mercoledì 11 novembre 2015
Salve gente!
Allora ho un dubbio, forse voi potete aiutarmi. Non riesco a capire se il mondo delle tv serie abbia indetto un concorso tipo "Worst Wedding Ever" ; o se sia una nuova strategia per atterrare il business delle cerimonie, o se, semplicemente, Barbara si sia rivolta a ad un noto e amatissimo Wedding Planner.
Ad ogni modo, questo episodio mi ha colpita molto. A dirla tutta, dopo il picco della scorsa settimana che ci ha regalato la migliore puntata fino a questo momento, ero un po' pessimista. Mi aspettavo uno stand-alone, piacevole ma poco rilevante. Mi aspettavo un calo di tensione. Un rallentamento.
Così non è stato.
Ma quello che mi ha veramente toccato in questo episodio è stato il modo in cui abbiamo potuto guardare in profondità il rapporto tra Barbara e James.
In questa scena ho pianto.
Mi sono resa conto che il personaggio di Barbara incarna perfettamente l'esasperazione della parte debole di un rapporto al momento della rottura. Barbara soffre. Soffre al punto che ha bisogno di soffocare quel dolore e lasciarsi andare alla deriva, cullata dalla follia, è l'unica cosa che le dia sollievo.
La cosa triste, più o meno, è che non importa quanto male si comporti. Non importa quanto si impegni. Niente riuscirà mai a generare negli altri un dolore acuto come quello che sta provando lei. E così anche la vendetta svanisce.
Sì, perché sotto il velo di follia, ogni azione, ogni pezzo di lucidità che si lascia alle spalle, finisce con l'incrementare il suo stesso dolore, ponendola ogni volta un passo avanti agli altri.
Chi di noi non è mai stato al suo posto?
Barbara è folle e ridicola. Ma è anche disperata, spaventata e sola.
E non potrebbe essere altrimenti. Ha perso tutto. E nel momento in cui avrebbe avuto più bisogno di Jim, lui se ne è andato. Vogliamo fargliene una colpa? In questo caso probabilmente no. Ma questo non cambia quello che succede nella testa della bionda. James non ci mette molto ad andare avanti, a rifarsi una vita.
E' per questo che non apprezzo molto la coppia Lee-Jim. Perché la rapidità con cui sono andate le cose, a mio parere, toglie valore al sentimento. Come se una persona valesse l'altra. Come se ad essere davvero importante fosse avere qualcuno accanto a prescindere da chi sia.
E dal punto di vista di Barbara, questa cosa l'annienta. Perché significa solo non essere stata abbastanza significativa.
E come se ne esce?
Come si evita di finire in un abito da sposa talmente brutto da stare male anche ad una turbognocca come lei, cercando di seminare morte?
Forse la chiave non sta nel non essere ridicoli, o nel non soffrire. Sta nel superare quell'assurdo pudore che abbiamo nel mostrarci deboli. Come se la follia fosse più rispettabile della sofferenza.
Forse la chiave sta nel guardarsi allo specchio ed ammettere il fatto che si è patetici. Perché è questo che siamo: patetici. E bisogna fare i conti con tutto questo. Bisogna accettarlo perché, infondo, non c'è nulla di male nell'apparire deboli o ridicoli. Siamo esseri umani. E arriverà per tutti il momento di essere imbarazzati per noi stessi.
Insomma, sembra che Orlando Bloom abbia picchiato Justin Bieber perché Miranda Kerr gli ha messo un bel cornino con lui! Se addirittura lui può lasciarsi andare così, lui per il quale venderei mia sorella, figuratevi cosa è concesso a noi persone normodotate!
Il problema vero, non è non essere perfetti ma accettare il fatto che non si possa apparire tali.
Tra l'altro la reazione di Jim è stata molto toccante, non trovate?
Non importa cosa Barbara abbia fatto, ci sarà qualcosa che lo legherà per sempre a lei.
Parliamoci chiaro. Lui la odia e la vuole fuori dalla sua vita, senza ombra di dubbio.
Ma c'è una piccola parte di lui che proprio non vuole morire. Quella parte che gli ha impedito di spararle. Quella parte che è esplosa e scappata fuori quando lei ha deciso di morire. Ed anche Lee se ne è accorta.
E il fatto che Barbara accusasse Jim di avere un desiderio di morte, non era casuale. Aveva bisogno di credere in questa cosa perché li avrebbe resi simili. E' lei ad essere stanca, a voler morire. Perché quella maschera di follia che indossa, quella che la fa sorridere tra le braccia di Tabitha, sta diventando troppo pesante. E lei vuole che Jim sia come lei.
In qualche modo, questa è la cosa più romantica di sempre.
Barbara ama Jim al punto tale che è riuscita a lasciare andare se stessa, a mettere via quasi ogni singolo sprazzo di umanità che aveva, ma non lui. Quello no. Continua ad attaccarsi. A cercare qualcosa, una motivazione, un alibi per cui non sia finita. E ho potuto sentire il suo cuore spezzarsi nello scoprire quanto James fosse stato sincero con Lee. Quello, forse, è stato un punto di rottura. Impercettibile. Perché lei non soffre, non può soffrire. Ma presente.
Tra l'altro da non sottovalutare il fatto che Barbara sia riuscita nell'ardua impresa di rendere quella pantomima di matrimonio peggiore di ciò che avevamo visto nel suo incubo!
Mi ha molto toccata in questo episodio. Non che io creda che una delusione d'amore possa giustificare un omicidio, ovviamente! Ma, come ho detto, è l'esasperazione di uno stato d'animo. Ed in questo senso, in qualche strano modo, è pertinente.
Forse molti etichetteranno il comportamento di Babs come ossessione. Io credo che le sensazioni e sentimenti siano qualcosa di troppo complicato per porre dei confini.
Ma, okay, finita la filippica su questa dinamica, che probabilmente vi ha fatto venire voglia di andare a cena fuori con Eddy Nygma e porre fine alle vostre sofferenze, andiamo oltre.
Sono un po' perplessa per l'arresto di Galavan.
Tra l'altro, è davvero uno psicopatico. Ha messo tutto quel casino per distrarre Gordon. Sono quaranta puntate che il detective e Bruce non si vedono, non capisco proprio che bisogno ci fosse.
Tra l'altro, mandarci Barbara che non è esattamente il ritratto dell'affidabilità o della stabilità mentale, considerata la mole di informazioni che conosce, mi è sembrato un tantino azzardato.
Ed infatti tra un "ti amo" e l'altro, la bionda si lascia sfuggire il nascondiglio dell'ex sindaco. Il che porta, immediatamente, all'arresto di Theo.
Piccola parentesi: il sindaco con la cassaforte in testa mi fa troppo ridere ogni volta che appare, spero profondamente che gliela lascino. Vi prego!
Mi sembra comunque assurdo che il gran cattivone della stagione ci abbia messo solo otto puntate a fallire miseramente. Certo, potrebbe sbucare fuori qualcuno ancora più cattivo, e da una parte, velocizzare le dinamiche ha il pregio di mantenere alta la tensione. D'altra parte, però, ne risente l'approfondimento delle dinamiche tra i protagonisti, nonché l'esclusione a priori di molteplici possibilità.
Adesso, io non so se Theo riuscirà a riabilitarsi in qualche modo. Ma se così non fosse, non potremmo vedere un vero e proprio faccia a faccia con Oswald.
Dunque credo che gli scrittori dovrebbero cercare un'onesta via di mezzo.
Per quel che riguarda Bruce, era davvero sul punto di cedere. E credo che anche i meccanismi nel suo cervello siano stati piuttosto affascinanti.
Lui voleva lasciar perdere, amici miei.
Ma è un fucking masochista.
Perché davvero, Alfred ha ragione, non c'è niente di male nel voler mettere la parola fine a tutta la tensione e la sofferenza che il ragazzo sta vivendo. E sarebbe umano semplicemente dire, non ce la faccio più! Ma Bruce non lo fa, non all'inizio, e allora usa delle scuse, che poi proprio scuse non sono.
Il desiderio di vendetta c'è. La fame di giustizia, anche. La fretta di porre un freno a tutto quello che sta accadendo, pure.
E è necessario fare i conti con il tempo, attualmente Bruce non è ancora pronto a diventare Batman. Non è ancora pronto per ripulire la città. Gli manca qualcosa ..
Alla fine, comunque, prima ancora che Jim riesca ad interrompere la contrattazione tra i due, Bruce ci ripensa. Non firma. Non vende.
In tutto ciò, nelle ultime puntate Alfred è stato utile come il dietor nel caffé dopo il pranzo domenicale.
Lo ama, eh. Ma da quando ha ricevuto il famoso palo da Lee scoprendo la sua relazione con Gordon non è più stato lo stesso. Dov'è finito il suo acume? Che fine hai fatto, Alfred?
Veniamo ora al dunque.
Sì perché praticamente di 44 minuti di puntata, la parte veramente topica è stato l'ultimo minuto. Voi che siete persone sveglie ed intelligenti, probabilmente avevate capito tutto. Io no. Sono saltata sulla sedia. Ero già pronta a vedere Ed squartare un bambino innocente e tutto il resto. E invece.
Vedremo grandi cose.
Forse ho capito perché hanno tolto dalle scatole Theo così velocemente. Perché le prossime 14 puntate saranno esclusivamente incentrate su Nygma e il Pinguino che escono insieme, uccidono gente, fanno pic nic, pattinano sul ghiaccio, mutilano Butch, e via dicendo.
Non mi lamenterò ma di questo.
Quello che è certo è che ho davvero voglia di vedere il prossimo episodio! Per questo, dobbiamo aspettare la prossima settimana!
Nel frattempo vi saluto!
Mika.
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Etichette:Recensione Gotham
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1 commenti:
<3 Tu sei molto più strong di Barbarella. Really!!
P.S. Mika, mettiti l'animo in pace che non succederà mai e poi mai quello che hai anche solo lontanamente pensato su N+O....a parte nei tuoi sogni perversamente perversi....
P.P.S.Davvero, non succederà!! Smettila di pensare ad un improbabile copulare tra i due.