantenendo integro il proprio orgoglio senza mai mostrarsi fragile davanti ad un uomo rude che l'avrebbe umiliata più di quanto già non facesse. Ma il risultato è stato quello di odiare Robert e chiudersi ancora di più in sé stessa.
Cersei è stata pugnalata e respinta da tutti, il suo mondo è una giungla. Quindi, vuoi per difesa, vuoi perché non ha conosciuto altro modo, se non questo, per relazionarsi al mondo, ha imparato a fare lo stesso arrangiandosi e triplicando la propria crudeltà rispetto a quella con cui è stata trattata. E’ indurita dalla vita contro la quale si è accanita, è un leone allo stato brado e in lotta continua col mondo e con se stessa. Vuole sopravvivere e vincere perché se lo deve, e nessuno può e deve permettersi di ostacolarla. Nemmeno i suoi stessi sentimenti.
Guardando il quadro generale, i retroscena così disastrosi di questa donna così sola e deturpata nell'anima, ammetto che, qualche volta (rarissime volte, perché è difficile farlo con Cersei), sono riuscita persino a comprenderla, a provare addirittura empatia per questa persona terribile, compromessa e, a conti fatti, senza giustificanti per il male da lei commesso, se si fa una proporzione tra questo e quello subìto. Ma è proprio per questo che, in qualche modo, la amo. Amare davvero un personaggio, amarlo a 360 gradi, non significa sempre o solo apprezzare ciò che fa, il perché lo fa e quanto, quindi, di questo, rivediamo nella nostra personalità, nei nostri modi di pensare o agire perché lo riteniamo bello o giusto (così è troppo facile!); significa anche e soprattutto apprezzarne la complessità, il fascino e la coerenza, in qualunque direzione essi vertano, verso il bene o verso il male, verso entrambi o verso nessuno dei due.
Cersei è nata per essere e morire come una stronza odiosa e insopportabile, una maledetta bastarda che si ha soltanto voglia di prendere a pugni in faccia. Non dobbiamo aspettarci altro, da lei, non dovremmo desiderarlo nemmeno. Perché lei è perfetta così, ci emoziona, nel bene o nel male, perché è così, una maledetta e irrecuperabile psicopatica scaltra e con le palle che è tale a causa di precisi precedenti (che possono andarci a genio o meno a prescindere). Se cambiasse, non sarebbe più Cersei Lannister, la nostra Cersei Lannister, e noi finiremmo per non amarla più, ma per amare qualcun'altro che, comunque, non sarebbe lei.
In definitiva, Cersei è una donna gelida, folle e feroce che è stata portata a disprezzare se stessa e gli altri, che è guidata dalla mania del controllo, dalla paranoia e dalla paura, e che, proprio per questo, nasconde questi suoi stessi sentimenti con l’orgoglio e la cupidigia (rivendicare l'impotenza generale delle donne nel regno degli uomini), incapace di esternare ciò che sente davvero; non vuole farlo perché, se lo facesse, crollerebbe all'istante come un castello di carte all'aria aperta, ed è esattamente quello che lei si è ripromessa di non fare. Ma Cersei è fragile, perennemente persa e alla deriva. Cersei è debole, una debolezza così perversa e senza dio da suscitare la nostra ripugnanza, e la suscita al tal punto da farci dimenticare la delicata e penosa situazione dalla quale, questa debolezza, nasce. La sua ricerca del potere è, in realtà, la ricerca di un amore che desidera ma che, non avendolo mai conosciuto, non può ottenere se non agendo in modo immorale e cercando/trovando qualcosa di altrettanto immorale. E' questo ciò che rende Cersei Lannister un personaggio per cui, ironia della sorte, si prova ciò che lei prova nei confronti della sua famiglia: un sentimento di odio e amore.


"Tutti Quelli che non sono noi, sono nemici!"


Vera Ruttino (Recensiamole! - Noi e le Serie TV)


(L'articolo si basa sulla serie TV, non avendo letto i libri di Game Of Thrones non possiamo basarci su altro)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

WOW! Questo articolo è stupendo!
Io adoro Game o. t. e non vedo l'ora del sei!! sto impazzendo!
Complimenti per aver scritto così bene questo post, molto molto interessante!
il mio personaggio preferito è Khaleesi! anche Cersei non mi dispiace, cioè la odio ma ne sentirei la mancanza! non vedo l'ora della prossima puntata! baci Eli.
ps: Come ci si iscrive al blog??? Io vi seguo da Fb, nonho blogger..

Anonimo ha detto...

Uno dei pochi articoli (cosi lunghi) che ho letto tutto, fino alla fine senza saltare niente!
Davvero interessantissimo, e anche utile! ora che ricomincia Game almeno ci rinfresca la memoria! Siete riuscite a capire bene i personaggi, brave :)
Ora però voglio anche l'articolo su Tyron e Jhon snow!!! vi pregoooooooooooo! :D
Comunque il mio personaggio preferito in assoluto di Got è appunto Snow..lo amo *__*
Spero lasci presto quella cagna di Igrytt perché non la posso vedere!
VOi cosa ne pensate???
Ultima cosa, concordo con la scena più emozionante della mother of dragons quela in cui libera la città dagli schiavi...cioè, quel pezzo è stato fantastico! quando ha detto Dracarys e il drago si è rivoltato contro il padrone (odiosissimo) e quando ha iniziato a parlare in valiryano sono rimasta cosi *__* avevo tutta la pelle d'oca!
Quindi concordo con Cecilia, una delle più belle!
A presto ragazze! Daniela

Anonimo ha detto...

Sono l'admin di Serie tv time :) Come promesso, sono venuta a dare un'occhiata..scusate il ritardo! non ero mai entrata qui, questo blog è molto bello! i miei complimenti!
Amo Game of thones e appena mi avete passato il post da pubblicare sono venuta subito qui!
Non sono iscritta al blog però, spero che questo commento si veda lo stesso...
Articolo molto interessante, come vi hanno già detto!
COncordo con voi su tantissime cose! ma una cosa non mi convince, sai non credo che alla fine della terza stagione avrebbe vinto Dany, non dimentichiamoci che i draghi erano ancora piccoli e che anche i lannister hanno un esercito pazzesco! di certo moooooooolto più grande del suo!
Bellissimi articoli, anche quello su Cersei!
:) Alla prossima!
Speriamo bene ad ogni modo..io vorrei come te, che uscisse lei vittoriosa :) ma con Martin non si sa... :/

Unknown ha detto...

Bello, bello, bello!!!!! Complimenti! ne è valsa la pena lavorarci così tanto!!
Un bacio amore! :*

Anonimo ha detto...

Commento ora anche se in ritardo dopo aver pianto il commento mai pubblicato scritto in treno :S
Mi sento ripetitiva a riscrivere le stesse cose perciò bando alle ciance, complimenti per il lavorone so quanto è stato faticoso.
Mi piace molto Dany al momento però mi leggendo i commenti di chi è avanti nei libri mi scoraggio perché dopo Ned, è l'unico personaggio che ha ancora un forte senso di "onore" e giustizia.
Cersei è scontato mi sta sulle scatole, nel libro è talmente odiosa e sciocca che è quasi da compatire, più di quello non riesce a pensare o a fare perciò perché prendersela? Senza rendersene conto è anche lei un burattino nel gioco del trono, più andrà avanti più pagherà cara l'arroganza.

Complimenti per la parte di Cersei, Vera, anche se non condivido tutto ma sono condizionata dalla descrizione del libro, e anche per quella di Dany, Ceci, ma tanto lo sai perché l'ho letta anche prima della pubblicazione :P

Quando Tyrion o Littlefinger? Perché non Jon-MEGASPOILER?
*risata malefica*

*Vale

Cecilia ha detto...

Ragazze grazie a tutti dei commenti che avete lasciato!
Mi riempie di gioia sapere che l'articolo è stato apprezzato e che lo abbiate trovato interessante!
L'intento era proprio questo! :)
Per quanto riguarda il prossimo articolo Valeria sarà sicuramente incentrato su Tyrion e Jon! :D
Ne avevamo già discusso..un abbraccio a tutte! e grazie ancora per essere passate!

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