giovedì 29 dicembre 2016
Ah,
Sherlock, la delizia e la dannazione di ogni fan delle serie made in Britain!
Pochi show sono così avvincenti e intelligenti come questo, ma allo stesso
tempo nessuno ti fa attendere anni e anni per nuovi episodi come il consulting detective di Baker Street. Ma se state leggendo questo articolo immagino
sappiate già della sofferenza di cui parlo.
La
serie, nel complesso, è praticamente perfetta, come scrittura, trama, regia,
recitazione, ma visto che siamo qui a fare i pignoli mettiamo in ordine i 10
episodi usciti finora dal “peggiore” al migliore.
10) The Blink Banker [Stagione 1 Episodio 2]
Non esiste davvero un episodio brutto di Sherlock, ma questo è un
episodio che, ahimè, per la maggior parte mi annoia. Lo so, un’eresia.
In
qualsiasi altra serie questo episodio sarebbe stato maggiormente apprezzato,
tra la striscia di vernice gialla diventata poi iconica, il codice da decifrare, la minaccia
orientale. Purtroppo è l'episodio
della serie che mi prende meno in assoluto, probabilmente per il suo sembrare così distaccato dal resto dello
show, nonostante alla fine si scopra che Moriarty è dietro anche alla malavita
cinese.
Buon tentativo, ma è a poco da essere il Jar Jar Binks della saga.
Buon tentativo, ma è a poco da essere il Jar Jar Binks della saga.
I love to go out of an evening and wrestle a few Chinese gangsters, you know, generally, but a girl can get too much.
9) The Hounds of Baskerville [Stagione 2 Episodio 2]
Qua mi
ci gioco un po’ la faccia. Fa molto male metterlo al penultimo posto perché,
insieme a Uno Studio in Rosso, è il mio libro preferito di Sir Conan Doyle su
Sherlock.
Anche qui non ha particolari difetti, è un episodio solido e ha anche
una delle mie frasi preferite “I don’t have friends, I've just got one” e Watson
drogato nel laboratorio è esilarante, ma come puntata rimane piuttosto anonima.
Eccellente come hanno rivoltato il caso letterario, inserendoci esperimenti
scientifici e rendendo l’hound un acronimo (e ho molto apprezzato tutti i primi
piani di Benedict sulle rocce stile Viandante sul Mare di Nebbia di Friedrich),
ma tutto ciò non basta per risollevarlo in classifica, mi spiace.
Get out. I need to go to my mind palace.
8) The Sign of Three [Stagione 3 Episodio 2]
Ah, la
maledizione del 2° episodio di ogni stagione di Sherlock!
La terza stagione è quella più comica in assoluto e questo a molti fan non è andato giù.
La terza stagione è quella più comica in assoluto e questo a molti fan non è andato giù.
Io, nonostante mi rodessi dentro durante la visione perché
ASPETTAVO CI DICESSERO COME SHERLOCK È SOPRAVVISSUTO, ho apprezzato anche le
parti più scanzonate.
Sherlock e John ubriachi sono ormai patrimonio
televisivo, il discorso da testimone di Sherlock è quello che chiunque si
meritebbe al proprio matrimonio, per non parlare della rivelazione finale,
SIETE INCINTI!
Purtroppo, oltre a questi bei momenti a livello, di trama orizzontale accade poco, quindi lo piazzo in punizione all’ottavo posto! Già abbiamo 3 episodi ogni morte di Papa, se mi fate pure episodi filler le orecchie mi tocca tirarvele.
Punti bonus per la scelta della canzone sul finale, "December, 1963 (Oh,What a Night)" dei The Four Seasons che ci avverte di Mary Watson poco prima dell’episodio che ci farà scoprire la sua doppia vita:
Purtroppo, oltre a questi bei momenti a livello, di trama orizzontale accade poco, quindi lo piazzo in punizione all’ottavo posto! Già abbiamo 3 episodi ogni morte di Papa, se mi fate pure episodi filler le orecchie mi tocca tirarvele.
Punti bonus per la scelta della canzone sul finale, "December, 1963 (Oh,What a Night)" dei The Four Seasons che ci avverte di Mary Watson poco prima dell’episodio che ci farà scoprire la sua doppia vita:
Oh, what
a night
You know, I didn't even know her name
But I was never gonna be the same
What a lady, what a night
You know, I didn't even know her name
But I was never gonna be the same
What a lady, what a night
Oh, I
I got a funny feeling when she walked in the room
Hey, my
As I recall, it ended much too soon
I got a funny feeling when she walked in the room
Hey, my
As I recall, it ended much too soon
Oh, what
a night
Hypnotizing, mesmerizing me
She was everything I dreamed she'd be
Sweet surrender, what a night
Hypnotizing, mesmerizing me
She was everything I dreamed she'd be
Sweet surrender, what a night
Potrebbe
essere una coincidenza, ma... what do we say about coincidences?
If I didn't understand I was being asked to be best man, it is because I never expected to be anybody's best friend... And certainly not the best friend of the bravest and kindest and wisest human being I have ever had the good fortune of knowing.
7) The Empty Hearse [Stagione 3 Episodio 1]
John
Watson con i BAFFI. Devo aggiungere altro?
Episodio gradevole e a tratti
esilarante, ma sto guardando Sherlock o The Office (UK)?
Insomma, solito
problema di cui ho parlato qualche riga fa, la chimica tra Benedict e Martin
era ormai così rodata che buttarla sul comico era una scommessa vinta e inserire la compagna di Martin (sigh, ex compagna ormai) come Mary
Watson è stata una brillante intuizione, però... va bene che dopo 2
anni di astinenza persino una foto manda in subbuglio il fandom (figurati un
episodio) ma questo non vi dà il diritto di prenderci in giro per un’ora e
mezza, dannazione!
Non solo non ci hanno spiegato cosa è successo sul tetto del
St Bartholomew, ma ci hanno addirittura fatto vedere 3 (im)possibili teorie
che sembrano prese direttamente da fan fiction.net o Ao3! Questo è un nuovo
livello di malvagità, Moffat!
Scena inutile, ma che ho molto apprezzato perché presa direttamente dai libri, è John che si arrabbia con un anziano che si presenta al suo studio medico perché lo scambia per Sherlock travestito: nel racconto “La Casa Vuota” Sherlock si traveste proprio così quando si ripresenta all’ex coinquilino. Bel riferimento, lo concedo!
Scena inutile, ma che ho molto apprezzato perché presa direttamente dai libri, è John che si arrabbia con un anziano che si presenta al suo studio medico perché lo scambia per Sherlock travestito: nel racconto “La Casa Vuota” Sherlock si traveste proprio così quando si ripresenta all’ex coinquilino. Bel riferimento, lo concedo!
Oh, please, killing me? That's so two years ago!
6) A
Study in Pink [Stagione 1 Episodio 1]
Il
pilot, il momento del colpo di fulmine con questa serie!
Sherlock Holmes è
probabilmente il personaggio inventato più celebre al mondo e sono ormai
innumerevoli le sue rappresentazioni in qualsiasi media, basti pensare che è solo
dell’anno prima di questa serie il bel film di Guy Ritchie con niente di meno
che Robert Downey Jr e Jude Law.
La competizione era quindi spietata e la scommessa già solo nel farsi notare all'interno dell’ampio palinsesto mondiale era mooooolto azzardata, per non parlare di come la scelta di spostare l’ambientazione nel presente e non a cavallo del XX secolo facesse storcere il naso a tanti puristi (me inclusa).
E poi la magia: il casting perfetto per i protagonisti, Benedict e Martin così bravi che diventano famosi internazionalmente quasi nottetempo, la scrittura di Moffat e Gatiss che non solo è brillante ma cattura pienamente lo spirito dei libri e riempie di citazioni e rimandi ogni scena, c’era davvero poco da lamentarsi.
Lo piazzo nella parte bassa della classifica solo perché, per quanto sia un bell’episodio, essendo il pilot ti lascia giustamente solo intravedere le potenzialità della serie.
La competizione era quindi spietata e la scommessa già solo nel farsi notare all'interno dell’ampio palinsesto mondiale era mooooolto azzardata, per non parlare di come la scelta di spostare l’ambientazione nel presente e non a cavallo del XX secolo facesse storcere il naso a tanti puristi (me inclusa).
E poi la magia: il casting perfetto per i protagonisti, Benedict e Martin così bravi che diventano famosi internazionalmente quasi nottetempo, la scrittura di Moffat e Gatiss che non solo è brillante ma cattura pienamente lo spirito dei libri e riempie di citazioni e rimandi ogni scena, c’era davvero poco da lamentarsi.
Lo piazzo nella parte bassa della classifica solo perché, per quanto sia un bell’episodio, essendo il pilot ti lascia giustamente solo intravedere le potenzialità della serie.
Quindi 10+ come pilot, come episodi in futuro ne
avremmo visti di migliori, per fortuna.
Punti bonus per l’introduzione di Mycroft che CHIUNQUE guarda l’episodio alla prima apparizione lo scambia per Moriarty (o comunque un villain). Ottimo tocco, grazie alla vanità di Gatiss.
Punti bonus per l’introduzione di Mycroft che CHIUNQUE guarda l’episodio alla prima apparizione lo scambia per Moriarty (o comunque un villain). Ottimo tocco, grazie alla vanità di Gatiss.
Anderson, don't talk out loud. You lower the IQ of the whole street.
5) His
Last Vow [Stagione 3 Episodio 3]
Finalmente,
dopo due episodi in cui viene solo citato, incontriamo il malefico Charles
Augustus Magnussen. Bella rivisitazione del ricattatore Charles Augustus
Milverton dei libri, bravissimo Mikkelsen fratello, ma… Magnussen decisamente
non è Moriarty. E viene ampiamente dimostrato quando nel finale basta una
semplice pallottola per fermare Charles, ma nemmeno la (presunta) morte riesce
a bloccare Jim.
Tanti colpi di scena in questo episodio, decisamente il più dark dell’intera serie e probabilmente un assaggio di ciò che ci aspetterà nella S4 (avete riso nella 3? Bene, ora la pagate! – cit. Moffat e Gatiss), tra Mary che si scopre avere un passato pericoloso (chi è A.G.R.A.?), Sherlock sotto crack e che ha una (pseudo) fidanzata a cui fa la proposta di matrimonio, Mary che spara a Sherlock, tutta la storia dei “pressure points” dei vari personaggi, Sherlock che uccide Magnussen per adempiere alla promessa fatta al matrimonio, Mycroft che vede Sherlock ancora come il fratellino da proteggere, Redbeard, la missione suicida all’estero al posto del carcere, la menzione di un terzo fratello Holmes morto e l’apice dello shock e della gioia nel finale, il ritorno del grande assente, Jim Moriarty!
Tanta, tantissima carne al fuoco nel finale, chi criticava i primi due episodi per la loro leggerezza è stato decisamente accontentato nel finale di stagione, ma –come detto prima- per quanto in assoluto Magnussen sia stato un ottimo villain venendo da 2 stagioni di Moriarty il confronto è impietoso tra i due.
Se ci inseriamo anche che, almeno nel finale di stagione, ci aspettavamo la soluzione della sopravvivenza di Sherlock e invece abbiamo avuto l’ironia del mistero che si infittisce con la sopravvivenza (?) anche di Moriarty, ecco, non ci vuole molto ad esaltarsi ma contemporaneamente a lanciare un urlo di frustrazione.
Kudos per il colpo di scena e per aver osato lì dove nemmeno Sir Conan Doyle si era avventurato, resuscitare Moriarty (forse), ma vi faccio pagare lo scotto del vostro essere maligni fino in fondo, quindi 5° posto.
Tanti colpi di scena in questo episodio, decisamente il più dark dell’intera serie e probabilmente un assaggio di ciò che ci aspetterà nella S4 (avete riso nella 3? Bene, ora la pagate! – cit. Moffat e Gatiss), tra Mary che si scopre avere un passato pericoloso (chi è A.G.R.A.?), Sherlock sotto crack e che ha una (pseudo) fidanzata a cui fa la proposta di matrimonio, Mary che spara a Sherlock, tutta la storia dei “pressure points” dei vari personaggi, Sherlock che uccide Magnussen per adempiere alla promessa fatta al matrimonio, Mycroft che vede Sherlock ancora come il fratellino da proteggere, Redbeard, la missione suicida all’estero al posto del carcere, la menzione di un terzo fratello Holmes morto e l’apice dello shock e della gioia nel finale, il ritorno del grande assente, Jim Moriarty!
Tanta, tantissima carne al fuoco nel finale, chi criticava i primi due episodi per la loro leggerezza è stato decisamente accontentato nel finale di stagione, ma –come detto prima- per quanto in assoluto Magnussen sia stato un ottimo villain venendo da 2 stagioni di Moriarty il confronto è impietoso tra i due.
Se ci inseriamo anche che, almeno nel finale di stagione, ci aspettavamo la soluzione della sopravvivenza di Sherlock e invece abbiamo avuto l’ironia del mistero che si infittisce con la sopravvivenza (?) anche di Moriarty, ecco, non ci vuole molto ad esaltarsi ma contemporaneamente a lanciare un urlo di frustrazione.
Kudos per il colpo di scena e per aver osato lì dove nemmeno Sir Conan Doyle si era avventurato, resuscitare Moriarty (forse), ma vi faccio pagare lo scotto del vostro essere maligni fino in fondo, quindi 5° posto.
He'd better wrap up warm. There's an east wind coming.
4) The Great Game [Stagione 1 Episodio 3]
Se A
Study in Pink è l’episodio del colpo di fulmine, questo è l’episodio in cui il
fan di Sherlock medio (io) si innamora perdutamente di questa piccola grande
serie.
Finalmente, dopo essere stato dietro al tassista omicida del pilot e
agli assassini acrobati del secondo episodio, vediamo Moriarty di persona, il
nostro amato Andrew Scott.
Come meglio introdurlo se non rendendolo il creatore
di un gioco sadico e meschino in cui minaccia di uccidere londinesi random se
Sherlock non risolve i suoi casi nel tempo stabilito? Direi che non esiste
introduzione migliore, sicuro nessuna che rispecchiasse meglio la
dualità di Jim, egualmente geniale e psicopatico.
Non solo la tensione è già
alta per l’intero episodio grazie al trucco della corsa contro il tempo per
salvare gli ostaggi, ma raggiunge l’apice con la scena finale della piscina che
ti fa temere per la vita dei protagonisti, per 3 secondi ti lascia
riprendere fiato pensando sia andato tutto per il meglio, per poi BAM! plot
twist del plot twist, voglio ancora ammazzarvi! Iconico!
E già un finale del
genere ci avrebbe dovuto avvertire su quanto sarebbe stata frustrante questa
serie, considerando che lo hiatus per la 2° stagione durò DUE anni.
Sorry, boys! I'm sooo changeable! It is a weakness with me, but to be fair to myself, it is my only weakness.
3) The Reichenbach Fall [Season 2 Episode 3]
Siamo
arrivati alla top 3 e la scelta della disposizione si fa davvero davvero ardua.
I finali di stagione sono da sempre una chicca di questa serie e questo è
probabilmente il più eclatante. Persino i non fan dello Sherlock letterario non
potevano non conoscere le cascate Reichenbach come luogo della finta morte del
detective di Baker Street. Dunque dopo Uno Studio in Rosso e Il Mastino dei
Baskerville, Moffat e Gatiss si ritrovavano a dover rivisitare un’altra tappa
obbligata dello Sherlock Holmes di carta e inchiostro.
Fun fact, questo è l’unico racconto in cui compare il Professor Moriarty. Il racconto si chiama “The Final problem” (espressione familiare?) e doveva essere l’ultimo racconto in assoluto su Sherlock Holmes, Doyle si era infatti stancato di scrivere di un genere triviale come il poliziesco e per quello inventò un super villain che, pur se sconfitto, avrebbe ucciso il detective. Il bello di questo episodio è che pure chi conosce il racconto rimane spiazzato (in senso buono) dalla piega che prende la trama.
Fun fact, questo è l’unico racconto in cui compare il Professor Moriarty. Il racconto si chiama “The Final problem” (espressione familiare?) e doveva essere l’ultimo racconto in assoluto su Sherlock Holmes, Doyle si era infatti stancato di scrivere di un genere triviale come il poliziesco e per quello inventò un super villain che, pur se sconfitto, avrebbe ucciso il detective. Il bello di questo episodio è che pure chi conosce il racconto rimane spiazzato (in senso buono) dalla piega che prende la trama.
Moriarty qui alza ancora di più l’asticella del confronto tra lui e Sherlock, prima
compiendo il crimine del secolo (che lo fa passare dal grande burattinaio
oscuro della malavita mondiale a volto della criminalità) poi facendo crollare
non solo la notorietà che Sherlock aveva acquisito recentemente, ma anche la
fiducia che chi lo conosceva personalmente aveva in lui.
E poi, ovviamente, la scena del confronto sul tetto. Tutto sembra perso, John, Mrs Hudson, Lestrade, sono sotto tiro, Moriarty ha messo sotto scacco Sherlock che può salvare la situazione solo suicidandosi in disgrazia e… Jim prende la pistola e si spara in bocca, perché finché lui rimane in vita anche i tre ostaggi hanno una possibilità di salvezza, il suo suicidio è l’unico modo sicuro per costringere a sua volta il detective al suicidio. Brillantemente contorto. Se io cado tu cadi, Jack!
Sherlock si butta dal tetto dopo la telefonata a John, psicologa, funerale e Sherlock è vivo, è VIVO! Ok, lo si immaginava già perché segue il canon, ma il brivido della sorpresa rimane.
E poi, ovviamente, la scena del confronto sul tetto. Tutto sembra perso, John, Mrs Hudson, Lestrade, sono sotto tiro, Moriarty ha messo sotto scacco Sherlock che può salvare la situazione solo suicidandosi in disgrazia e… Jim prende la pistola e si spara in bocca, perché finché lui rimane in vita anche i tre ostaggi hanno una possibilità di salvezza, il suo suicidio è l’unico modo sicuro per costringere a sua volta il detective al suicidio. Brillantemente contorto. Se io cado tu cadi, Jack!
Sherlock si butta dal tetto dopo la telefonata a John, psicologa, funerale e Sherlock è vivo, è VIVO! Ok, lo si immaginava già perché segue il canon, ma il brivido della sorpresa rimane.
Questo episodio è adrenalina pura, Andrew Scott
è magnetico e la classica morte del detective non poteva essere meglio onorata.
In a world of locked rooms, the man with the key is king. And, honey, you should see me in a crown.
2) The
Abominable Bride [Stagione 4 Episodio 0]
La
trollaggine di Moffat e Gatiss probabilmente raggiunge l’apice proprio in
questo speciale di Natale.
Partiamo dal fatto che dopo due anni di attesa e una
stagione che ha lasciato più dubbi che risposte invece di darci la nuova
stagione ci propinano uno speciale (dunque partiamo male).
Aggiungiamogli la
notizia che sarebbe stato uno speciale ambientato in epoca vittoriana, che un po’
(molto) esaltava perché finalmente avremmo visto Benedict e Martin incarnare in
pieno le loro controparti letterarie, un po’ – come dicono ad Oxford – ti
giravano perché dopo due anni dal DID YOU MISS ME? onestamente l’ultima cosa di
cui avevi voglia era un episodio filler. E INVECE SORPRESA! Verso metà episodio
la storyline vittoriana si ricollega a quella contemporanea e avanziamo, seppur
di pochissimo, con la trama principale.
Pensavamo che, in quanto speciale, sarebbe
stato niente di più che un divertissement, un vezzo artistico per trasportare
Benedict e Martin nella corretta era e fare l’occhiolino ai fan riproponendo i
vari momenti clou delle passate stagioni, ma al contrario ci siamo dovuti
ricredere: non solo il caso dell’episodio era interessante in sé, ma quello era
ben più di uno speciale, una puntata in piena regola (sicuro con più trama di
The Sign of Three, per dire).
Potrei parlarne per ore, ma per fortuna il nostro fantastico recapper Francesco l’ha già fatto per me.
Insomma, un bell’episodio in assoluto, un pizzico di effetto sorpresa nel rivedere gli Sherlock e Watson nel XXI secolo, cosa volere di più? Oh, forse lo so… una donna, La donna!
Potrei parlarne per ore, ma per fortuna il nostro fantastico recapper Francesco l’ha già fatto per me.
Insomma, un bell’episodio in assoluto, un pizzico di effetto sorpresa nel rivedere gli Sherlock e Watson nel XXI secolo, cosa volere di più? Oh, forse lo so… una donna, La donna!
I'm an army doctor, which means I could break every bone in your body while naming them
1) A Scandal in Belgravia [Stagione 2 Episodio
1]
Voi
penserete che chi scriva questo tipo di articoli debba essere obiettivo,
purtroppo non è così. Vi svelo infatti un segreto: questo primo posto era già
deciso da molto prima che mi venisse in mente di scrivere questo pezzo.
Questo
episodio per me rappresenta da sempre la perfezione all’interno della serie, non solo è
avvincente, ma raggiunge picchi altissimi: il gioco tra Irene
e Sherlock, il freddo detective messo a confronto con l’amore, la gara di astuzia
tra i fratelli Holmes e Irene, la colonna sonora eccezionale (una mia
coinquilina si stupì quando capii solo dall’audio che era questo episodio di
Sherlock che stavano vedendo i nostri vicini, non sapeva dell’Irene theme), non
c’è praticamente un momento che non sia perfetto in questa puntata.
Non nuoce nemmeno che il mio primo incontro con Conan Doyle avvenne proprio con “Le Avventure di Sherlock Holmes” il cui primo racconto è “Uno Scandalo in Boemia”con protagonista lei, Irene Adler. Scoprire immediatamente che il celebre detective viene battuto e da una donna fu una piacevole sorpresa.
Non nuoce nemmeno che il mio primo incontro con Conan Doyle avvenne proprio con “Le Avventure di Sherlock Holmes” il cui primo racconto è “Uno Scandalo in Boemia”con protagonista lei, Irene Adler. Scoprire immediatamente che il celebre detective viene battuto e da una donna fu una piacevole sorpresa.
La
serie ha reso totalmente giustizia a questo enigmatico personaggio, prendendo
le caratteristiche centrali dell’originale cartaceo e aggiornandolo e inserendolo nella trama orizzontale, un po’ la versione in piccolo di come l’intera serie ha
adattato i libri. Se a questo si aggiunge la recitazione impeccabile di
Laura Pulver come la dominatrix il quadro è completo, per me, per definirlo il miglior episodio di
Sherlock fino ad ora.
Dovessi descrivere in due parole A Scandal in Belgravia direi: poesia pura.
Tra l’altro nelle ultime interviste sembra che anche Moffat lo consideri l’episodio che è più orgoglioso di aver scritto, quindi se non credete a me credete a Mefistofele.
We are in Buckingham Palace, at the very heart of the British nation. Sherlock Holmes, put your trousers on!
Questa
era la mia classifica dei 10 episodi di Sherlock, qual è la vostra? Quale
votereste come miglior episodio della serie? Commentate e fatecelo sapere!
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