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martedì 2 giugno 2015

OH MIEI DEI!
E' ufficiale, io non troverò mai un uomo, perché dopo questa puntata nessuno sarà in grado di essere all'altezza di Giovanni Neve.
No perché quell'uomo ha sprizzato più testosterone di una squadra di rugby.





Ma andiamo con ordine per piacere.
Per la categoria "quelli che non si arrendono" il premio speciale va a Jorah Mormont.
Cioè il silenzio irreale con cui si apre la puntata è meraviglioso.
Dany osserva, Jorah spera, Tyrion attende, Missandei è semplicemente figa.
Tutto è sospeso. Cosa deciderà, cosa farà, cosa ordinerà.
E poi Tyrion parla e dice la cosa più giusta che potrebbe mai dire: se vuoi andare ad Ovest, hai bisogno di qualcuno che conosca i sette regni. Non è che, messa così, Daenerys abbia molta scelta.
Devo dire che ho avuto paura decidesse di uccidere Jorah.
Non che temessi per la sua vita. Insomma, viste le morti a cui ci ha abituati questa serie, sarei sopravvissuta certamente a tale perdita. Ma per Daenerys. Insomma, sbaglio o già nel mandarlo via ha sofferto?
Fortunatamente, ancora una volta, in pochi minuti, il Folletto dimostra di avere la stoffa per essere un buon consigliere. Io non credo che lui convinca Dany a risparmiare Ser Jorah. Credo piuttosto che gli fornisca una strada, una scusa per lasciarlo in vita.




Leggo continuamente di chi critica Daenerys. E non me lo spiego. Insomma è una ragazzina che a causa della misericordia ha perso tutto. Ovviamente ha la fobia di essere troppo morbida. Ovviamente, cerca di costringere a tenere fuori i sentimenti, sempre e comunque.
E poi, Mormont dove vuole arrivare? Ancora non si arrende?
Cosa pensa accadrà quando combatterà nelle fosse?
E poi, sta malattia?
Si guarda troppo il braccio perché possa non finire male. O almeno questa è la sensazione che mi da e la cosa mi mette ansia.
Praticamente Jorah alterna patetici tentativi di conquistare Dany a sguardi laconici al braccio e qui è tutto.



Tyrion e Daenerys continuano ad interagire. Lui le parla e lei ha la possibilità, fin da subito, di capire un altro pezzo del continente Occidentale. Tyrion le concede punti di vista che non ha mai considerato, strategie che rifiuta, compromessi di cui non pensava di avere bisogno. Le mostra altri aspetti di personaggi che lei aveva sempre valutato alla stregua della sua storia personale. Prima di tutto se stesso, poi Varys, forse un po' anche Jaime.
E la convince, sebbene lei sia testarda e sembri incline ad ascoltare ma non a lasciarsi convincere. E vorrei anche vedere! Probabilmente è affascinata dai modi del Nano, da quella irriverenza che non aveva ancora mai subito, se non da parte di Daario, ma ovviamente non è la stessa cosa.



Do atto ai detrattori del fatto che Daenerys non sia ancora perfettamente matura per governare, e che nel parlare di politica con il piccolo Lannister abbia mostrato tutta la debolezza delle sue strategie. Ma il bello del fatto che sia così giovane e potente è proprio questo, può crescere.





Ed abbiamo visto come, più volte, alla fine abbia ascoltato.
Riaprendo le fosse, ad esempio.  O con Ser Barristan.
Altra abilità, quella di incantare le persone. Sublime. Non vedo l'ora di vedere se anche Tyrion si lascerà affascinare dai sogni di questa piccola tiranna, e se riuscirà, in qualche modo, a colmare il vuoto lasciato da Ser Barristan. E poi, fremo per il ritorno di Varys. Ridatemelo.

Ma passiamo ad Arya.



Non ho ben capito cosa Jaqen abbia intenzione di farle fare, ad essere onesta, ma mi è sembrata una figata. Arya riesce ad essere qualun altro. E vederla vestita da femmina, sebbene non da lady, dopo così tanto tempo, è stato mooooolto interessante.
Staremo a vedere.
Per ora mi limito a dire che la tipa e Jaqen mi inquietano con i loro discorsetti criptici!

A Grande Inverno, invece, Sansa è furiosa con Theon. Non capisce, non può capire le torture che il Lord delle isole di ferro ha subito. Ma soprattutto, non è tanto la comprensione a mancare, è la pietà.
Sansa non prova alcun tipo di misericordia. In primo luogo perché in prima persona ha subito un numero atroce di perdite e sofferenze, in secondo luogo perché lo odia.
Mi vengono i brividi quando penso alla situazione di Sansa e Theon.
Cerco di spiegarmi.
Lei lo odia, profondamente. Perché quello è il Theon che ha ucciso i suoi fratellini, che ha voltato le spalle a Robb determinandone la caduta, che ha tradito, distrutto, rubato.
Ma quello è anche il Theon che l'ha vista nascere e crescere. E' anche l'unico volto familiare che riconosca, dopo anni di solitudine in mezzo agli estranei. E' anche la cosa più simile ad una famiglia che le sia rimasta. Ed è quasi come se potessi sentire questo bipolarismo sentimentale di Sansa che prova repulsione ma che comunque non riesce a tenere fuori quel piccolo barlume di affezione. Non può farlo. E si vede, perché non è rassegnata ma rabbiosa.
Sansa lo guarda, e quando lo guarda è come se fosse alla costante, ossessiva ricerca di Theon dentro Reek.
E vorrebbe trovare qualcosa, qualsiasi cosa che possa spingerli a fare un passo l'uno verso l'altra. Qualsiasi cosa che possa far rinascere lui o portare lei a considerare il perdono.
E, all'improvviso, è proprio Theon a fornirgli un appiglio.




Ed io...



Ed è agghiacciante come, se ci pensate, Sansa sembri non dare importanza al fatto che abbia ucciso due ragazzini innocenti.
L'unica cosa che conta è la vita di Bran e Rickon.
L'egoismo dell'animo umano, che affascinante ed inevitabile pecca.

Ad Approdo del Re imperversa la goduria.
L'interpretazione di Lena è meravigliosa. Cersei resta fiera, orgogliosa, una leonessa sebbene disperata.



Cerca aiuto e appiglio tra i suoi alleati.
Ma dentro una prigione, il potere sembra non essere più così forte da portare le persone dalla sua parte. Alleati sbagliati mia cara!
E quello che fa è chiedere di Jaime.
Ma io, al suo posto, non sarei così certa del fatto che Jaime Lannister l'aiuterà una volta scoperto che mentre lui si struggeva d'amore per lei, questa si sollazzava con il cugino Lancel.
Certo, questo la direbbe lunga sulle priorità di Jaime che non ci ha messo un attimo a collaborare con l'evasione di Tyrion accusato di aver ucciso suo figlio.
Ma si sa come sono i Lannister.
Dunque, per ora, la regina rifiuta di confessare e questo la costringe ad atteggiamenti non propriamente regali.



Intanto, Tommen continua a perseguire il suo scopo. Battere ogni record di inutilità mai raggiunto. Ad oggi ha surclassato Matt Donovan e il fratello di Serena Van Der Woodsen.
Praticamente se ne sta in camera a fare lo sciopero della fame, invece di ordinare all'esercito di sterminare ogni singolo componente del Credo per liberare madre e moglie.
O forse è l'incarnazione del maschio italiano. In realtà ha iniziato a fare festini nella sua stanza dopo essersi disfatto di quelle due arpie.

Intanto.. nella stanza di Tommen..

In quel caso, potrei seriamente ricredermi sul personaggio.

Ma arriviamo al TOP della puntata.
Il crossover con The walking dead.
L'apoteosi di Jon.
Cominciamo con la capacità dialettica, coadiuvata da Tormund, sicuramente, e dal suo appoggio. Ma comunque, non è cosa da tutti convincere i Bruti a dare una possibilità.



Ma questo non è niente, rispetto al suo atteggiamento quando inizia l'apocalisse zombie.
Ho adorato questa sequenza, mi ha ricordato molto la 4x09, puntata dedicata completamente alla barriera che ho venerato.
L'adrenalina, i morti, la battaglia.
Figure inquietanti.



Capi inquietanti.



Soldati inquietanti.



I "buoni" non possono fare altro che darsi alla fuga, perché sembra proprio non esserci via d'uscita. Non ho idea di come potrebbero far fronte a tutto ciò, senza un aiuto volante e squamoso. Tutto ciò porta in molti a vedere il futuro di Daenerys alla barriera. Chi lo sa.
Prima di fuggire, però, Jon ci prova a combattere.


ALLORA, ANDIAMOCI PIANO CHE QUI C'è GENTE CHE TI VIVE MALE!

E ci riesce, pure.
Voglio analizzare questa cosa. Perché quella spada non si disintegra? Come fa a uccidere l'estraneo?




Le opzioni sono sostanzialmente due. Una tecnica, l'altra suggestiva.
La prima è che sia l'acciaio di Valyria la chiave. Onestamente, mi sembra la più probabile. Da quello che ricordo, l'acciaio di Valyria dovrebbe essere Ossidiana lavorata. Quindi tecnicamente può uccidere gli estranei.
L'altra è che Jon sia in qualche modo destinato a distruggere gli Estranei con quella spada. In realtà la prima opzione non escluderebbe comunque la seconda.
La teoria non è mia, è affascinante e gira sul web. E' tratta dai libri, dunque, non so quanto possa essere considerata uno spoiler.
Senza approfondire troppo, c'è chi crede che Jon potrebbe essere la reincarnazione di Azor Ahai. Attualmente Melisandre sembra piuttosto convinta che tale ruolo spetti a Stannis ma, ammettiamolo, vi sembra che abbia l'aspetto di un epico salvatore del mondo?
Sono frivola, ma Stannis mi suscita questo:


Mentre un salvatore epico dovrebbe suscitare questo:



Detto ciò non possiamo fare altro che attendere la prossima puntata, che è comunque la nona, dunque preparate i fazzoletti! Io ho paura. Seriamente.
Intanto vi saluto, un abbraccio, Mika!

Valutazione Episodio:


Se volete saperne di più date uno sguardo alla nostra pagina
e alle pagine nostre amiche:

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