giovedì 25 giugno 2015
Buonasera a tutte ragazze!
Sì, sono di nuovo qui, a recensire una delle serie che più amo! Di quale sto parlando l'avrete sicuramente capito: la serie british My Mad Fat Diary.
Sì, sono di nuovo qui, a recensire una delle serie che più amo! Di quale sto parlando l'avrete sicuramente capito: la serie british My Mad Fat Diary.
Ci tengo particolarmente a questa serie, non sto a spiegarvi perché o va a finire che facciamo notte, LOL
Per questo, nonostante la mia vita da studentessa è sempre più stressante e la sessione estiva è appena iniziata, ho deciso di sbattermene le *biiip* degli esami e di recensire questa stupenda serie!
Quindi... che aspettate? Seguitemi!
Questa, ahimè, micro terza stagione (per chi non lo sapesse è composta da soli tre episodi! ç_ç) ripercorre uno dei temi comuni a tutti gli adolescenti: la paura di affrontare l'incertezza del futuro e l'incapacità di prendere scelte mature.
Siamo nel 1998, Stamford, England. Rae Earl è all'ultimo anno di Liceo, sta bene, ha trovato il lavoro dei suoi sogni, ha gli amici migliori che potesse mai desiderare e un fidanzato che...
Bè... è fighissimo! :Q_
Comunque, Rae ha la vita perfetta, la vita che ogni teenager sogna! Ed è così perfetta, che quando il suo colloquio con l'Università di Bristol fallisce, lei non si abbatte assolutamente. Anzi, ne è felice! In questo modo non ha bisogno di decidere cosa fare, non ha nessuna scelta da prendere!
Comunque, Rae ha la vita perfetta, la vita che ogni teenager sogna! Ed è così perfetta, che quando il suo colloquio con l'Università di Bristol fallisce, lei non si abbatte assolutamente. Anzi, ne è felice! In questo modo non ha bisogno di decidere cosa fare, non ha nessuna scelta da prendere!
Nel frattempo le belle notizie continuano ad aumentare: Finn, il suo ragazzo, ha comprato un appartamento! Non solo hanno uno spazio tutto loro dove poter trascorrere il tempo tranquillamente, ma addirittura Finn le chiede di andare a vivere insieme!
Si può desiderare di più? No.
Si può desiderare di più? No.
Ma la vita non è semplice, nemmeno quando è perfetta. C'è sempre qualcuno che viene a mettere il bastone tra le ruote e, paradossalmente, nel caso di Rae questo qualcuno è proprio l'Università di Bristol. Presto, infatti, arriva una lettera a casa Earl: a differenza di ciò che Rae pensava, il suo colloquio non è fallito ed è stata ammessa all'Università!
Non appena legge la lettera, Rae si sente confusa e impaurita, ma ben presto prende una decisione: lei ha già tutto quello che desiderava, non c'è bisogno di andarsi a tuffare in un mondo tutto nuovo, non c'è bisogno di frequentare l'Università: resta a Stamford!
Non appena legge la lettera, Rae si sente confusa e impaurita, ma ben presto prende una decisione: lei ha già tutto quello che desiderava, non c'è bisogno di andarsi a tuffare in un mondo tutto nuovo, non c'è bisogno di frequentare l'Università: resta a Stamford!
Per non dover dare spiegazioni e non sentire le prediche degli amici che, naturalmente, vorrebbero solo il meglio per lei, decide di dire a tutti che il colloqui non è andato bene e che non è stata ammessa ufficialmente a Bristol.
Così continua a dedicarsi spensieratamente alla sua vita. Continua il lavoro, si prepara per gli esami finali al Liceo e aiuta Archie, il suo migliore amico, a trovare un ragazzo per lui!
Ben presto, però, i dubbi la assalgono: restare a Stamford è davvero la scelta migliore per il suo futuro? Forse non sarebbe meglio andare a Bristol? Dopotutto sono solo tre anni! Ma in quei tre anni...oh, quante cose potrebbero cambiare in quei tre anni! Quante cose potrebbero andare storte!
Questi sono più o meno i pensieri che arrovellano la mente di Rae.
Questi sono più o meno i pensieri che arrovellano la mente di Rae.
E di certo non l'aiuta venire a conoscenza del fatto che la sua terapia sta per finire: Kester, il suo terapista, dopo averla aiutata e supportata per ben tre anni, dopo averla rimessa insieme pezzo per pezzo ogni volta che era caduta, le fa sapere che ormai la terapia è giunta al termine. Rae è forte, ha fatto passi da gigante, in soli due anni è passata dal buio totale alla luce più splendente e non ha più bisogno di lui!
In realtà questa notizia sconvolge totalmente la ragazza che non sa più cosa fare.
Non solo non sa se accettare o meno il posto all'università, ma i suoi amici hanno scoperto della bugia: Chloe è arrabbiata con lei perché le ha mentito; Finn non solo è deluso, ma le chiede una pausa.
Insomma, la vita di Rae sembra andare di nuovo a rotoli e adesso non ha nemmeno più qualcuno che la sostiene e la incoraggia.
Si sente sola. Distrutta. Senza speranze. Si sente come in una bolla di vetro dalla quale non riesce a uscire e dentro la quale non può respirare. E a questo reagisce con l'unica cosa che, un tempo, le veniva meglio: si fa del male.
Ma ben presto si rende conto che non è così che bisogna reagire alle difficoltà della vita. La soluzione è lì, davanti ai suoi occhi e non riesce nemmeno a vederla? No. Rae ci riesce.
L'unica cosa che le resta da fare, pensa, è rimettere a posto il gruppo, riappacificare i rapporti con Finn e tornare indietro sui suoi passi. Dopotutto si è resa conto che per lei la cosa più importante sono i suoi amici, non una stupida Università.
Così organizza una serata con il gruppo: prima si va a bere e poi festa a sorpresa da Finn, per inaugurare la nuova casa.
Rae cerca di scappare ai suoi problemi, non si rende conto che così non li affronta, li sta solo scavalcando. Mentre i suoi amici cercano di affrontare i loro problemi, di fare le scelte giuste e andare avanti con la loro vita, Rae sembra che pian piano stia scivolando in un mare di dubbi e incertezze.
Quella sera, insieme agli altri, Rae ride, scherza, si gode la vita! Sembra che tutto sia tornato alla normalità, nessun problema, nessuna grossa decisione da prendere. Ma ad un certo punto, Chloe si accorge dei tagli sulle mani di Rae e, preoccupata per la sua amica, non fa attenzione alla strada e... bum! Una macchina si schianta con loro. Stesa lì, sul sedile dell'auto, con i suoi amici svenuti accanto a lei, Rae vede il signor Kester avvicinarsi all'auto e poi scappare via.
Naturalmente era solo una visione, ma questo ci fa capire ancor di più quanto stia soffrendo Rae.
Si sente abbandonata dall'unica persona con la quale poteva parlare di tutto, ma proprio tutto! Si sente abbandonata dalla sua ancòra di salvezza. Credere che tutto sarebbe tornato alla normalità era solo una bugia che Rae stava raccontando a se stessa. Nulla, senza il signor Kester, sarebbe tornato alla normalità, perché l'aveva lasciata in balìa di se stessa e questo, secondo Rae, è un pericolo. È un pericolo per sé e per i suoi amici. Mentre infreddolita e scioccata, guarda i paramedici prestare soccorso ad una Chloe totalmente incosciente, mentre la paura si fa strada verso lei, Rae capisce che non è così che deve risolvere i suoi problemi! Non è cercando di far finta che tutto vada bene che si risolvono le cose, perchè così possono solo peggiorare. No, deve prendersi di coraggio e decidere, deve affrontare i suoi problemi.
VOTO ALLA PUNTATA
Bellissima puntata! Mi ha lasciata con il fiato alla gola, sono ansiosissima di sapere cosa succede, come reagiranno i suoi amici, come reagirà Finn e, soprattutto, se Chloe sta bene!
Non vedo l'ora di vedere la prossima puntata.
Spero che la recensione vi sia piaciuta!
Voi che ne pensate di questa 3x01?
A presto,
Alba
Alba
Come sempre ringrazio tutte le pagine che mi supportano: TV Series are my drug, Serie TV, la nostra droga, Per tutti quelli che amano i telefilm e i film, Serie TV Italia, Series Generation, Serie TV Mania, Telefilm Dependence, Serie TV e film time, » I have a crush on telefilm., Telefilm Dipendenti, - Telefilm obsession: the planet of happiness -, Non solo Serie Tv - Telefilm, tv e cinema Mi nutro di Serie TV Fun with series
Etichette:my mad fat diary,recensione my mad fat diary
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