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sabato 30 aprile 2016

GOD SAVE THE QUEEN!

Ecco, come promesso, la nostra prima tappa in terra britannica e la prima serie che avrete modo di scoprire o approfondire. Racconterò, tenterò di non spoilerare, consiglierò e, spero, cercherò di farvene innamorare perdutamente.
Come avete letto dal nome dell'articolo abbastanza esplicito, la serie in questione è BROADCHURCH.

La serie datata 2013 è ancora in produzione, quindi dovreste muovere le vostre flaccide natiche da divoratori di serie Tv e affrettarvi, perché la terza ed ultima stagione è in dirittura d'arrivo.
È stata ideata a Chirs Chibnall (sì, sembra una marca di affettati). Uno che si è fatto le ossa tra serie cult: sto parlando da "Law and Order", a "Torchwood", "Life on Mars" e collaborazioni in "Doctor Who", di cui diventerà showrunner nel 2018 succedendo a Steven Moffat. Diciamo che è uno che sa il fatto suo e che ha avuto la fortuna di lavorare con produttori e direttori importanti, come il già citato Moffat, ma soprattutto con Dick Wolf (ideatore di Law and Order) specializzato in polizieschi e che vedrete, influenzeranno soprattutto la creazione di Broadchurch.  



Questo che vedete non è un testimone di Geova, semplicemente Chris Chibnall.


COME NASCE BROADCHURCH?

Ebbene, cos'è Broadchurch? E sto nome?
È una serie concepita nel lontano 2003 quando Chibnall stava lavorando al drama "Born and Bred". Broadchurch è una piccola cittadina inglese che è posta vicino alla costa. No, non assomiglia a Brighton, ma alle coste rocciose della Jurassic Coast, proprio dove Chris aveva vissuto la sua infanzia. L'idea originale era quella di ambientare la serie proprio nel Dorset, ma per un motivo o per l'altro, soprattutto a causa della sua lontananza da casa per motivi lavorativi, fu costretto ad accantonare l'idea. Tuttavia, viaggia per molto tempo per collaborare alla realizzazione di show come Doctor Who, L&O e Camelot, e quindi dovrà dedicarsi alla serie soltanto molto tempo dopo.
È il 2011 quando Chibnall si dedica interamente alla scritturazione della serie e proprio in quest'anno decide che le scene emblematiche dovevano essere girate proprio nel Dorset, non sulla Jurassic Coast ma ad Harbour Cliff.
Ed ora passiamo al nome. Perché proprio Broadchurch? Ovviamente non esiste nessun paese anglosassone con questo nome. È sempre il Dorset a dare ispirazione al regista, infatti, Chirs unisce due frazioni di questa zona: Broadoak e Whitchurch.
Ma le ispirazioni ad aspetti della realtà non sono solo limitati alle ambientazioni. Il protagonista della serie Alec Hardy prende il cognome dal poeta Thomas Hardy. Uno dei suoi poemi è "Le poesie del Wessex" e neanche a farlo apposta l'ispettore Hardy appartiene alla polizia del Wessex.

APPRODO IN TV

Una curiosità che va sottolineata è il fatto che Chirs abbia scritto soltanto sei dei primi otto episodi della prima stagione, lasciando così in bilico il finale che, ovviamente, avrebbe dovuto essere il culmine con la scoperta dell'assassino. E perché questo? Beh, sembra strano, ma Chibnall non sapeva chi dovesse essere. Questo non vuol dire che non avesse in mente chi fosse l'assassino nonostante avesse costruito una trilogia, perché Broadchurch è nata come una trilogia, ma perché avrebbe dovuto scegliere il personaggio perfetto. Non solo per garantire l'effetto sorpresa, ma soprattutto per caratterizzare chi gli girasse intorno. È qui sta la bravura, creare un pezzo perfetto come ingranaggio che possa far muovere tutto il meccanismo di cui fa parte. Nonostante la mancanza degli ultimi due episodi, Chibnall ottiene dalla ITV (nota azienda televisiva, soprattutto per programmi come X Factor, Downton Abbey, L&O) il pass e viene messa in produzione per debuttare nei primi mesi del 2013.

IL CAST


È stato Arthur Darvill il primo ad essere ingaggiato da Chibnall. Darvill non è nuovo alla Tv britannica, per chi lo ha amato nei panni di Rory Williams in Doctor Who sa che stiamo parlando di un attore di indiscusso valore. Arthur interpreta il reverendo Paul Coates. Che dire di questo attore? Dopo la parentesi di DW sono stato felicissimo di ritrovarlo per vari motivi. Ha una voce piuttosto calda ed un viso molto carismatico. Di certo interpretare un prete non è semplice, ma fidatevi, non è un Don Matteo. Se c'è qualcosa di straordinario in questa serie, è che nessuno, nessuno, ha la coscienza pulita e tutti, ma davvero tutti, hanno l'armadio pieno di scheletri. Bhe, forse per il reverendo la sacrestia.
Il secondo ruolo ruolo assegnato è stato quello del partner del protagonista, il detective Ellie Miller. A interpretarla è Olivia Colman. Devo ammettere che non l'avevo mai vista prima in un ruolo da protagonista (anche lei è comparsa in Doctor Who - L'Unidicesima Ora) e credo profondamente che me ne debba vergognare perché è assolutamente straordinaria nel suo ruolo. Una donna che riesce a tenere la scena insieme a un mostro della TV britannica merita assolutamente ogni sorta di encomio.
È in grado di lasciarti sospeso in un limbo, trattieni il respiro e davvero sembra che quella donna sia lì davanti a te, sembra che tu sia all'interno della serie, assapori ogni grammo della vicenda. Ha una voce fantastica, la fa sembrare a volte debole e a volte dura. Ellie è una donna che ama la sua famiglia e il suo lavoro, ma a volte non sembra in grado di conciliare le cose. Crede nella bontà delle persone, nella redenzione, crede in un mondo non necessariamente malvagio ma, forse, è soltanto un po' ingenua.
P.S. nei suoi occhi verdi potrei perdermi.
Ed ora, non mi resta che presentarvi il terzo attore ad essere stato scelto, è proprio lui: l'incredibile, straordinario, meraviglioso, indiscutibile, indomito, inconfondibile David Tennant. L'attore scozzese più amato di sempre, Sean Connery mettiti l'anima in pace.
David, è inutile sottolinearlo, è stato l'unico insieme ad Olivia Colman a non aver bisogno di audizioni. Credo sia abbastanza scontato il suo talento. È un attore poliedrico, in grado di interpretare qualunque ruolo che gli venga offerto. L'aspetto per cui lo amo in maniera particolare è il suo modo
di mettermi in crisi davanti a una domanda: come riesce a interpretare dei ruoli così particolari da renderli veri? Come è possibile che ogni veste che indossa sembra cucito apposta su di lui? Perché ogni script sembra scritto appositamente per lui? Ragazzi, se c'è un solo motivo per vedere questa serie è questo.

Ah, siete una vergogna. Uno scempio umano se non avete visto il Dottore da lui interpretato. Farò una petizione per scomunicarvi, bandirvi dal sistema solare. Come on!
Un altro attore che può vantarsi di essere un pilastro della Tv inglese e d'oltreoceano è David Bradley, alias Argus Gazza, alias William Hartnell (DW), alias Walder Frey (Game of Thrones). Interpreta l'edicolante del paese e contribuisce significativamente a sottolineare il peso drammatico della serie. Il suo è un uomo dal passato ambiguo. Nel caratterizzare il personaggio, Chibnall si è ispirato a un protagonista di un'altra opera del già citato Thomas Hardy: Jude l'oscuro.  Un uomo triste. Un uomo solo. Compassione, pietà, rabbia. Bradley è fenomenale anche nell'interpretazione di un personaggio secondario. Chapeau.
Ultimo ma non per importanza gli interpreti di Beth (Jodie Whittaker) e Mark Latimer (Andrew Buchan).
Motivi per cui amo le serie tv inglesi [parte trentesima]: gli attori non protagonisti. Sono rimasto sconvolto dalla loro bravura, e se posso permettermi, un punto in più per Jodie che si è calata perfettamente nei panni della madre distrutta e dilaniata dalla perdita del figlio. Se proprio devo individuare il personaggio buono, oserei dire puro, sceglierei senz'altro Beth. È una donna forte, ma che sa essere fragile. Beth sa che la sua vita non sarà più la stessa ma si sente sospesa in un limbo, non è pronta a lasciar andare via suo figlio, non può cambiare così velocemente una pagina della sua vita, non si sente neanche in grado di combattere quando vede la sua famiglia disgregarsi. Beth vive in uno stato di paralisi psicologica davvero profondo, tuttavia, la verità è crudele e questo inasprisce il suo modo di continuare a "vivere".


Il resto del cast è di altissimo livello e ogni attore è accomunato da una particolarità: nessuno di loro sapeva chi fosse l'assassino. Nel momento in cui hanno firmato i contratti hanno dovuto accettare la clausola di non dichiarare chi fosse. Nessuno, nemmeno l'assassino. Ovviamente l'attore che lo ha interpretato è stato tra i primi a saperlo, ma poco prima della scena clou. In seguito l'hanno appreso chi ha interpretato la vittima - Danny Latimer (Oskar McNamara) - e la notte prima delle riprese Olivia e David. Per preservare la segretezza, gli script contenevano una filigrana che non permetteva la stampa , ovviamente tutti i copioni venivano chiusi in una cassetta di sicurezza.

Chibnall, suvvia, quanta pignoleria.

LA MARCIA IN PIU': LA MUSICA

Che la musica fosse determinante in qualunque prodotto televisivo o per il "grande schermo" lo si sapeva da un po'. Non fa differenza Broadchurch che è caratterizzato dalla presenza cospicua di soundtrack estasianti. Forse qualcosa in più. Sono spettacolari e colpiscono non solo l'udito. Ma il cuore è il primo organo ad essere sollecitato. È Olafur Arnalds il magico compositore. La spettacolare bravura dell'artista islandese è l'associazione di una base ad un ambiente, a un personaggio, ad una vicenda. Voi vi direte: "ma è quello il lavoro di un compositore!" Sì, ma sono tutti bravi con le parole, lui è uno dei pochi (insieme ad un mostro sacro come Hans Zimmer) ad avermi davvero coinvolto. Ormai ho sempre tutti i suoi CD in macchina e non faccio altro che ascoltarli.
Così mi sono innamorato di quest'uomo.



 IL SUCCESSO E IL RINNOVO

La prima stagione di Broadchurch (un totale di otto puntate, poco meno di un'ora ognuna) è stata da un ampio successo. Radio Times, una delle più influenti nel Regno Unito, l'ha etichettata come serie dell'anno, definendola come "un'ossessione nazionale".
Riceverà numerosi riconoscimenti, tra cui molti individuali (ripeto, gli attori inglesi hanno una marcia in più): la Colman miglior attrice, Bradley miglior attore non protagonista ai BAFTA. Non ha vinto come miglior serie, lasciando la statuetta alla puntata speciale di DW (The Day of the Doctor), dove ha partecipato in maniera divina proprio David Tennant, ritornando dopo un paio di anni nei panni del Dottore.
La serie viene rinnovata per una seconda ed una terza ed ultima stagione.
La seconda viene lanciata nel febbraio del 2015, e nonostante non risulti avere lo stesso share della prima, rimane in vetta nella sua fascia oraria.

PERCHÈ VEDERE BROADCHURCH?

Non posso procedere per punti. Posso partire persino dal perché non vederla. Bella domanda! Non trovo un solo motivo per non gustarla, amarla. Le riconosco un valore tecnico immenso. La reputo tra le migliori serie inglesi prodotte. Un cast che non deve invidiare nulla a nessuno. Una serie che lascia il segno.
È IL DRAMA PER ECCELLENZA. Perché l'ho divorata in una settimana e ne sentivo la mancanza. Perché è emozione. Perché è un ritratto meraviglioso della società inglese. Perché non manca il tè. Non manca l'umorismo scottante. Perché l'accento scozzese di Tennant lo sognerete la notte (MILLAH!). Perché non ti annoia mai. Perché quando ti aspetti quella cosa succede l'esatto opposto. Perché non è un poliziesco. Perché vi ritroverete anche a piangere.                                             
 Perché la vittima è inquadrata una sola volta - forse due, ma tutta la storia gira intorno ad essa. Perché grazie a Danny si scova e si scava nel passato di chiunque. Perché vorrete giustizia. Perché capirete che il mondo non è un posto giusto. È un microcosmo, dove bene e male si mischiano e non capirete in che modo ci si può salvare. Se ci si può salvare. Questo è Broadchurch. Una serie che merita di essere vista. Una serie che amerete. L'English che piace a noi!



Vi lascio con il Trailer (non ufficiale) che non potete perdere, È bellissimo anche questo!



IL NOSTRO PRIMO APPUNTAMENTO È TERMINATO. IL PROSSIMO APPUNTAMENTO AL MESE DI GIUGNO. OVVIAMENTE NON DIRO' CHE SERIE TRATTEREMO, MA SEMPRE E SOLO STILE BRITISH. GRAZIE PER ESSERVI PRESO QUESTA PAUSA TÈ INSIEME A ME. E MI RACCOMANDO, CERCATE DAVVERO DI VEDERE QUESTA SERIE SPETTACOLARE. AL PROSSIMO ARTICOLO, SEMPRE E SOLO CON DirettaTelefilm ! E SEGUITECI ANCHE SU FACEBOOK E TWITTER!

Con affetto dalle stanze di Buckingham Palace, Francesco.

                Come sempre ringrazio le pagine che pubblicizzano questo materiale.
                 Grazie perché senza di voi tutto ciò non potrebbe essere pubblicato!



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2 commenti:

Passion ha detto...

Francesco Ti adoro
bellissimo post, scritto bene, intrigante, divertente e accattivante. Hai scritto tutto ciò che può interessare ad un telefilm addicted, senza tralasciare niente. Mi hai convinta ad iniziare la serie. La metto in coda appena finisce Arrow, me la guarderò.
Complimenti ancora e grazie
Sil

Anonimo ha detto...

Darling, è un vero piacere leggere queste tue parole! Davvero ti ringrazio, soprattutto perché il mio intento è proprio quello di spingere quante più persone a vedere queste serie meravigliose! È stato un lavoro maniacale ma credo che il risultato sia stato ottimo, quindi non posso che invitarti al prossimo appuntamento!

Francis

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