lunedì 10 novembre 2014
Una bionda, e tutta tirata, per giunta. Entra in quello che sembra un magazzino abbandonato. Gli scoiattoli inchiodati alla porta non promettono benissimo, ma per qualche ragione la donna non torna indietro, nonostante sia visibilmente turbata.
Nella stanza successiva, scavalca agilmente il cadavere di un grosso animale, forse un lupo, nonostante il tacco dieci. E' chiaro che sa dove cercare, e da una Bibbia, l'ultima cosa che ci saremmo aspettati di trovare in un posto del genere, estrae il vinile che dà il titolo a questa terza puntata di Constantine. Il vinile del diavolo. Io non lo ascolterei, e nemmeno la bionda, che nel frattempo ha consegnato il frutto delle sue fatiche all'amico Bernie e sembra piuttosto ansiosa di andarsene. Mi raccomando Bernie - dice - non ascoltare il disco! Promettilo! Manco il tempo di rispondere al cellulare che Bernie ha già le cuffie in testa, ovviamente. Sette secondi dopo circa, si sta già conficcando un tagliacarte nel collo, istigato da qualcuno/qualcosa nel vinile, e io sto accendendo tutte le luci, ché sono a casa da sola.
Zed intanto, dopo aver rintracciato John per l'ennesima volta grazie ai suoi poteri, fa la conoscenza di Chas. Cosa sta facendo John? Beh...
Sta imparando un incantesimo, ovvio! Non facciamoci domande; la faccia di Zed esprime tutto:
Sembra che Bernie fosse un caro amico di John, e da qualche parte devono pur cominciare a combattere i demoni, perciò è deciso: si va a Chicago. Intanto John si confida con Chas: non sa ancora se fidarsi di Zed, di certo i suoi poteri sono preziosi, ma potrebbe avere un secondo fine.
Intanto, secondo fine o no, è Zed che riesce a trovare il modo di entrare nell'obitorio. Le basta "scontrarsi" accidentalmente con un ragazzo appena uscito per prendergli il badge...un gioco da ragazzi! Per scoprire come è morto Bernie, bisognerebbe parlare con qualcuno che sappia come sono andate le cose, un testimone. O il morto stesso, magari! Del resto, quando per convocare un morto non basta fare altro che procurarsi la mano sinistra di un impiccato, lasciarla per 7 anni nel liquido amniotico e intonare i canti giusti, non vedo perché no. John e Zed iniziano il rito, e io ringrazio di essermi alzata ad accendere le luci dieci minuti fa: il compianto Bernie si anima all'improvviso, e con lui tutti i morti dell'obitorio. Mi riprendo appena in tempo dal momento di terrore per afferrare i pochi indizi che il simpatico cadavere riesce a dare a John. Niente che noi non sappiamo già, comunque: è stata una voce a fargli (o meglio, a fargli fare) questo. Poi, la parola "Moonrise".
John sembra perso, e propone di andare in biblioteca (?!) ma Zed si rivela ancora una volta una risorsa preziosa. Se cerchi qualcosa, il primo posto dove devi andare è google: la Moonrise sembra essere un'etichetta discografica, e il fatto che Bernie abbia nominato una voce e un vinile sono due elementi a sostegno di questa tesi. Chi è che non aveva bisogno di Zed?! Diciamo che John non è esattamente al passo con i tempi.
Intanto, la bionda che abbiamo visto a inizio puntata, ha evidentemente recuperato il disco, e lo sta nascondendo nell'ultimo posto in cui uno cercherebbe un vinile: uno scaffale pieno di vinili. Estremamente astuto o estremamente stupido, non l'ho ancora deciso. Stupida la decisione di tenerlo, visto che se prima aveva un'idea di quanto potesse essere pericoloso, la morte orribile di Bernie gliene ha dato una conferma ulteriore. Per quanto assurdo, insomma, la bionda decide che il gioco vale la candela e nasconde, appunto, il vinile: poco dopo averlo sistemato tra i suoi altri dischi, dal vinile "maledetto" inizia a sprigionarsi qualcosa che assomiglia a del ghiaccio. Anzi, è proprio ghiaccio, e ne abbiamo la conferma grazie alla storia di Marcus, l'ex proprietario della Moonrise, ormai morente. John e Zed, che sono riusciti a rintracciarlo, arrivano appena in tempo per fare qualche domanda all'uomo. Negli anni '30, Marcus era stato il manager di tale Willie Collie, che si diceva avesse venduto l'anima al diavolo. Marcus naturalmente non aveva creduto alla storia, ma aveva dovuto mettere da parte lo scetticismo quando, durante una seduta di registrazione, il diavolo "in persona" era venuto a reclamare quello che gli apparteneva. Willie era da solo in sala d'incisione quando improvvisamente l'aria si era raffreddata e si era fatta nera. Il manager era riuscito soltanto a sentire Willie che gridava che quella non era la sua ora, che lui aveva promesso...prima di assistere all'inspiegabile morte dell'uomo, di cui non era rimasto nulla se non il sangue sulle pareti. Quando Marcus era entrato a recuperare il vinile, aveva percepito l'aura maligna che se ne sprigionava. Sentiva voci che gli sussurravano di compiere cose orribili, e, non riuscendo a distruggere l'anello, il vinile, aveva deciso di nasconderlo in un posto sicuro, che poi sarebbe quello dove l'aveva trovato la bionda ad inizio puntata.
Primo momento dubbio della puntata, se avete letto le mie altre recensioni sapete che ne ho sempre almeno uno. Seguitemi attentamente. John chiede a Marcus se sa come Bernie fosse venuto in possesso del disco: a quanto sembra, tramite un investigatore privato. Quello che capisco io è che Bernie avesse ingaggiato un investigatore privato per risalire al vinile, ma temo che qualcosa mi sfugga, perché subito dopo John chiede al vecchio se sappia anche per chi lavorasse l'investigatore. Marcus non lo sa, ma ricorda di aver letto sull'assegno il nome "Fell". Oh, a me il passaggio Bernie - investigatore - Fell - Marcus rimane oscuro proprio a livello cognitivo, ma ammettiamo che io abbia dei forti limiti intellettivi e prendiamo per buono quello che dice John, che intanto sta spiegando a una scettica Zed il motivo per cui il diavolo desideri ardentemente le nostre anime.
Poiché sono la testimonianza più potente dell'amore di Dio, la scintilla della creazione, il primo dei caduti non può non desiderare di deviare e in generale di impossessarsi di quante più anime possibili. Tra l'altro, la piccola filologa che è in me, sentendo John riferirsi al diavolo come "il primo dei caduti", "the first of the fallen", non ha potuto fare a meno di fare il collegamento con questo Fell, che adesso John e Zed cercano. Fall, fell, fallen, il paradigma di "cadere". No, ma sono o non sono avanti? ;D
Comunque, non c'è molto tempo da perdere: la figlia della bionda è riuscita a mettere le mani sul vinile...non riesco a capire come mai; eppure era nascosto così bene! Niente più google: John si ricorda di Fell, era un metallaro sotto contratto con Bernie. Una volta fatta irruzione nella villa dove questo Fell abita, John aggredisce l'uomo solo per scoprire che il poveretto non ha nulla a che fare con il diavolo, né tanto meno ha stretto un patto con lui. La vera colpevole è la bionda, che finalmente ha un nome, Jasmine. Si, come il gelsomino di cui Zed aveva sentito l'odore nella visione che aveva avuto ad inizio puntata. Insomma, Jasmine è la moglie di Ian (Fell), e quando il marito ha avuto il cancro, ha firmato uno strano contratto con tale Anton, incontrato in ospedale, in cambio della guarigione di Ian. Anton l'ha poi contattata chiedendole di recuperare il vinile in cambio della rottura del patto: ora comprendo molto meglio il motivo per cui Jasmine si tenesse così stretta quel vinile, anche se sono sempre del parere che avrebbe potuto trovargli una posizione più consona. Comunque. Jasmine ha appuntamento con Anton per la sera stessa e John pensa che sia molto meglio se se ne occupa lui. Allo stesso tempo però evidentemente non si fida di lei: sempre tecnologico, non usa cimici o apparecchi simili per tracciare gli spostamenti della donna; no! Lui usa dei comodissimi e sempre facilmente reperibili, chiodi della bara di S. Antonio, che puntano sempre l'uno verso l'altro.
Per la serie, gps, lèvate! Potrei chiedermi che tipo di parametri Constantine abbia per la precisione della localizzazione, ma non lo farò, anche perché tutto il mio essere è concentrato sulla piccola Julilah, bel nome, mi hanno detto, che sta ascoltando il vinile del diavolo. Ho paura per lei, ma tanta. Fortunatamente i genitori e Zed se ne accorgono in tempo, e sembra che non ci siano ripercussioni, la bambina per il momento sta bene e viene messa a letto. Quello che non se la passa tanto bene è John, che nel frattempo ha scoperto che dietro Anton c'è una sua vecchia conoscenza, uno stregone specializzato nel vodoo che risponde al nome di Papa Midnite. E qui vorrei fare un appello agli sceneggiatori, o a chi sceglie i nomi dei personaggi della serie. Per favore, vi imploro. Io lo capisco che sia fiction, va bene che trascorriamo 40 minuti di svago e li prendiamo per quello che sono, però comincia ad essere troppo. E l'angelo che si chiama Manny, e la bambina Julilah...ditemi come faccio a prendere sul serio un "cattivo" che si chiama Papa Midnite. Cioè, va bene che io ormai sono vecchia, ma vi pare che possa guardare Papa mentre lega John e lo lascia a dissanguarsi mentre mi immagino in sottofondo questo?
Eddài! Sta di fatto che John si trova in una situazione alquanto critica, da cui riesce a uscire solo grazie a Zed, tanto per cambiare. Papa Midnite ha fatto recuperare il vinile ai suoi scagnozzi, che ovviamente ne sono diventati schiavi: hanno suonato il disco in un club causando una strage. Si è salvato solo un cameriere, perché sordo - mi pare un po' una forzatura ma tant'è - e mentre Zed lo interroga sfruttando uno dei suoi centordici talenti e cioè la conoscenza del linguaggio dei segni, ha un'altra visione. Questa volta si tratta di una grossa tigre bianca e Chas, nel frattempo tornato senza aver scoperto granché sulla ragazza, nota il collegamento con il volantino che pubblicizza un'emittente radiofonica universitaria: radio tiger. Più chiaro di così! Zed prende l'iniziativa e sembra a tutti gli effetti la protagonista di questo caso, e a John la cosa non va giù:
Quando arrivano alla sede della radio è tardi: i ragazzi di Midnite sono già lì e stanno trasmettendo il disco. John, protetto da degli auricolari, entra per fermarli ma nemmeno ora ha successo...diciamo che non è la sua puntata. A dare una svolta alla situazione è Midnite stesso, che vuole il disco per sé come arma e a cui non piace che i suoi l'abbiano scavalcato. Con un incantesimo John riesce, finalmente!, a intrappolare i due tizi dietro una porta e a far sì che il disco suoni solo per loro, facendoli sprofondare letteralmente all'inferno, insieme al dannato vinile. Inutile dire che Midnite non la prende molto bene, tanto è vero che l'ultima scena della puntata lo vede confezionare una simpatica bambola vodoo con le sembianze di John e buttarla nel fuoco...un tipo che non porta rancore, insomma.
C'è solo un'ultima cosa da risolvere: sarebbe carino riuscire a liberare Jasmine dal suo patto col diavolo, no? E in effetti i tre ci riescono, ma in un modo che a me non ha soddisfatto per niente. In pratica, prendono Anton, gli fanno mangiare il contratto - letteralmente - e spiegano a Jasmine che potrà riavere la sua anima ma dovrà rinunciare al vantaggio che aveva avuto in cambio, ergo, a suo marito tornerà il cancro. Protesta così debolmente che sospetto non creda neanche lei a quello che dice, ma la situazione, comunque, è risolta. Beh, mi sembra davvero troppo facile. A inizio puntata tutto il discorso di John sui motivi per cui il diavolo brama le anime degli uomini, e adesso questo? Cioè tu fai un patto col diavolo, ma volendo puoi anche cambiare idea? Soddisfatti o rimborsati? Mah! Questa cosa, secondo me, è stata trattata un po' in maniera superficiale, potevano allungare la puntata di cinque minuti e trovare una maniera sensata di fare rompere il patto a Constantine.
In ogni caso, questa puntata mi è piaciuta sicuramente più della seconda. Sarà che l'atmosfera mineraria dell'altra volta non era nelle mie corde, sarà che finalmente abbiamo visto insieme la squadra John, Chas e Zed...
Come ho già detto trovo che ci sia stato uno sbilanciamento quasi esagerato dalla parte di Zed, per mostrarne i modi e le qualità. John ha fatto un po' la parte della spalla, venendo salvato da praticamente chiunque ma mostrando ben poco spirito d'iniziativa. Recupererà la sua verve durante la puntata numero quattro? Lo spero!
La valutazione per questa puntata è ancora
...anche se ero indecisa tra "buono" e "ottimo". Preferisco rimanere bassa per il momento ;P
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Nell'attesa del prossimo episodio, aspetto le vostre impressioni su questa terza puntata!
Etichette:Recensione Constantine
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4 commenti:
Complimenti bella rece! Sei sempre impeccabile da quello che vedo!
Allora questa puntata mi è piaciuta, ma secondo me è stata di livello un po più basso rispetto alle altre! Molto bello comunque il rapporto fra lui e Zed!
Un saluto, alla prossima!
Davide
Ciao Davide, ti ringrazio per il complimento! Invece io ho preferito questa rispetto alla seconda, forse perché Zed è stata un po' più protagonista, e la ragazza mi intriga parecchio! Inutile dire che spero in un risvolto romantico ;)
A presto! :)
Questa puntata mi è piaciuta, soprattutto perché come dici tu, abbiamo inquadrato meglio Zed!
E a me è già partita la Ship ve lo dico!!! :D
Comunque molto inquietante la storia del disco...a me questo telefilm fa paura spesso e volentieri!!
Sei sempre molto brava a capire l'episodio e a recensirlo :)
Un baciooo
Ahahahahah, anche a me Dani!!! Li shippo tantissimo! Grazie, un bacio a te!