giovedì 12 novembre 2015
Carissimi, quasi in dirittura d'arrivo, prima della messa in onda del nuovo episodio di oggi, ecco che arriva (wait for it!) il mio commento all'episodio della scorsa settimana!
Intanto, grazie Annalise di aver finalmente rinominato il trofeo, che giace in uno scatolone in cantina.
Il mio cuore può finalmente riposare sapendolo al sicuro!
#trophyistheway #stateofmind
Cosa dire se non PUNTATONE!?!?
Mi sento obbligata ad ammetterlo subito in apertura considerato i miei precedenti commenti non particolarmente entusiasti dell'andamento di questa stagione: questa puntata è stata meravigliosa.
Di nuovo Bonniecentrica, forse per questo così particolarmente riuscita.
Procediamo con ordine.
Intanto, sappiamo che tra il flashforward ed il presente ormai ci sono solo quattro giorni di distanza, il che vuol dire che scopriremo presto chi ha aggredito Annalise e la seconda parte di stagione, seguendo lo schema della prima, si concentrerà sull'altro omicidio.
Nel presente, assistiamo alla Sinclair che accusa ManzoNate dell'omicidio di Nia. Questa donna, la Sinclair dico, dovrebbe farsi una vita sua invece di continuare la sua personalissima battaglia contro Annalise, anche perché alla fine a pagarne le conseguenze sono gli altri.
È così che i buoni propositi di Nate di allontanarsi da Annalise vanno a farsi benedire, costretto a rivolgersi ancora a lei e ad Eve per venirne fuori.
Mi risparmio i commenti sul teatrino sentimental-passionale tra Annalise ed Eve che a me dice veramente poco e mi dà anche un po' noia, ad essere sincera.
Ma la considerazione sul rapporto Nate/Annalise va fatta: è come se loro due fossero legati a doppio filo. Più cercano di allontanarsi, più si ritrovano vicini. Più si fanno male, più hanno bisogno l'uno dell'altra.
Più cercano di odiarsi, più si amano. Perché si amano, è un dato di fatto.
Trovo in loro due una versione adulta di quello mi immagino sarebbe diventato il rapporto tra Rebecca e Wes se fosse andato avanti: amore, sì, ma non tale da riuscire completamente a fidarsi dell'altro, e questa mancanza di fiducia si traduce in un rincorrersi continuo di bugie. Che se avessero il coraggio di fidarsi e togliersi le maschere e guardarsi davvero negli occhi, scoprirebbero che uniti sono in grado di fare molto di più che separati.
Veniamo a LaurelLaDivah che, con il caso della puntata, riscopre il suo badassismo e ci ricorda perché l'amavamo così tanto. Sua l'intuizione grazie alla quale Annalise vince il caso sul suicidio indotto. Ma non riceve premi, o grazie, o parole di apprezzamento.
Riceve quello che tutti, prima o poi, (almeno, tutti quelli che sono in grado di svolgere bene il proprio lavoro), ricevono: non ti meriti un "brava" per aver fatto il tuo lavoro. Anzi, il fatto che io non te lo dica, e quasi quasi, nemmeno mi preoccupi di te, significa proprio che sei ad un livello superiore per cui il mio apprezzamento è superfluo. È un meccanismo contorto, forse, ma è così che funziona nel mondo vero.
E con questo confronto con Annalise, Laurel si conferma il personaggio con più carattere all'interno dei Keating5.
I Coliver, talmente una cosa sola che Oliver ormai decide che lavorare da casa non gli va più. Per cui, raggiunge gli altri a casa di Annalise ed entra quasi ufficialmente nel club.
Bella l'idea di scovare il presunto killer di genitori e zia di Caleb e Catherine, no, dico davvero, bella!
Improvvisarsi investigatori privati senza fare i giusti conti ha sempre il suo prezzo: e a pagarlo questa volta è Oliver. Perché, giustamente, che fosse sieropositivo non era già abbastanza per il suo personaggio. E che Connor fosse già un gomblottaro di suo non era sufficiente: ma vi immaginate adesso le manfrine che farà?? Ho paura, giuro!
Veniamo alla mia Bonnie ed al mio Asher.
Intanto, abbiamo finalmente scoperto cosa è accaduto a Tiffany: ok, Asher non può definirsi del tutto innocente, è vero, ma per lo meno non ha partecipato allo stupro di gruppo ai danni di questa ragazza la cui unica colpa è stata quella di andare ad una festa.
Ecco, non potevo proprio credere che Asher ne fosse capace. Molto più in linea con il suo personaggio, in effetti, la spiegazione che hanno dato: in fondo, è sempre stato presentato come "il figlio di", quindi non disturba poi molto che non sia stato in grado di prendere le difese di quella ragazza. Non a quell'epoca. L'Asher di oggi non avrebbe esitato. L'Asher di allora ha fatto uno sbaglio.
Uno sbaglio che Bonnie non riesce a perdonargli, non può. Considerato il suo passato ed il suo vissuto, anche la sua incapacità di guardarlo quasi negli occhi è comprensibile ed accettabile e fa male, fa malissimo. Vedere quanto questi due si amino, e quanto il loro passato sia semplicemente un peso troppo grande per tutti e due.
Ho amato moltissimo il nuovo confronto tra Bonnie e Annalise: è vero che Annalise ha usato il suo asso nella manica per evitare una denuncia ai danni di Bonnie (che poi sarebbe stato un effetto domino per tutti), ma è anche vero che non ne aveva il diritto. Era compito di Bonnie decidere se, quando e come raccontare ad Asher la verità sul suo passato, così intimo e così difficile.
Ho sempre un po' l'impressione che Annalise nasconda dietro il "l'ho fatto per te/voi, per proteggervi" un, passatemi il termine, paraculismo dilagante. Forse mi sbaglio, ma è l'impressione che mi dà.
Bonnie si rivela essere colei che pronuncia la frase che dà il titolo all'episodio e lo fa riferendosi ad Annalise: vorrà dire che sarà lei a sferrarle il colpo "quasi" (per forza, mica faranno morire il cuore dello show!) mortale? Per ora, quello che sappiamo è che è probabilmente lei a spingere giù dal cornicione la cara Sinclair. Io però le farei una statua: sarà anche una PsycoKiller, ma le va dato atto che ci libera dei personaggi più molesti!
Last but not least il riferimento a Wes nel dialogo tra Annalise ed Eve: "It's him". È lui chi?????
Temo sinceramente la scoperta che Annalise sia la madre biologica di Wes. Visti i riferimenti degli ultimi episodi al suicidio di sua madre e il continuare a tirarla in ballo e questo commento, il salto dello squalo è dietro l'angolo.
Lo scopriremo solo vivendo o, per restare in tema, solo ammazzando qualcuno. Che in questa serie tv se non ammazzi qualcuno non sei nessuno!
Questo episodio si merita un bel
il primo di questa stagione!
Mi sento obbligata ad ammetterlo subito in apertura considerato i miei precedenti commenti non particolarmente entusiasti dell'andamento di questa stagione: questa puntata è stata meravigliosa.
Di nuovo Bonniecentrica, forse per questo così particolarmente riuscita.
Procediamo con ordine.
Intanto, sappiamo che tra il flashforward ed il presente ormai ci sono solo quattro giorni di distanza, il che vuol dire che scopriremo presto chi ha aggredito Annalise e la seconda parte di stagione, seguendo lo schema della prima, si concentrerà sull'altro omicidio.
Nel presente, assistiamo alla Sinclair che accusa ManzoNate dell'omicidio di Nia. Questa donna, la Sinclair dico, dovrebbe farsi una vita sua invece di continuare la sua personalissima battaglia contro Annalise, anche perché alla fine a pagarne le conseguenze sono gli altri.
È così che i buoni propositi di Nate di allontanarsi da Annalise vanno a farsi benedire, costretto a rivolgersi ancora a lei e ad Eve per venirne fuori.
Mi risparmio i commenti sul teatrino sentimental-passionale tra Annalise ed Eve che a me dice veramente poco e mi dà anche un po' noia, ad essere sincera.
Ma la considerazione sul rapporto Nate/Annalise va fatta: è come se loro due fossero legati a doppio filo. Più cercano di allontanarsi, più si ritrovano vicini. Più si fanno male, più hanno bisogno l'uno dell'altra.
Più cercano di odiarsi, più si amano. Perché si amano, è un dato di fatto.
Trovo in loro due una versione adulta di quello mi immagino sarebbe diventato il rapporto tra Rebecca e Wes se fosse andato avanti: amore, sì, ma non tale da riuscire completamente a fidarsi dell'altro, e questa mancanza di fiducia si traduce in un rincorrersi continuo di bugie. Che se avessero il coraggio di fidarsi e togliersi le maschere e guardarsi davvero negli occhi, scoprirebbero che uniti sono in grado di fare molto di più che separati.
Veniamo a LaurelLaDivah che, con il caso della puntata, riscopre il suo badassismo e ci ricorda perché l'amavamo così tanto. Sua l'intuizione grazie alla quale Annalise vince il caso sul suicidio indotto. Ma non riceve premi, o grazie, o parole di apprezzamento.
Riceve quello che tutti, prima o poi, (almeno, tutti quelli che sono in grado di svolgere bene il proprio lavoro), ricevono: non ti meriti un "brava" per aver fatto il tuo lavoro. Anzi, il fatto che io non te lo dica, e quasi quasi, nemmeno mi preoccupi di te, significa proprio che sei ad un livello superiore per cui il mio apprezzamento è superfluo. È un meccanismo contorto, forse, ma è così che funziona nel mondo vero.
E con questo confronto con Annalise, Laurel si conferma il personaggio con più carattere all'interno dei Keating5.
I Coliver, talmente una cosa sola che Oliver ormai decide che lavorare da casa non gli va più. Per cui, raggiunge gli altri a casa di Annalise ed entra quasi ufficialmente nel club.
Bella l'idea di scovare il presunto killer di genitori e zia di Caleb e Catherine, no, dico davvero, bella!
Improvvisarsi investigatori privati senza fare i giusti conti ha sempre il suo prezzo: e a pagarlo questa volta è Oliver. Perché, giustamente, che fosse sieropositivo non era già abbastanza per il suo personaggio. E che Connor fosse già un gomblottaro di suo non era sufficiente: ma vi immaginate adesso le manfrine che farà?? Ho paura, giuro!
Veniamo alla mia Bonnie ed al mio Asher.
Intanto, abbiamo finalmente scoperto cosa è accaduto a Tiffany: ok, Asher non può definirsi del tutto innocente, è vero, ma per lo meno non ha partecipato allo stupro di gruppo ai danni di questa ragazza la cui unica colpa è stata quella di andare ad una festa.
Ecco, non potevo proprio credere che Asher ne fosse capace. Molto più in linea con il suo personaggio, in effetti, la spiegazione che hanno dato: in fondo, è sempre stato presentato come "il figlio di", quindi non disturba poi molto che non sia stato in grado di prendere le difese di quella ragazza. Non a quell'epoca. L'Asher di oggi non avrebbe esitato. L'Asher di allora ha fatto uno sbaglio.
Uno sbaglio che Bonnie non riesce a perdonargli, non può. Considerato il suo passato ed il suo vissuto, anche la sua incapacità di guardarlo quasi negli occhi è comprensibile ed accettabile e fa male, fa malissimo. Vedere quanto questi due si amino, e quanto il loro passato sia semplicemente un peso troppo grande per tutti e due.
Ho amato moltissimo il nuovo confronto tra Bonnie e Annalise: è vero che Annalise ha usato il suo asso nella manica per evitare una denuncia ai danni di Bonnie (che poi sarebbe stato un effetto domino per tutti), ma è anche vero che non ne aveva il diritto. Era compito di Bonnie decidere se, quando e come raccontare ad Asher la verità sul suo passato, così intimo e così difficile.
Ho sempre un po' l'impressione che Annalise nasconda dietro il "l'ho fatto per te/voi, per proteggervi" un, passatemi il termine, paraculismo dilagante. Forse mi sbaglio, ma è l'impressione che mi dà.
Bonnie si rivela essere colei che pronuncia la frase che dà il titolo all'episodio e lo fa riferendosi ad Annalise: vorrà dire che sarà lei a sferrarle il colpo "quasi" (per forza, mica faranno morire il cuore dello show!) mortale? Per ora, quello che sappiamo è che è probabilmente lei a spingere giù dal cornicione la cara Sinclair. Io però le farei una statua: sarà anche una PsycoKiller, ma le va dato atto che ci libera dei personaggi più molesti!
Last but not least il riferimento a Wes nel dialogo tra Annalise ed Eve: "It's him". È lui chi?????
Temo sinceramente la scoperta che Annalise sia la madre biologica di Wes. Visti i riferimenti degli ultimi episodi al suicidio di sua madre e il continuare a tirarla in ballo e questo commento, il salto dello squalo è dietro l'angolo.
Lo scopriremo solo vivendo o, per restare in tema, solo ammazzando qualcuno. Che in questa serie tv se non ammazzi qualcuno non sei nessuno!
Questo episodio si merita un bel
il primo di questa stagione!
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Vi lascio con il promo dell'episodio in onda tra poche ore "Hi, I'm Philip" e vi do appuntamento, se vi va, alla prossima recensione!
Aspetto i vostri commenti!
Alla prossima,
Raffaella
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