giovedì 12 febbraio 2015
Salve Popolo di Gotham!
Sono entusiasta!
Questa puntata è stata fantastica, seriamente! Non riesco a capire cosa mi sia piaciuto di più, se la storyline della paura; se l'incontro tra Nygma ed il Pinguino; se i Don insieme; Lee; Fish ..
Insomma sono stati tutti meravigliosi! TUTTI!
Come è già capitato diverse volte nel corso di questa prima stagione, questa è una puntata che fa venire voglia di riflettere su tutti personaggi, sul loro percorso, sulle cose che ancora non sappiamo del loro passato.
Insomma, il bello di Gotham credo sia proprio questo. Non solo la serie è estremamente godibile, ma non brucia le tappe!
Siamo alla quindicesima puntata e ancora ci sono tantissime cose di cui non sappiamo niente!
Certo, bisogna ammettere che, con l'universo DC a disposizione, gli sceneggiatori partano avvantaggiati, ma questo non me la fa apprezzare di meno!
Certo, bisogna ammettere che, con l'universo DC a disposizione, gli sceneggiatori partano avvantaggiati, ma questo non me la fa apprezzare di meno!
Addirittura, Bullock ha dovuto richiamarlo alle armi.
Come dargli torto?
Lee è una bella gnocca, intelligente, spiritosa, tosta e sexy. Poi ti ricordi che prima stava con Barbara e la domanda sorge spontanea : PERCHè?
Ma va bene.
La porta a spasso, parlano, ridono, pomiciano e flirtano in maniera schifosa!
Giustamente, presumo, avrà pagato la cena, avrà fatto il carino, l'avrà ricoperta di complimenti, arriva il momento di tornare a casa e JAMES GORDON mostra il cromosoma Y.
"MA INSOMMA, ME LA DAI?"
A parte gli scherzi idioti, in questo episodio James mi è sembrato molto più sereno e stabile.
Partiamo dal presupposto che il caso, che ci portiamo dietro dalla scorsa settimana, era assolutamente tra i più interessanti che fino ad ora ci ha proposto la serie.
Ancora una volta, siamo davanti ad un mostro che "giustifica" la sua pazzia in qualcosa che ci rende in qualche modo empatici. Ha perso la moglie, non è riuscito a salvarla, ha sofferto ed ha dato la colpa a se stesso, alla sua paura cercando una scusa nel fatto che la paura fosse un male che affligge il genere umano nella sua interezza.
Non è così.
O meglio, tutti siamo spaventati da qualcosa: chi dalla guerra, chi dalla malattia, chi dalla morte, chi dal riscaldamento globale, altri addirittura dai cucchiai (lo so che è una paura stupida ma capita!), ma questo sentimento non è da demonizzare.
Posta l'importanza dell'altruismo nel mondo, la paura è il modo più genuino attraverso il quale si manifesta l'amore verso noi stessi. E non è sbagliato amarsi, è necessario, vitale, indispensabile a noi e agli altri che con noi si relazionino. Il professor Crane, però, non sembra pensarla allo stesso modo.
Il suo più grande desiderio è quello di riscattare se stesso, e quale migliore modo per farlo se non salvare lui, suo figlio ed il mondo intero da quella che considera una piaga sociale.
Per questo uccide la gente. Per somministrare un mix di ormoni che dovrebbe eliminare la paura.
In qualche modo, mi sono sentita empatica rispetto a questo discorso. Troppo spesso, quando facciamo qualcosa di "sbagliato" tendiamo a dare la colpa alla debolezza dell'animo umano. Come dire "non è colpa mia, sono fatto di carne". E questo ci conforta enormemente. Per questo, credo, il giovane Johnatan abbia detto la cosa più sbagliata che potesse dire, mentre cercava di convincere il padre a desistere dal suo piano.
"Io non sono terrorizzato quanto te". Non era un'accusa, ma non poteva essere vissuta diversamente.
Fortunatamente i nostri due detective riescono ad intercettarlo.
Scoperta la verità sul suo passato lo raggiungono nella casa dove avvenne l'incendio che uccise la moglie del professore e lo interrompono nel momento in cui sta, di fatto, drogando il figlio.
Purtroppo non arrivano in tempo per frenare il suo delirio.
In questo caso il troppo amore ha prodotto danni gravi, irrimediabili. Johnatan ha smesso di esistere. Ora è solo un involucro che vive costantemente accompagnato dalle sue paure.
Queste le tormentano al punto da non poter essere più separate da lui, dalla sua testa. Diventano un tutt'uno con lui. Così nasce lo Spaventapasseri.
Sebbene non sia riuscito a salvare il ragazzo, Jim ha risolto il caso. E questo ci riporta a quanto stavo precedentemente dicendo.
Nonostante il Pinguy si sia offerto di aiutarlo, James rifiuta l'offerta e va avanti!
La nuova stabilità che sta vivendo non ha ripercussioni solamente sulla sua sfera emotivo-sentimentale, ma anche sulla sua morale, messa così duramente alla prova nelle scorse settimane. Sarebbe stato più facile, sicuramente, lasciare che Oswald si attivasse, che ricorresse ad i suoi canali per risolvere il caso. Ma Jim non sceglie la strada facile, sceglie la strada giusta. Ed è appagato dal fatto di essere riuscito comunque ad arrivare alla fine, nonostante l'insistenza di Harvey, ad un certo momento, lo avesse tentato. Dubito che abbia riflettuto sul fatto che, forse, se avesse fatto prima, sarebbe riuscito a salvare Johnatan. La mia non è una critica, non fraintendetemi. Odio il compromesso ed amo la forza e la determinazione di Gordon. Ma soprattutto a Gotham, la giustizia ha un prezzo molto alto. In questo caso si paga in termini di vite umane e sensi di colpa. E questa è l'unica "critica" che mi sento di fare. Sarà crudele, ma credo sia necessario che Jim paghi completamente questo prezzo, al contrario si toglierebbe spessore al personaggio, e significato al sacrificio.
Ad ogni modo, al momento, l'unica preoccupazione di James sembra essere il fatto che Lee abbia preso a lavorare al commissariato.
Lei non si risparmia baci in pubblico, lui la chiama dottoressa e finge di essere solamente un suo conoscente.
Il tutto è esilarante per noi e per Harvey, che da buon amico lo avvisa del guaio in cui si sta cacciando!
Cosa è successo ad Harvey Bullock? Qual è la sua storia?
Io adoro la panoramica generale che ci stanno dando sui personaggi, introducendone di nuovi in continuazione, ma voglio anche approfondire, scavare, sapere. Perché ci stanno facendo annusare un sacco di belle storie, un sacco di retroscena. Mi rifiuto di restare ancora a lungo all'oscuro!
Ma andiamo oltre. Oswald è tornato da Falcon ed è, ovviamente, preoccupato per quello che Maroni potrebbe fargli. Il vecchio lo rassicura, non senza prima averlo lasciato cuocere nel suo brodo, e poi gli da in gestione il locale di Fish Mooney.
Nel pianificare l'inaugurazione, c'è un invito che il Pinguy vuole consegnare di persona. Lo giuro, pensavo fosse per sua madre, invece no.
Con la sua andatura incerta, Osw va in commissariato a cercare Jim, regalandoci uno dei momenti migliori di sempre: l'incontro con Nygma!
Perché devono tutti trattarmelo male? Ma come fanno a non volerlo coccolare, come??
Oswald è troppo preso dal venerare la propria persona per occuparsi davvero degli altri, per prestare attenzione al mondo intorno a lui. Ha un ego troppo grande, questa è la sua pecca e Falcon non se ne è minimamente accorto.
Per questo ci resta male quando James non accetta il suo invito.
Ad ogni modo, una doccia di gelida umiltà gli viene imposta quando nessuno si presenta all'inaugurazione, nemmeno la mamma. Nessuno, tranne Maroni.
Il mafioso lo rassicura, in un primo momento. Gli dice che non proverà a farlo fuori. Lui e Don Falcon hanno raggiunto un sanguinolento compromesso (che tra l'altro mi ha ricordato da morire le scene di Joffrey Baratheon con le prostitute). Ma questo non è un perdono, non è un'assoluzione. Questa è solo una tregua che durerà fin quando Don Falcon sarà in vita.
Anche Fish non se la passa meglio.
Ormai voi sapete della mia simpatia per questa donna. Credo che in questa puntata abbia raggiunto il picco più alto di tutta la storyline del personaggio fino ad ora.
Si risveglia in un'inquietante prigione, circondata da uomini e donne di dubbia moralità. Immediatamente, Fish, trova un nuovo vassallo. Inetto e spaventato. Questo fa di lui il candidato ideale per il ruolo di leccapiedi.
Con una classe spaventosa, allontana due male intenzionati ed individua colui che ricopre la funzione di Capo in quel delirio, tale Mace.
Praticamente il gioco è fatto prima ancora di iniziare a giocare.
Fish Mooney rende particolarmente evidente la differenza tra il fare la gatta morta e l'essere una gatta morta.
Si avvicina, si offre in cambio di protezione, facendo leva sul totale asservimento del maschio alle esigenze dei suoi genitali. Agli occhi di Mace, è una donna intraprendente che teme di essere sopraffatta. Così accetta, ed era talmente chiaro come sarebbe andata a finire che non avremmo nemmeno avuto bisogno di vederlo.
Le domande però restano.
Dove si trova? Chi è che la tiene prigioniera? Come se ne tirerà fuori?
Ultimo, ma non ultimo Bruce. Il suo addestramento va avanti senza che neanche lui se ne accorga. Alfred è un perfetto maestro. Ha davvero un talento naturale nello stargli vicino, senza soffocarlo. Nel proteggerlo, senza mai smettere di credere nelle sue possibilità.
E non importa quanto lo chiami Master, quanto gli parli in maniera formale. Alfred è sempre quello di cui Bruce ha bisogno: un protettore, un insegnante, un compagno di scazzottate, finanche un padre ...
Inoltre, che fine hanno fatto Cat & Ivy? E Barbara? Non che la voglia vedere ancora, ma giusto per sapere!
Dunque, davvero non vedo l'ora di vedere il prossimo episodio! Soprattutto perché arriva IL CATTIVO di Batman per antonomasia: Joker! Ed è lui: Ian Gallagher in persona! Non posso aspettare!
A voi è piaciuta la puntata? Fatemi sapere che ne avete pensato! A prestissimo, Mika!
Valutazione episodio:
Se volete saperne di più, passate per la nostra pagina
E per le pagine nostre amiche:
https://www.facebook.com/pages/-Robin-Lord-Taylor-Italia-/717844978294711
Partiamo dal presupposto che il caso, che ci portiamo dietro dalla scorsa settimana, era assolutamente tra i più interessanti che fino ad ora ci ha proposto la serie.
Ancora una volta, siamo davanti ad un mostro che "giustifica" la sua pazzia in qualcosa che ci rende in qualche modo empatici. Ha perso la moglie, non è riuscito a salvarla, ha sofferto ed ha dato la colpa a se stesso, alla sua paura cercando una scusa nel fatto che la paura fosse un male che affligge il genere umano nella sua interezza.
Non è così.
O meglio, tutti siamo spaventati da qualcosa: chi dalla guerra, chi dalla malattia, chi dalla morte, chi dal riscaldamento globale, altri addirittura dai cucchiai (lo so che è una paura stupida ma capita!), ma questo sentimento non è da demonizzare.
Posta l'importanza dell'altruismo nel mondo, la paura è il modo più genuino attraverso il quale si manifesta l'amore verso noi stessi. E non è sbagliato amarsi, è necessario, vitale, indispensabile a noi e agli altri che con noi si relazionino. Il professor Crane, però, non sembra pensarla allo stesso modo.
Il suo più grande desiderio è quello di riscattare se stesso, e quale migliore modo per farlo se non salvare lui, suo figlio ed il mondo intero da quella che considera una piaga sociale.
Per questo uccide la gente. Per somministrare un mix di ormoni che dovrebbe eliminare la paura.
In qualche modo, mi sono sentita empatica rispetto a questo discorso. Troppo spesso, quando facciamo qualcosa di "sbagliato" tendiamo a dare la colpa alla debolezza dell'animo umano. Come dire "non è colpa mia, sono fatto di carne". E questo ci conforta enormemente. Per questo, credo, il giovane Johnatan abbia detto la cosa più sbagliata che potesse dire, mentre cercava di convincere il padre a desistere dal suo piano.
"Io non sono terrorizzato quanto te". Non era un'accusa, ma non poteva essere vissuta diversamente.
Fortunatamente i nostri due detective riescono ad intercettarlo.
Scoperta la verità sul suo passato lo raggiungono nella casa dove avvenne l'incendio che uccise la moglie del professore e lo interrompono nel momento in cui sta, di fatto, drogando il figlio.
Purtroppo non arrivano in tempo per frenare il suo delirio.
In questo caso il troppo amore ha prodotto danni gravi, irrimediabili. Johnatan ha smesso di esistere. Ora è solo un involucro che vive costantemente accompagnato dalle sue paure.
Queste le tormentano al punto da non poter essere più separate da lui, dalla sua testa. Diventano un tutt'uno con lui. Così nasce lo Spaventapasseri.
Sebbene non sia riuscito a salvare il ragazzo, Jim ha risolto il caso. E questo ci riporta a quanto stavo precedentemente dicendo.
Nonostante il Pinguy si sia offerto di aiutarlo, James rifiuta l'offerta e va avanti!
La nuova stabilità che sta vivendo non ha ripercussioni solamente sulla sua sfera emotivo-sentimentale, ma anche sulla sua morale, messa così duramente alla prova nelle scorse settimane. Sarebbe stato più facile, sicuramente, lasciare che Oswald si attivasse, che ricorresse ad i suoi canali per risolvere il caso. Ma Jim non sceglie la strada facile, sceglie la strada giusta. Ed è appagato dal fatto di essere riuscito comunque ad arrivare alla fine, nonostante l'insistenza di Harvey, ad un certo momento, lo avesse tentato. Dubito che abbia riflettuto sul fatto che, forse, se avesse fatto prima, sarebbe riuscito a salvare Johnatan. La mia non è una critica, non fraintendetemi. Odio il compromesso ed amo la forza e la determinazione di Gordon. Ma soprattutto a Gotham, la giustizia ha un prezzo molto alto. In questo caso si paga in termini di vite umane e sensi di colpa. E questa è l'unica "critica" che mi sento di fare. Sarà crudele, ma credo sia necessario che Jim paghi completamente questo prezzo, al contrario si toglierebbe spessore al personaggio, e significato al sacrificio.
Ad ogni modo, al momento, l'unica preoccupazione di James sembra essere il fatto che Lee abbia preso a lavorare al commissariato.
Lei non si risparmia baci in pubblico, lui la chiama dottoressa e finge di essere solamente un suo conoscente.
Consiglio Jimmy, mi sembra tu stia prendendo la strada maestra per il "non la vedo manco in cartolina"! |
Il tutto è esilarante per noi e per Harvey, che da buon amico lo avvisa del guaio in cui si sta cacciando!
Cosa è successo ad Harvey Bullock? Qual è la sua storia?
Io adoro la panoramica generale che ci stanno dando sui personaggi, introducendone di nuovi in continuazione, ma voglio anche approfondire, scavare, sapere. Perché ci stanno facendo annusare un sacco di belle storie, un sacco di retroscena. Mi rifiuto di restare ancora a lungo all'oscuro!
Ma andiamo oltre. Oswald è tornato da Falcon ed è, ovviamente, preoccupato per quello che Maroni potrebbe fargli. Il vecchio lo rassicura, non senza prima averlo lasciato cuocere nel suo brodo, e poi gli da in gestione il locale di Fish Mooney.
Nel pianificare l'inaugurazione, c'è un invito che il Pinguy vuole consegnare di persona. Lo giuro, pensavo fosse per sua madre, invece no.
Con la sua andatura incerta, Osw va in commissariato a cercare Jim, regalandoci uno dei momenti migliori di sempre: l'incontro con Nygma!
Perché devono tutti trattarmelo male? Ma come fanno a non volerlo coccolare, come??
Oswald è troppo preso dal venerare la propria persona per occuparsi davvero degli altri, per prestare attenzione al mondo intorno a lui. Ha un ego troppo grande, questa è la sua pecca e Falcon non se ne è minimamente accorto.
Per questo ci resta male quando James non accetta il suo invito.
Pingy, la tua cotta comincia ad essere imbarazzante! |
Ad ogni modo, una doccia di gelida umiltà gli viene imposta quando nessuno si presenta all'inaugurazione, nemmeno la mamma. Nessuno, tranne Maroni.
Il mafioso lo rassicura, in un primo momento. Gli dice che non proverà a farlo fuori. Lui e Don Falcon hanno raggiunto un sanguinolento compromesso (che tra l'altro mi ha ricordato da morire le scene di Joffrey Baratheon con le prostitute). Ma questo non è un perdono, non è un'assoluzione. Questa è solo una tregua che durerà fin quando Don Falcon sarà in vita.
Anche Fish non se la passa meglio.
Ormai voi sapete della mia simpatia per questa donna. Credo che in questa puntata abbia raggiunto il picco più alto di tutta la storyline del personaggio fino ad ora.
Si risveglia in un'inquietante prigione, circondata da uomini e donne di dubbia moralità. Immediatamente, Fish, trova un nuovo vassallo. Inetto e spaventato. Questo fa di lui il candidato ideale per il ruolo di leccapiedi.
Con una classe spaventosa, allontana due male intenzionati ed individua colui che ricopre la funzione di Capo in quel delirio, tale Mace.
Praticamente il gioco è fatto prima ancora di iniziare a giocare.
Fish Mooney rende particolarmente evidente la differenza tra il fare la gatta morta e l'essere una gatta morta.
Si avvicina, si offre in cambio di protezione, facendo leva sul totale asservimento del maschio alle esigenze dei suoi genitali. Agli occhi di Mace, è una donna intraprendente che teme di essere sopraffatta. Così accetta, ed era talmente chiaro come sarebbe andata a finire che non avremmo nemmeno avuto bisogno di vederlo.
Le domande però restano.
Dove si trova? Chi è che la tiene prigioniera? Come se ne tirerà fuori?
Ultimo, ma non ultimo Bruce. Il suo addestramento va avanti senza che neanche lui se ne accorga. Alfred è un perfetto maestro. Ha davvero un talento naturale nello stargli vicino, senza soffocarlo. Nel proteggerlo, senza mai smettere di credere nelle sue possibilità.
E non importa quanto lo chiami Master, quanto gli parli in maniera formale. Alfred è sempre quello di cui Bruce ha bisogno: un protettore, un insegnante, un compagno di scazzottate, finanche un padre ...
Inoltre, che fine hanno fatto Cat & Ivy? E Barbara? Non che la voglia vedere ancora, ma giusto per sapere!
Dunque, davvero non vedo l'ora di vedere il prossimo episodio! Soprattutto perché arriva IL CATTIVO di Batman per antonomasia: Joker! Ed è lui: Ian Gallagher in persona! Non posso aspettare!
A voi è piaciuta la puntata? Fatemi sapere che ne avete pensato! A prestissimo, Mika!
Valutazione episodio:
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