mercoledì 9 dicembre 2015
No
drama, no party. Lo sanno benissimo
gli autori che hanno confezionato un episodio intenso e drammatico sotto molti
punti di vista. Accantonato momentaneamente il genere action, Quantico si propone di virare su una appassionante analisi
introspettiva dei personaggi. Ci vengono svelate più cose in questo episodio di
Quantico che in sei stagioni di Pretty
little liars, per farvi capire.
Protagonista
assoluto di questa puntata è stato a mio avviso Simon.
Sì, ancora lui, e più bistrattato che mai. Mentre
nei flashback scopriamo che è stato cacciato dall’accademia per non aver saputo
controllare la sua rabbia e aver alzato le mani ad un suo compagno (a
proposito, chi come me ha dovuto fare un viaggio bello lungo con la memoria per
andare a ripescare quella precisa sequenza?), nel presente si autoproclama
l’autore “morale” della strage. Sì, avete capito bene. E no, non ho bevuto.
Simon ha piazzato veramente quelle bombe (una sotto una Sinagoga e l'altra
sotto una Moschea), ma la sua intenzione era quella di portare un messaggio di
pace (wtf?), non di morte. Un’ora prima dell’effettiva esplosione infatti
contava di avvertire le potenziali vittime per far evacuare l’aria.
L’esplosione avrebbe dovuto rappresentare la cessazione dei conflitti tra ebrei
e musulmani, la resa. Peccato che qualcuno abbia rubato e stravolto il suo
piano finendo per provocare una strage.
Sinceramente mi aspettavo qualcosa di meno artificioso per la storyline di Simon. Dopo aver trascinato per tutte queste puntate il suo segreto, scoprire che lui è “l’attentatore buono” mi pare privo di logica. Dovrebbe comunque arrestarlo e invece si becca solamente le occhiate malevole degli altri agenti ed è libero di tornare a casa. La stessa mancanza di logica che ho riscontrato nei flashback quando Nimah lo accusa di essere un criminale di guerra per aver torturato degli innocenti
e viene cacciato dall’accademia per tutt’altro motivo. Sono rimasta un po’ così:
Sinceramente mi aspettavo qualcosa di meno artificioso per la storyline di Simon. Dopo aver trascinato per tutte queste puntate il suo segreto, scoprire che lui è “l’attentatore buono” mi pare privo di logica. Dovrebbe comunque arrestarlo e invece si becca solamente le occhiate malevole degli altri agenti ed è libero di tornare a casa. La stessa mancanza di logica che ho riscontrato nei flashback quando Nimah lo accusa di essere un criminale di guerra per aver torturato degli innocenti
e viene cacciato dall’accademia per tutt’altro motivo. Sono rimasta un po’ così:
Stessa
espressione facciale pervenuta nell’ultima scena che lo riguarda. Dopo aver
rifiutato di aiutare Alex, viene rapito da Elias. Perché? Per un secondo mi è
pure balenata in testa l’idea che l’avvocato possa essere l’attentatore. Non
chiedetemi il motivo, è stata una sensazione. D’altronde in questa roulette di
personaggi gridare al colpevole è più facile che trovarne effettivamente uno.
Di
certo Alex è quella che rischia più di tutti. Ha solamente poche ore per
dimostrare la sua innocenza e smascherare il vero attentatore. E dopo aver
fatto spiare i suoi colleghi, ha perso pure la loro fiducia, ritrovandosi
nuovamente da sola.
Grazie
alle telecamere nascoste, infatti, alcuni dei loro altarini vengono svelati:
tutti vengono a sapere della relazione di Shelby con Clayton, di quella tra
Raina e il leader della cellula terroristica che abita di fronte alle gemelle
nel Queens, e dell’incontro tra Simon e il sosia di Francesco Sarcina (il
dinamitardo). In questo caso Alex gioca un po’ la parte dell’eroina senza arte
ne parte, e perde ancora una volta. Così come nei flashback quando,
insospettita dalla finta cicatrice, porta davanti alla commissione la storia
dell’agente Vasquez. In quel momento, mentre Natalie sciorinava ai quattro
venti le sue paure e i suoi più intimi segreti, ho provato empatia per la prima
volta nei suoi confronti.
Al contrario, ho mal tollerato l’atteggiamento da maestrina che Alex ha assunto. Atteggiamento che abbandona quando si trova in compagnia di Ryan. In quel caso prende il sopravvento la ragazza innamorata e i feelings partono subito a palla.
Sappiamo tutti che Ryan ha definitivamente deciso di tornare alle sue origini e anche il suo segreto viene svelato di fronte alla classe! La domanda che mi pongo è la seguente: come farà a intraprendere nel futuro una relazione con Natalie Vasquez?
Al contrario, ho mal tollerato l’atteggiamento da maestrina che Alex ha assunto. Atteggiamento che abbandona quando si trova in compagnia di Ryan. In quel caso prende il sopravvento la ragazza innamorata e i feelings partono subito a palla.
Sappiamo tutti che Ryan ha definitivamente deciso di tornare alle sue origini e anche il suo segreto viene svelato di fronte alla classe! La domanda che mi pongo è la seguente: come farà a intraprendere nel futuro una relazione con Natalie Vasquez?
Un
altro segreto annunciato lo scorso episodio che ha trovato il suo epilogo oggi
è quello riguardante la sorella di Shelby. La scena in cui scopre che in realtà
è stata truffata da quella che credeva essere sua sorella è stata molto
straziante.
Non deve essere stato facile per lei ammettere di aver investito i suoi sentimenti e i suoi soldi in una causa che non le appartiene. Menomale che Caleb è al suo fianco. Perché questo è quello che fai quando ami qualcuno. Lo proteggi!
Questa coppia è forse quella meglio riuscita dell’intero show. Passi la storiella con Clayton (ancora non me ne capacito del tutto), Shelby e Caleb rappresentano l’emblema del true love contrastato e intenso, e io potrei stare ore e ore a guardarli e ingozzarmi di schifezze.
Sono melensa, lo so. Abbiate pietà di me, si avvicina il mid-season finale e soffro già all’idea di abbandonare per un bel po’ le mie reclute.
Per
oggi è tutto miei cari Nats, vi do appuntamento alla prossima settimana. Condividete con me le
vostre teorie lasciandomi un commento. Non deve essere stato facile per lei ammettere di aver investito i suoi sentimenti e i suoi soldi in una causa che non le appartiene. Menomale che Caleb è al suo fianco. Perché questo è quello che fai quando ami qualcuno. Lo proteggi!
Questa coppia è forse quella meglio riuscita dell’intero show. Passi la storiella con Clayton (ancora non me ne capacito del tutto), Shelby e Caleb rappresentano l’emblema del true love contrastato e intenso, e io potrei stare ore e ore a guardarli e ingozzarmi di schifezze.
Sono melensa, lo so. Abbiate pietà di me, si avvicina il mid-season finale e soffro già all’idea di abbandonare per un bel po’ le mie reclute.
VOTO: 8-
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