martedì 6 ottobre 2015
Ci siamo. Finalmente, dopo una lunga attesa, il tanto
adorato Reddington (James Spader) ha
fatto il suo ritorno in scena. Questa volta, al fianco della sua dolce
Elizabeth (Megan Boone). Girovagando
sul web ho notato parecchi commenti positivi a questa nuova puntata, ma non
possiamo iniziare a commentarli insieme se prima non facciamo un riassunto di
quello che è successo nel finale di stagione. Pronti? Partiamo!
Episodio 22 – Stagione 2: Tom Cannolly (N. 11) – Breve
riassunto.
L’episodio finalmente sembra volerci rivelare qualche
particolare in più riguardo alla vita di Elizabeth Keen. Ovviamente, per una
risposta che viene data, altre cinque domande sorgono. Procediamo però per
ordine.
Dopo l’iniziale trauma di Elizabeth che viene incolpata per
un crimine che non ha commesso, viene fuori che la nostra timida agente in
realtà si chiama Masha Rostova, piccola russa figlia di una delle più grandi
spie che siano mai esistite. E finalmente, dopo due stagioni, sappiamo il suo
vero nome e la sua origine… C’è però da chiedersi…. Perché proprio russa?
Questo non è stato ben chiarito, a dire il vero, ma facendo delle ricerche sono
venuta a conoscenza del fatto che questo sia stato voluto proprio per la trama.
In un mondo dove l’America si serve di atti criminali per mantenere quella che
per la congrega è giustizia, qualsiasi straniero viene visto come un criminale
e chi peggio della Russia può rappresentare un pericolo? Non saprei dirvi se
questo sia vero o solo delle speculazioni di fan, volevo comunque citarvelo.
Oltretutto, come se questo non bastasse, la ragazza decide di
“sacrificarsi” in nome della protezione di quelli che diventeranno i suoi
persecutori: per salvaguardare i segreti dei suoi colleghi, decide di sparare e
uccidere il Procuratore Generale, il mezzo che collega la task force intera
alla congrega segreta.
Questo è stato il momento cruciale dell’episodio che ci ha
lasciati col fiato. Perché? Semplice! L’agente, sparando, riesce finalmente a “sbloccare”
i ricordi che lo stesso Reddington le aveva bloccato e che mai le avrebbe
svelato. Viene così fuori quello che è successo prima dell’incendio, e cioè che
per difendere la madre, una più piccola Liz afferra una pistola e spara al
padre biologico. Un ricordo che la spinge verso l’unico uomo che possa
comprendere il suo stato d’animo, lo stesso che può aiutarla a chiarire la sua
posizione. Particolarmente toccante, infatti, la scena del “mangiatore di
peccati”, dove Elizabeth si rende finalmente conto di quanto sia legata a lui
e, in quel momento, ne sia dipendente. Tanto, da spingere il creatore a
concludere l’episodio con questa scena.
Bene, riprendiamo da questo punto.
Episodio 01 – Stagione 3: The Troll Farmer (N. 38)
Apertura col botto, quella che ci ha regalato la terza
stagione. Elizabeth Keen si è data alla fuga col suo protettore (o con la sua
maggiore fonte di guai, che dir si voglia), Raymond Reddington. A dar loro la
caccia, la sua stessa task force, ora comandata dal giovane e fin troppo
determinato Donald Ressler (Diego
Klattenhoff) che, servendosi di ogni aiuto possibile e sentendosi in colpa
per aver lasciato scappare la sua partner quando poteva acciuffarla, continua a
perlustrare gran parte della città con una minuzia disarmante. Poche sono
quindi le possibilità di scappare.
Affidandosi ad uno nome della sua stessa lista, Red riesce a
creare una via di fuga che, purtroppo, non sarà affatto utile utile per la sua
protetta. Gli agenti, capito il trucco del "Troll Farmer", riescono quindi a
dividere i due fuggitivi, mettendo alle strette maggiormente una Liz spaventata
e,per la prima volta, sola.
L’episodio quindi rovescia quello che era stato il modus
operandi fino a quel momento, facendoci ritrovare l’agente Keen che si presenta
all’ambasciata russa chiedendo asilo politico utilizzando a suo vantaggio l’accusa
ingiusta a suo carico.
Sempre qui, finalmente, viene alla luce un frammento della
storia di Dembe, ora anche lui diviso dal suo capo e costretto ad avere
contatti con uno dei membri della “congrega”. C’è quindi da chiedersi quale sia
il legame che intercorre tra loro, visto che sono ricorsi al rapimento di suo
nipote pur di averlo.
Sono ancora molti gli elementi da chiarire, ma di una cosa
siamo certi: Elizabeth è particolarmente somigliante a sua madre.
Caratterialmente e fisicamente. Come fa però Red a conoscerla e perché è così
interessato a questa ragazzina tanto da seguirla per tutto il corso della sua
vita? Come farà l’agente adesso che si è costituita come spia all’ambasciata
russa? Riuscirà a ripulire il suo nome dalle accuse ingiuste cadute a suo
carico?
Ancora molti sono i quesiti che devono essere chiariti, ma
di una cosa siamo certi: James Spander non poteva essere spalleggiato da
qualcuno migliore di Megan Boone. In sintonia dal primo episodio, sono loro a
dare il tocco di classe ad una delle serie più amate della NBC.
Voto dell’episodio: un 9 pieno! L’adrenalina e la curiosità
che ci ha regalato in un solo episodio è degno di nota, nonostante gli ascolti
siano un po’ calati dalle precedenti stagioni.
Riusciranno i nostri eroi a ricongiursi? E, se sì, come?
Intanto vi lascio col promo della prossima puntata!
Promo The Blacklist 3x02
Promo The Blacklist 3x02
Fatemi sapere cosa ne pensate, sono in attesa di vostri commenti per poterci chiarire insieme le idee!
Venite a trovarci sulla nostra pagina Facebook Diretta Telefilm, sul nostro Gruppo
Claudia Taffetani
Etichette:Recensione The Blacklist
Iscriviti a:
Commenti sul post
(Atom)
Reign cancellato?
A quanto pare non avremo una quinta stagione di Reign . Si concluderà con la quarta stagione, anche a causa di importanti uscite di a...
0 commenti:
Posta un commento