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domenica 23 ottobre 2016

This is: l'episodio in cui i bimbi si godono una giornata in piscina, i genitori... meno!

Jack & Rebecca:

Grande giorno per la nostra famiglia preferita: papà Jack ha deciso di portare i bimbi (e la moglie) in piscina! Questo, ovviamente, significa che non esisterà pace per loro. Non sono una madre, ma sono stata un'animatrice di campi estivi e - FIDATEVI - bisogna avere occhi anche sulla nuca con i marmocchi in acqua!
Però se hai un marito come Jack che vuole portarti in piscina per farti rilassare e permetterti di finire di leggere Misery, allora tutto è possibile!



La giornata comincia in maniera adorabile con i bimbi e il papà che implorano la mamma di andare con loro in piscina, giusto per incrinarsi immediatamente dopo con un "Tesoro [Kate], la vuoi la maglietta?".
Solitamente questo significherebbe che la bimba si scotta facilmente, ma non in questo caso. 
Vediamo come il peso sia da sempre un problema  per Kate, non tanto (non solo) per eventuali motivi di salute, ma per il fatto che i bimbi sono persone orribili quindi, ovviamente, viene presa subito di mira.

Mean Girls'80s edition


E se il rigetto sociale fa male a persone adulte immaginate cosa possa fare ad una bimba già insicura da sè.
La bimba naturalmente ci rimane malissimo, si siede sulla sdraio avvolta in un telo da cui fa spuntare solo il faccino triste e lì decide di rimanere fino al ritorno a casa.
Ma mamma e papà hanno visto il biglietto meschino e sanno che devono fare qualcosa. Tocca a papà Pearson essere il 12 che aveva promesso di essere e ci riesce!
La storia sulla maglietta magica che ti fa vedere agli altri come vorresti ti vedessero funziona, Kate indossa la maglietta e, da principessa, torna a giocare contenta.
Ancora più efficace è Jack che dice alla figlia che lui la vede sempre come una principessa: la bimba si mette lo stesso la maglietta, ma ora è mille volte più felice.

A+ parenting by Jack Pearson


Ma non è l'unica per cui la piscina diventa un problema. Randall, dolcissimo nerd, spicca decisamente in quel mare di latticini che sono i suoi genitori e i suoi fratelli e questo attira sicuramente sguardi.




Jack e Rebecca hanno tutta la buona volontà di questo mondo, ma giustamente hanno ancora molto da imparare già da genitori, figurarsi da genitori adottivi bianchi di un bimbo nero!
E quando Randall scompare - per giocare con altri bimbi di colore - salta fuori che i genitori neri del vicinato li stanno "osservando" perché non si sono presentati a loro, che a quanto pare è una cosa da fare.
Rebecca si indigna, si infuria e se ne va. L'amore per il figlio è però più forte e, ingoiato l'orgoglio, va a chiedere consiglio alla madre con cui prima aveva litigato. 
Ora ha una persona fidata in più, un barbiere che sa gestire i capelli afro e un nuovo amichetto (nero) in più per Randall. Tante cose si ottengono chiedendo aiuto.



Questo significa che per Kevin, bellissimo bimbo biondino da pubblicità della Original Marines, andrà tutto bene, no? No.

Dal primo momento in cui si tuffa in piscina comincia a chiamare il papà perché lo guardi, ma il padre deve tenere d'occhio 3 figli e, possibilmente, anche spendere 5 minuti con la moglie.
Così, alla prima disattenzione, Kevin fugge nella parte profonda della piscina per quasi annegare.



























Sì, Kevin ha decisamente bisogno di attenzioni. Ogni bimbo ne ha, pensate che io (bimba tranquillissima) quando nacque la mia sorellina mi versai addosso un barattolo di smalto da parete per attirare l'attenzione dei miei di nuovo su me.
E ora pensate ad un Kevin, bimbo senza problemi nè di cibo nè di differenze culturali, quanto possa passare inosservato da parte dei genitori. Non meno amato, semplicemente tenuto meno sott'occhio.
Papà Jack torna allora ad essere da 12 e prova a scuotere l'insicurezza del piccolo Kevin e, almeno sul momento, ci riesce.




La giornata, nonostante i piccoli incidenti, si conclude per il meglio con i Pearson che si amano più che mai.



Kate:

La neocoppia comincia ad avere qualche problema. Allo stress (e alla fame) di fare la dieta si aggiunge anche l'incontro di Toby con la sua ex moglie, donna bella, magrissima e di successo.
Giusto per non infierire sulla scarsa autostima della povera Kate.
Scarsa autostima che le fa portare il classico stalkeraggio da facebook allo stalkeraggio reale. Si presenta al negozio della donna e, come nelle migliori commedie dell'assurdo, finisce per essere assunta. Alla notizia Toby decisamente non è felice (come biasimarlo?) ma non per il semplice "oddio, la mia ex e la mia fidanzata" + "MA TI SEMBRA UNA COSA NORMALE DA FARE?", ma perché la sua fantastica ex moglie era in realtà una persona orribile che l'ha tradito, fatto star male e, al momento del divorzio, oltre ad avergli spillato un botto di soldi e averlo portato ad un aumento di peso l'ha fatto arrivare sull'orlo del suicidio.






















Kevin:

Kevin è a New York! Finalmente è ora di lasciarsi il Manny alle spalle e diventare un attore serio. Casting permettendo. Perché le insicurezze del Kevin bambino sono ancora tutte lì: sa di essere il protagonista di una sitcom di serie B e ora vuole entrare in quel luogo sacro dell'arte chiamato teatro e non si sente all'altezza. Chiama la sorella che lo rincuora e lo carica, chiama il fratello che fa lo stesso, anche se le nipotine (teneramente ma controproduttivamente) rinnovano il loro tifo per lo zio Manny.
Va, audiziona e fa schifo. Purtroppo in breve questo è il succo.
Incrocia più tardi la super attrice con cui ha fatto l'audizione che come consiglio gli offre "torna a casa". E lui lo fa. Il Kevin della piscina è sempre lì.


Randall:

Giusto perché non si era capito che Randall abita nel quartiere più bianco d'america, il padre mentre stava solo passegiando viene accusato di vagabondaggio dai vicini.




Randall porta subito William a fare shopping e se parlando con le nipotine William sembrava un Martin Luther King locale mentre il figlio faceva la figura dell'asservito al sistema razzista, salta fuori che non è così. Semplicemente Randall "lascia scorrere" perché ne va della sua sanità mentale.
Pick your battles, direbbero.



Una gioia, almeno, la abbiamo con la primogenita Pearson che interpreta Biancaneve nella recita scolastica, per la gioia di genitori e nonno.
E, sorpresa sorpresa, la gioia #2 arriva una volta a casa, con una chiacchierata cuore a cuore tra padre e figlio.
Lasciatemelo dire, il buon Randall se lo meritava tutto questo riconoscimento!



Per concludere, la sorpresa: Kevin per "casa" a quanto pare ha capito non la sua ma quella del fratello. Giusto perché Randall non aveva abbastanza ospiti!
Ah giusto! Kevin, questo è William, mio padre! #CARRAMBACHESORPRESA





Altra puntata adorabile che ci ha permesso di scoprire sempre di più perché i big three sono come sono e di esplorare meglio la dinamica familiare dei Pearson, che adoro.
Grazie al cielo ci siamo risparmiati altre scoperte spezzacuore e meno male perché ancora non mi sono ripresa dalla futura separazione di Jack e Rebecca!
Molto interessante le considerazioni sul razzismo, volontario e non, nella storyline sia passata che presente di Randall, tema che si mostra sempre attuale.
Vi saluto con la stupenda scena finale dell'episodio, alla settimana prossima!



VOTO:

PROMO:





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