Eccoci qui!

Secondo episodio che conferma quanto ci sia ancora da raccontare in questo show.

E non dipende solo dalla ricchezza di spunti che la stessa storia umana ci fornisce, ma dalla bellezza dei personaggi e dalla capacità degli autori di disegnarli in maniera tale che siano capaci di creare dinamiche e colpi di scena a non finire.

Per tutti loro c'è ancora qualcosa da scoprire, una strada da scegliere ancora prima che prendere. E poi mi piace, perché, nonostante io mi sia andata a ripassare storia su wikipedia (lo so Corrado Augias prenderebbe male la mia scelta delle fonti) nella maggior parte dei casi non ho la minima idea di come le cose andranno a finire.

Ad esempio: cosa ha in mente Ragnar?

La lettura del Re dei Vichinghi mi viene sempre difficile. Credo che il problema maggiore sia la mia difficoltà nello svestire i panni della moderna occidentale. E questo ha inevitabili ripercussioni anche sul giudizio duro che spesso accompagna le mie analisi dei loro comportamenti. Dall'uccisione di Athelstan allo schiaffo ad Aslaug. 

Da una parte, però, credo sia giusto così.

Infondo la mia non è un'analisi storica, ma una critica. Non mi presto come mera narratrice di fatti, ma una serie tv credo debba trasmettere emozioni ed è su questo che mi focalizzo. Dunque, per quanto non abbia in simpatia l'attuale bellissima consorte di Ragnar, non posso fare a meno di provare repulsione verso l'uomo che la schiaffeggia facendola finire a terra.

Detto questo, sono d'accordo con lui sulla storia di Floki. Non si tratta di fede ma di lealtà. E forse è proprio in questo senso che si tratta di fede.

Perché per essere leale fino in fondo, hai bisogno di credere, di affidarti al giudizio altrui. In questo senso, Floki è un eretico.

Onestamente, non sono certa che Ragnar volesse davvero riprenderlo una volta fuggito, considerata la formidabile squadra alla quale aveva affidato le ricerche, composta da Qui, Quo e Qua.

E' anche vero che, se consideriamo il livello di denutrizione e debilitazione generale del santone, è probabile che fosse più una questione legata al volerlo umiliare. A voler provare esattamente quello che Ragnar gli dice prima di sottoporlo alla goccia cinese.

Ma se le cose sembrano essersi messe male per Floki, il colpo di scena arriva alla fine. Con la morte di Angrboda. 

E su questo punto, non ho davvero idea di quali siano le intenzioni del Re. Non so perché abbia chiesto ad Helga se lo avesse informato.

So solo che questa "umanità" di Ragnar, che talvolta esce fuori, è quello che mi fa tollerare il personaggio. Il modo in cui si sieda al fianco di Helga, aiutandola a scavare quella fossa, forse ripensando a quando aveva dovuto farlo per la sua stessa figlia.

E parlo anche della quasi anacronistica capacità di ammettere il dolore.

Completamente antitetica all'idea platonica di medievale guerriero vichingo.

In ultimo. Non esiste un copyright sulla frase "Winter is coming"?

Nel frattempo, ho un favore da chiedere agli sceneggiatori, ai registi, a Thor, a Odino e al Signore della Luce.

UCCIDETE ROLLO.

Lo preferisco morto che ridotto in questo stato.

Dovreste sapere quanto io veneri quell'uomo. Quanto io sia incline a giustificare qualsiasi cosa basandomi su profonde e mature ragioni per niente legate ai miei ormoni che ballano la samba del diablo ogni volta che viene inquadrato. Ma ora basta.

Accetto il fatto che si metta a pianificare le imboscate al suo stesso popolo.

Ma non solo abbiamo una demolizione totale della stima per la persona, che comunque è in linea con il modo in cui ci sia sempre stato presentato Rollo. Ora gli stanno anche cambiando aspetto.

Ma COSA?

Ma poi che reazione è quella di Frigisla?

Ma che ti ridi? Qui c'è l'omicidio del testosterone e tu ridi?

Quello è stato il primo passo verso l'uomo con le sopracciglia ad ali di gabbiano e le gambe cerettate, e tu ridi?? Sei complice di tutto quello che stiamo patendo noi donne moderne, che dobbiamo mettere sotto chiave la crema idratante per evitare che gli uomini ce la rubino, e tu ridi???

Comunque, mentre Enzo Miccio mette le sue mani su Rollo, il Conte Odo se la vede malissimo.

Si cospira riccamente alle sue spalle e lui è ignaro di tutto.

Caro Odo, lascia che te lo dica, se una ragazza bellissima si lascia frustare nuda da te, non sono molte le spiegazioni che tu possa darti.

O sei a capo di un'industria multinazionale, hai un elicottero e sei un figo di dimensioni extragalattiche; oppure puzza di fregatura! E questo è il caso. Infatti, cambio scena e il sosia di Daario Naharis fa la sua comparsa.

E se in Francia si cospira, in Inghilterra le cose non vanno meglio!

Prima cosa, ben tornato a Re Ecbert che, come al solito, ha la statura morale di Ditocorto. 

Il Re si avvia ad imporsi come figura più importante del Paese, manda il figlio a salvare la pazza e Magnus, e cerca di rabbonirsi la nuora.

Per quel che riguarda Kwenthrith, fortunatamente, la Regina è abbastanza sanguinaria da riuscire a badare a se stessa, almeno per un po, almeno finché il Principe non sia riuscito a raggiungere la torre e a dimostrare, una volta tanto, di avere una qualche capacità. E il modo di combattere della regina rispecchia a pieno la sua personalità. 

Judith, invece, vuole essere libera e Re Ecbert le da le matite per colorare.

Onde evitare che ad un certo punto lei capisca che forse quella non è esattamente libertà, le manda il sosia di Athelstan  per non farle capire più niente.

A tal proposito, non posso far a meno di domandarmi quali cavolo di armi segrete possedesse questo monaco per risultare così indimenticabile agli occhi di tutti!

Ultima nota: ho apprezzato moltissimo la partecipazione straordinaria di Bear Grylls nei panni di Bjorn.

Non ci resta che attendere il prossimo episodio!

A presto, Mika!

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