Diretta Telefilm: RECENSIONE Hannibal 3x01

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lunedì 8 giugno 2015

RECENSIONE Hannibal 3x01 - "Antipasto"

12:31 | Pubblicato da Unknown | Modifica post

Quando scelsi di recensire Hannibal ero consapevole del fatto di non poter più scrivere cazzate a vanvera, perché questa è una serie con la S maiuscola; un prodotto eccellente che merita tutta la mia serietà.

Ma come posso essere seria se già dai primissimi secondi mi mostrate Mads a Parigi, a cavallo di una motocicletta, mentre indossa una giacca di pelle (quando poi tutto l’universo è a conoscenza del mio fetish per questo capo d’abbigliamento)? E poi me lo mostrate a Firenze e gli fate recitare un sonetto di Dante? E non commentiamo la scena della doccia, altrimenti sfociamo nel porno.

Ditelo che mi volete boicottare.

Dopo gli eventi di Mizumono, ritroviamo il Dr. Lecter (accompagnato da Bedelia) a Parigi, dove uccide il Dr. Roman Fell, per poi prenderne l’identità, diventando così il nuovo curatore di Palazzo Capponi a Firenze.

Hannibal dice a Bedelia di aver trovato pace e che non ha quasi ucciso nessuno da quando sono partiti. Beh, ovviamente non aveva messo in conto alcune cose. A Parigi, infatti, conosce Antony Dimmond, assistente di Fell, e se lo ritrova a Firenze. Dimmond ovviamente riconosce Hannibal come un impostore, e il nostro psicopatico preferito non può far altro che ammazzarlo.

L’episodio è stato particolare perché ricco di flashback che si intrecciavano fra loro. La cosa potrebbe destabilizzare un po’, ma personalmente trovo che questa scelta sia stata azzeccatissima, perché ha fatto nascere in me molta curiosità.

Innanzitutto, voglio sapere di più sul passato di Bedelia e sul suo rapporto con Hannibal. Capiamo che lei ha paura (chi non ne avrebbe), ma in qualche modo è anche incatenata a lui. Va bene che lui ti ha tirata fuori da una situazione spiacevole (in uno dei flashback vediamo Bedelia vicino a un cadavere e Hannibal le offre il suo aiuto - anche se il riferimento ad Abigail e alla manipolazione è chiaro); va bene che lui ha un’intelligenza fuori dal comune, quindi scappare così su due piedi non se ne parla; ma lui la sta nutrendo con ostriche, ghiande e Marsala (cibi che i romani davano agli animali per migliorarne il sapore), possibile che si faccia trascinare dagli eventi e resti inerme? Lei è una donna intelligente, sa cosa sta succedendo e conosce bene Hannibal (“Credo ancora di aver consciamente il controllo delle mie azioni. Considerati i tuoi precedenti, significa che è una bella giornata”); credo abbia qualcosa in mente e io sono curiosa.

Ci sono state poi alcune scene, alcune battute, che mi hanno colpita. Prima fra tutte una battuta scambiata con Gideon (che vediamo in alcuni flashback), in cui i due parlano del cannibalismo e di come fosse normale per i nostri antenati e Hannibal esordisce con “ questo non è cannibalismo, si tratta di cannibalismo solo se siamo eguali”. Hannibal è intelligente e un po’ narcisista, si sente superiore agli altri; lui non sta mangiando altre persone, ma un animale come un altro. Magari mi starò facendo un pippone mentale assurdo, ma questo suo dirlo apertamente mi ha colpita.

Ancora, ho adorato la scena in cui ha cucinato il fegato (?) di Fell: “Sogno soave e casto” in sottofondo, un bel bicchiere di vino, il panetto di burro in padella… Questo uomo è di un’eleganza disumana e a me viene voglia di mangiare qualsiasi cosa preparato dalle sue mani.

Perhaps bonsoir will be our always

In conclusione, mi è piaciuta anche la scena finale; lui in treno che fa un origami di un cuore con un disegno dell’Uomo Vitruviano, per poi scoprire che ha fatto la stessa cosa al corpo di Dimmond: vediamo, infatti, il suo torso (davanti all’altare della Cappella Palatina a Palermo) come un cuore gigante.