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Quale, tra le nuove serie di questo Autunno, è la tua preferita?

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martedì 8 novembre 2016
"Un bel giorno il partito avrebbe proclamato che due più due fa cinque, e voi avreste dovuto crederci. Era inevitabile che prima o poi succedesse, era nella logica stessa delle premesse su cui si basava il Partito. La visione del mondo che lo informava negava, tacitamente, non solo la validità dell'esperienza, ma l'esistenza stessa della realtà esterna"



1984 è un libro che tutti noi dovremmo leggere per comprendere la realtà in cui viviamo, e osservare quanto sia facile perdere il controllo su di essa.
Nemmeno ci accorgiamo di come pian piano le nostri menti inizino a formulare pensieri che altri ci hanno imposto; cosa che potrebbe avvenire con violenza o semplicemente con mezzi persuasivi meno evidenti,  manipolazioni psicologiche.

Una cella buia e sporca, e una canzoncina anni 80, mandata a ripetizione, hanno tale scopo, assumere il controllo su di un uomo.
In questo caso, Daryl è il bersaglio.
Negan è interessato a trasformarlo, con ogni mezzo, in un membro della sua strana setta, e non è difficile intuire il perché. 
Daryl non teme nulla, nemmeno la morte.
Ma forse è proprio questo aspetto che lo rende difficile da piegare al proprio volere, il coraggio di rinunciare alle vita per qualcosa che ritiene più importante.


Ma non tutti hanno questo spirito indomito,perché non tutti possono permettersi di averlo.
C'è chi come Dwight, si trova costretto a essere un uomo diverso da quello che era in passato.
È una persona ,ormai, plasmata dalla stretta delle catene invisibili che lo trattengono.
"Io sono Negan" ha un significato ben più importante di quello che potrebbe sembrare.
È la rinuncia alle decisioni, l'abbandono delle redini della propria vita.
Dwight ha perso sicuramente il potere su sè stesso.
Il motivo di tale sottomissione è sua moglie, l'unica persona per cui non può scappare.
L'amore, così, rappresenta per lui una gabbia e allo stesso tempo la salvezza.
Sherry ha dovuto donare se stessa per riuscire a salvarlo, proprio come lui ha donato la propria libertà per salvare entrambi.
Tutto assume, così, un significato diverso, e con questo intendo che il suo atteggiamento provocatorio appare maggiormente comprensibile.


Ma Dwight non è il solo a subire le vessazioni di Negan.
Tutti i suoi seguaci sono frutto di un continuo ricatto, dello sfruttamento basato sulla conoscenza delle loro debolezze.
Negan crea il problema e finge di risolverlo, proprio come in una dittatura.
Ma ad un certo punto, in ogni dittatura, inizia anche ad insinuarsi il dubbio nella mente di chi vede delle falle nel proprio modo di vivere.
Realizzati i bisogni primari, come il cibo e la sicurezza, iniziano a nascerne altri....ad esempio la realizzazione personale o la necessità di essere liberi.
Maslow direbbe che è il "progresso evolutivo", che ti spinge man mano a volere di più.
Io la chiamerei "Consapevolezza".
È un resoconto della propria vita in cui ci si rende conto di cosa si necessiti davvero.
Dwight sembra su questa strada, e forse la intraprenderanno anche gli altri.


La prigione è mentale ma anche fisica.
Daryl vive nel degrado, privo di vestiti e dignità.
Si trascina nella cella e fuori essa,tra i corridoi stretti  e cupi, aiutato dai suoi aguzzini.
È fiacco, debole e allo stesso tempo con una grande determinazione negli occhi, che fa parte del suo modo di essere.
Cerca, ovviamente, di scappare, ma nemmeno tutta la volontà del mondo avrebbe potuto aiutarlo contro uomini che hanno perso la testa, ma che hanno ancora la forza di combattere.
Il crollo avviene solo davanti alla foto dei suoi amici, ridotti ad un mucchio di carne e sangue.
Piange,così, sentendo il peso di tutto all'improvviso.


Dietro il guerriero rimane l'uomo.
Norman Reedus in questo episodio ha dato prova di saper vestire la disperazione di un personaggio che appare imperturbabile, ma che sa solo nascondere bene quello che prova sotto la sua maschera d'indifferenza.
L'orgoglio è semplicemente un velo che nasconde il dolore da chi può sfruttarlo a proprio piacimento.
Quindi, anche se l'atmosfera appare lontana da quella del primo episodio o da quelle ricche di colpi di scena di altre stagioni, osserviamo che non sempre la brutalità è qualcosa di tangibile.
C'è un nuovo risvolto, una violenza silenziosa che è più insidiosa e pericolosa di quella fisica.
Ora bisogna solo osservare fin dove arriverà, e se alla fine di tutto Daryl sarà in grado di salvare sia la propria mente che il proprio corpo.


Spero, come sempre, di conoscere anche la vostra opinione in merito.
Nel frattempo vi lascio il promo del prossimo episodio.

Un bacio, Claudia.




Voto:8


Un ringraziamento va alle pagine che pubblicano le mie recensioni.

1 commenti:

Unknown ha detto...

Bellissima recensione Claudia!
Questa settima stagione mi sta piacendo tantissimo!!

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