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Quale, tra le nuove serie di questo Autunno, è la tua preferita?

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martedì 24 novembre 2015

Ed eccoci qui, al tanto sospirato winter finale di How To Get Away With Murder.
Mettete via i fazzoletti, che c'è tempo per piangere nella lunga pausa che ci attende prima del suo ritorno.
Io voglio iniziare questa recensione subito con un elogio al montaggio e alla scelta della colonna sonora di questo episodio: li ho trovati perfetti, volti a creare il giusto equilibrio tra ansia e WTF!?

Detto ciò, partiamo con il commento reale, che non so quanto piacerà agli amanti di questa serie tv.

#tropyistheway

Puntata ricca di fatti importanti. Sapevamo che sarebbe stato l'episodio in cui avremmo ricevuto un po' di risposte, e così è stato, forse fin troppe risposte.

Ricominciamo lì dove avevamo lasciato i nostri eroi. Caleb aveva mostrato a Michaela (non siate maliziosi) la pistola che, presumibilmente, Catherine aveva nascosto nel suo studio. Michaela che fa?
Chiama ConnorIlGomblottaro (che è risaputo essere in grado di risolvere le situazioni di crisi) perché li aiuti a capire cosa fare.
Niente, 'sta ragazza ci prova, ce la mette tutta, quasi quasi mi aveva convinta, ma nulla da fare: torna ad essere lei la Useless della serie. Tanto è bella, tanto è stupida. Completamente accecata dall'infatuazione per Caleb (ok, posso anche capirla), blatera qualcosa sul voler sbarazzarsi della pistola in modo che la Sinclair non possa trovarla. Catherine vede tutto e scappa via (come qualsiasi persona innocente farebbe!).


Intanto, a casa di Annalise, c'è il raduno di quelli intelligenti del gruppo (Wes è solo una comparsa) che guardano e riguardano la foto di Philip in cui compare il dipinto di Catherine e disquisiscono sulle dubbie capacità artistiche di quest'ultima. Ricevono la notizia che l'artista è scappata ed ecco che si fiondano tutti dagli Hapstall, dove Annalise viene messa al corrente dei fatti e dice a Caleb che non può più difendere entrambi.


  
Una Bonnie più pulita che mai si reca da Asher a portare una lieta novella: suo padre, dopo lo scandalo, si è suicidato. Rimango sempre molto colpita da come i personaggi che vengono dipinti come forti e sicuri di sé, sono i primi che vengono fatti crollare.
Asher incolpa ovviamente la Sinclair, ignorando che suo padre è stato semplicemente una ulteriore pedina nel tremendo gioco di Annalise.
Il confronto tra Asher e sua madre è stato il momento più toccante dell'episodio, terminato con un Asher distrutto, svuotato, che si sente in colpa per quanto accaduto. Segna il punto più basso del suo personaggio che evolverà poi in quello che ormai sappiamo: sarà lui ad investire la Sinclair, macchiandosi di un crimine dal quale sarà difficile tornare indietro.



La notizia della morte del padre di Asher giunge anche dagli Hapstall, dove i magnifici 4 dimostrano la grandezza delle loro persone: nessuno di loro ha il numero di Asher, nessuno di loro sembra volersi interessare di quanto sta accadendo nella vita del loro compagno.
E Michaela dice finalmente una cosa sensata: "siamo le persone peggiori del mondo". Sì Michaela, lo siete.



Visto che in questa serie tv se da un omicidio non ci crei su una storia super mega contorta non sono contenti, che decidono di fare? Bonnie porta il corpo della Sinclair a casa Hapstall.
E Annalise svela il suo piano GENIALE! Incolpare Catherine della morte della Sinclair. Fingere che lei sia arrivata alla casa per interrogare Catherine viste le nuove prove e che lei, in un raptus di follia, l'abbia buttata giù dalla terrazza. Ovviamente, ha bisogno dell'aiuto dei ragazzi per tutto ciò, ma in un rigurgito di coscienza Connor si rifiuta.
Allora Annalise rivela tutta la verità ad Asher sulla notte in cui morì Sam: così come lei ha "aiutato" loro a coprire le loro tracce, ora loro aiuteranno lei a coprire quelle di Asher.



In tutto ciò, Frank è in giro per la città a cercare Catherine, la trova al Motel ancora in pigiama e la rapisce, mentre un ignaro Philip si aggira per il Motel alla ricerca, anche lui, di Catherine.



Torniamo dagli Hapstall per gli sviluppi finali: Bonnie e Asher buttano il corpo della Sinclair dalla terrazza e poi, su indicazione di Annalise, se ne vanno.
A questo punto, l'ultima genialata di Annalise: per rendere tutto più reale e far sì che la polizia creda a questa versione dei fatti, anche lei deve risultare aggredita. Quindi, consegna la pistola ad uno ad uno ai ragazzi chiedendo loro di spararle ad una gamba. Tutti si rifiutano, in un crescendo di urla ed incredulità. Connor e Michaela escono e prima che possano farlo anche Laurel e Wes, Annalise rivela l'ultima verità: Rebecca è morta. Wes allora, finalmente, le spara. Ma non alla gamba. Al petto.
E mentre sta per premere nuovamente il grilletto, Annalise lo chiama con quello che scopriamo essere il suo vero nome "Christophe".



Tirando le somme: Annalise è pazza. Non c'è altra alternativa. La spiegazione che dà a Wes sul perché sta montando su tutta questa mess'in scena è che vuole proteggere Nate (lui era stato nella macchina della Sinclair e precedentemente l'aveva minacciata, perc, diciamocelo, la Sinclair era una grandissima rompicoglioni però ci aveva visto giusto!). E chissà cosa avrà fatto per spingere la madre di Wes al suicidio. O, altra alternativa, in realtà la madre di Wes non è morta e hanno inscenato tutto per chissà quale motivo.

Ora, al di là della recitazione che resta altissima, delle scene, che restano montate alla perfezione, e delle musiche, sempre scelte in maniera perfetta a sottolineare i momenti importanti, la storia di questa stagione, per me, è veramente assurda.
La scorsa stagione era, quanto meno, verosimile. Questa è tutto un "mah!?".
Troppo complicato, troppo complesso. E non usiamo la scusa del "ma è una serie tv". No, questa scusa non vale. Voglio dire, se in una serie tv che parla di supereroi io vedo morire e risorgere le persone, può darmi fastidio, ma è un universo fittizio e ci può stare.
In una serie tv come questa, che si basa sulla vita vera delle persone, io posso accettare gli intrighi, i complotti, posso accettare anche la copertura di un omicidio. Ma addirittura inscenare una morte per rendere colpevole qualcuno che non sai nemmeno se si è macchiato davvero di un omicidio è troppo. Semplicemente troppo. Anche per Annalise Keating.

Poi ci sono scene come questa che, al di là della storia, ti fanno restare incollato allo schermo.

 
E, forse, la grandezza di uno show si valuta anche da questo.

Io, per ora, vi saluto, ricordandovi di fare un salto sulla nostra pagina facebook Diretta Telefilm, sul nostro gruppo e sul profilo Twitter.

Ed un grazie alle pagine che mi condividono!


Sul voto alla puntata sono indecisa, ma le darò un ottimo, perché, anche se la storia non mi convince, è stata costruita davvero bene.

 

Ci rileggiamo dopo lo hiatus!
Se vi va, ditemi cosa ne pensate anche voi!
A presto,
Raffaella  

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