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giovedì 13 novembre 2014

Salve popolo di Gotham!
Dopo la densa puntata della scorsa settimana, questa sembra tornare un po' sul vecchio sentiero, ma senza esagerare!
Devo dire che i casi che ci propongono nei singoli episodi, oltre ad essere inquietanti, sono anche piuttosto fantasiosi e ben strutturati. Insomma, anche aldilà della trama orizzontale, Gotham resta sempre godibile!
L'episodio si apre con una bella rissa tra ragazzotti incravattati ed imbretellati all'interno di un ufficio.
Io ve lo giuro. Il mio pensiero era questo.

Oddio, ho sbagliato lo streaming???


Invece mi sbagliavo. No, non erano gli Hunger Games. 

"Ti pare che non vengo invitato allo psycoparty annuale di Gotham?"

La cosa non mi è piaciuta. Sciò, vai via! C'è posto per un solo enigmista a Gotham!
Comunque, il tour nella testa vuota di una bionda è finito! Passiamo alla puntata.
Insomma ci sono questi due tizi che combattono all'ultimo sangue, alla fine uno dei due ha la meglio e l'altro muore.
Ovviamente, la mattina seguente Harvey e Jim sono sulla scena del ritrovamento del cadavere, insieme a coccolino che si esibisce nel suo ormai noto sorrisetto irresistibile, mentre se ne esce con qualcuna delle sue inquietanti ma sempre tenere perle di saggezza.

Piccolo, tenerissimo folle!
Fatto sta che mentre ispeziona meglio il corpo, trova un dito incastrato nella gola del cadavere. Il che fa ovviamente schifo, sebbene lui ne sia piuttosto affascinato e sebbene ciò faciliti notevolmente il lavoro ai nostri investigatori.
Inizia così una nuova ed affascinante indagine.
Jim è piuttosto diverso in questa puntata. Devo dire che, probabilmente, su di lui mi ero sbagliata. 
Credevo fosse più disincantato, invece no. James Gordon è un sognatore ed un idealista. Lui è davvero deluso del fatto che i suoi colleghi lo abbiano abbandonato (ricordate episodio precedente e Victor il pazzo?). La cosa lo ha davvero toccato, al punto da renderlo nervoso, instabile e più "rompipalle" del solito, per dirla come farebbe Bullock!
Il fatto è che non può più aggrapparsi alla convinzione che dando il buon esempio le cose possano essere smosse.
In commissariato non si respira una bella aria. Jim prende le distanze dagli altri poliziotti ma anche loro non hanno la minima intenzione di avvicinarsi a lui. Anche Harvey se ne accorge ed anche lui ne è scocciato, al punto da parlarne con il capo.
Bullock è diverso da Jim, crede che i suoi colleghi siano codardi ma non ne fa una questione di morale sociale, ne fa una questione di morale di gruppo! Sì, perchè Harvey Bullock è un corrotto, un colluso con la mafia, ma anche un fanatico del cameratismo. Non puoi abbandonare un tuo compagno mentre è in pericolo, non puoi semplicemente lavartene le mani. Questo è quello che preme a Bullock. 
La tensione esplode quando Jim sbatte in cella uno dei collaboratori di un altro poliziotto. 
Questo si risente ed i due iniziano a discutere, al punto che Harvey è costretto a mettersi in mezzo giocando la carta del "sono stato buono con te, fai lo stesso per me, ti prego!".
L'unica che in tutto il commissariato sembra essere colta da un briciolo di rimorso, è il grande Capo.
Oddio! Hai capito il senso del lavoro che fai???
Come se non bastasse anche la situazione con Barbara non è rosea. Lei, comprensibilmente, è andata fuori di testa dopo la brutta esperienza con Don Falcone e Victor. Beve, è nervosa, cambia umore in continuazione. Jim torna a casa e la trova in uno stato di panico mentre gli punta la pistola addosso.
Inoltre, chiaramente, non è più sicura di essere in grado di gestire "metà del peso" che porta Jim. Ma oramai è troppo tardi.
Fatto sta che le indagini proseguono. 
Jim e Bullock vengono messi sulla pista giusta da un medico che opera gente di contrabbando, e vanno alla Sionis, un'azienda che assume solo figaccioni ben vestiti e malmenati imponendogli l'utilizzo delle bretelle.
A capo della società c'è un tale Richard Sionis. Un uomo viscido, con una fissazione maniacale per le armi e per le maschere e con un cartello appiccicato in fronte con su scritto "ASSASSINO".
Il tipo, improvvisandosi psicologo, fa un discorsetto introspettivo a Jim, su quanto sia evidente che lui abbia le mani macchiate di sangue e quanto si veda che dietro la sua maschera da poliziotto si celi un guerriero.
Vero o non vero, James non la prende bene. Afferra la cravatta del tipo e lo minaccia faccia a faccia per poi lasciare lo studio ed imbattersi in macchie di sangue sul pavimento.
Seguendo la scia fino al bagno, ingaggia un combattimento contro il tizio senza dito che viene finalmente preso anche grazie all'intervento provvidenziale di Harvey.
Ok, magari è stata fortuna. Ma lasciamo stare.
Fatto sta che, nonostante il tipo se la canti in commissariato, immediatamente sopraggiunge l'avvocato che gli fa ritrattare tutto.
Certo, sarebbe potuta andare meglio, ma è anche vero che almeno i nostri eroi conoscono la storia.
Ve la riassumo: in pratica Richard Sionis il folle offre un posto di lavoro a tempo indeterminato a chi sopravvive in una battaglia all'ultimo sangue, trasmessa in chiaro su canale "follia" . E alcuni ragazzi, che evidentemente non stanno troppo bene nemmeno loro, accettano di farsi rinchiudere in della gabbie per poi malmenarsi fino a morire.
Considerato quanto è difficile trovare un buon posto oggi, mi sembra ragionevole!
Jim ed Harvey, però non si arrendono.
Capiscono che il teatro della battaglia è un ufficio e decidono di setacciare tutti gli uffici sfitti di Gotham. 
Vorrei specificare che, se non ci fossero arrivati, ci avrebbe pensato Eddy a metterli sulla buona strada, dopo i suoi illuminanti esami.


Sì, ho capito, la smetto con questa malsana fissa per Ed Nygma! Va bene!
Torniamo a noi! La strana coppia decide di ignorare una delle regole d'oro che si apprendono guardando un film horror: MAI DIVIDERSI!
"Non l'hai detto davvero!!!!"
Jim controlla metà degli edifici, mentre Harvey l'altra metà. 
Ovviamente Gordon ha pescato il rametto più corto. Trova l'ufficio nel quale si svolgono i combattimenti, trova le gabbie, trova anche i ragazzotti dentro. Sembra che siamo al momento di svolta ma alle sue spalle appare l'inquietante tipo mascherato che lo tramortisce, e così Gordon è da solo, privo di sensi senza che nessuno sappia dove si trovi.

Da lì in poi, dobbiamo ammetterlo, la trama è piuttosto scontata, sebbene piacevole. Ovviamente Black Mask libera i suoi ragazzi, aizzandoli contro Gordon. Alza anche la posta in gioco, oltre al posto di lavoro, offre un milione di dollari all'uomo che riuscirà ad ucciderlo.
Nemmeno a dirlo, Jim li fa fuori tutti e così arriva il super cattivone che scende in campo in prima persona.
Quello che io ho visto accadere dopo è stato questo.
Qualcuno mi dica che non ci ho pensato solo io, vi prego!
Luke, volevo dire Jim ha la meglio. Atterra il pazzo e lo guarda con sguardo folle, è sul punto di ucciderlo. Ci sta pensando, ci ha realmente pensato.
Ma non lo fa. Non lo fa perché, differentemente da quello che Richard Sionis gli ha detto, James non è un assassino. Lui non prova piacere nell'uccidere, non si pone al di sopra degli altri. Jim Gordon è un servitore della giustizia, non un giustiziere. E da donna di legge, lasciate che ve lo dica, non è semplice. 
Ed in quel momento, un'altra cosa bella.
In commissariato Harvey è preoccupato per lui. Non ha sue notizie, vorrebbe raggiungerlo ma non sa in quale dei tanti indirizzi che aveva fosse andato. Così costringe gli altri poliziotti a collaborare. Fa loro un discorso. Un discorso di quelli alla Bullock, crudo, concreto e pragmatico.
E loro ascoltano, capiscono, e si uniscono alle ricerche. Perché, a differenza di Jim, Harvey parla la loro stessa lingua.
Adesso non fare il pignolo James!
Quindi è il grande capo a raggiungere Jim per prima. E forse lui comincia a sentirsi meno solo. E forse comincia a covare di nuovo una certa speranza, a credere che davvero se continuasse a perseguire il bene, ci sarebbe qualcuno disposto a seguirlo.
Vero anche è che ancora non sa che Barbara se ne è andata nel frattempo. Ma questi sono dettagli.
Non preoccuparti Jim, per una donna che se ne va (di nuovo) dalla tua vita, una ritorna!

Lo so che non devo shipparli. Lo so!
In tutto questo caos, la guerra/pace tra cosche malavitose va avanti.
Il nostro Pinguy non perde le buone vecchie abitudini. Vede una spilla che gli piace addosso ad una signora e gliela sottrae. 
Bisogna dargli atto che ha chiesto per piacere.
Dopo di che la incarta e tutto fiero se ne va al suo incontro con Fish.
"Lo potevi dì che non te piaceva! La cambiavo!" cit. Pinguy
Come era ovvio, non finisce bene. Lei usa la spilla per infilzarlo e rende abbastanza chiaro il fatto che non aspetta altro che il momento adatto per farlo fuori.
Ovviamente, questo scatena le reazioni di lui.
In primo luogo, si riprende il regalo.
In secondo luogo, lo porta a sua madre e lo regala a lei.
In terzo luogo, decide di scoprire quale sia il segreto di Fish, per poterlo usare contro di lei.
Così rapisce Timothi, il nuovo se stesso, lo lega come un salame e lo tortura finché questo non parla per poi ucciderlo.
Ma adesso sa. Sa qualcosa. Sa che Fish ha una persona vicina a Falcone. Un qualcuno che si è intrufolato nella vita del boss e lavora per lei. 
E questa persona è Liza.
Fish la incontra in una chiesa. Le chiede di prendere qualcosa per lei dalla scrivania di Falcone, per farlo le da una boccetta con la quale drogarlo e Liza tentenna.
Sinceramente, ancora non sono riuscita ad inquadrare bene questo personaggio. 
Non so cosa aspettarmi da lei, non so se come ha sospettato Fish, effettivamente abbia cominciato a provare qualcosa per il vecchio Boss, ma senza dubbio è spaventata a morte.

E così quando va da Fish glielo dice. Le dice che vuole tirarsi indietro, che ha paura di essere scoperta. Ma ovviamente, Mooney non è d'accordo. Le racconta la storia strappalacrime della sua vita, di come abbia visto morire sua madre che faceva la prostituta. E, alla fine, le promette che non avrebbe permesso che le accadesse niente.

In realtà, sappiamo che Fish farà fatica a mantenere questa promessa. Ora che il Pinguino sa, è solo questione di tempo prima che ricolleghi il tutto e vada a raccontare la verità a Don Falcone.
Inoltre, anche la storia che ha raccontato a Liza non è vera. O almeno, pare, che in parte non lo sia. Visto che tutto suggerisce che l'adorabile vecchina canterina sia proprio la mamma della nostra bellissima bugiarda.



Nel frattempo, in casa Wayne, Alfred da prova della sua indiscutibile abilità nell'educare i bambini.
Costringe Bruce a tornare a scuola, spingendolo a socializzare con persone della sua età. Il piccolo Batman non sembra molto d'accordo. Ormai è chiaro che non sia un bambino "normale", un po' per l'esperienza traumatica che ha vissuto, un po' per sua indole naturale.
Parliamoci chiaro, quale bambino se ne va in giro vestito come lui???
Fatto sta che all'inizio non sembra nemmeno andare troppo male.
Una ragazzina gli sorride e lui sembra gradire, nonostante metta su una poco dignitosa espressione da scemo.
Tranquillo Bruce, noi lo sappiamo che diventerai un trombador!!!
Fatto sta che nemmeno Batman sfugge ai bulli. Un tipo con i capelli biondi ed unti lo maltratta, gli chiede dell'omicidio dei genitori, gli fa le prepotenze. Bruce, inaspettatamente, reagisce. Ma ovviamente viene malmenato. Infondo è evidente che sia gracile, e poco allenato alla lotta. Perché avrebbe dovuto essere altrimenti? Il rampollo della famiglia più importante della città, cosa avrebbe potuto temere?
E qui entra in gioco Alfred.
Il maggiordomo, a differenza di quanto dicevamo prima di Jim, non è un uomo di legge. Sa come funziona Gotham, ha un concetto di giustizia un po' grezzo, fuori dalla legalità.
Quando vede Bruce in quelle condizioni c'è solo un consiglio che può dargli.
Lo porta davanti casa del bullo e lascia che Bruce si sfoghi.
"Chi mena pe primo, mena du vorte!" cit. Alfred

E la puntata si conclude con la oramai usuale scena empatica che vede il giovane Wayne protagonista.
L'inizio del suo addestramento.
Il momento in cui, forse, Batman viene concepito.



Adesso non ci resta che aspettare la prossima puntata!
 A prestissimo, Mika.
Valutazione episodio:

Se volete saperne di più passate per la nostra pagina e le pagine nostre amiche:


 

https://www.facebook.com/pages/The-madness-of-a-fangirl/872960132724566

2 commenti:

davide ha detto...

io ti adoro amo le tue recensioni non vedevo l'ora che uscisse quella della settimana! concordo su tutto episodio più che godibile evviva finalmente abbiamo uno show figo! quantomeno su questo genere era da un po' che non se ne vedevano di così ben strutturati! un abbraccio Davide

Mika ha detto...

^ o ^ Grazie Davideeee!! Sei troppo gentile! Senza dubbio Gotham per adesso non mi sta deludendo. E la cosa che mi esalta è che ci siano ancora così tanti personaggi da esplorare!!! Sia apparsi che ancora non apparsi :D
Grazie mille del commento!
<3 Mika

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