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martedì 28 aprile 2015

E un'altra settimana è passata! Un'altra puntata è andata!
I nostri protagonisti sono tutti impegnati nei loro affari e continuano a mettere cause che genereranno effetti che inevitabilmente porteranno ad un solo esito.


Fatta questa premessa, facciamo una rapida ricognizione di quanto ci è stato mostrato in questo episodio.


La cosa bella è che, sebbene siano decimati, gli Stark sono stati senza ombra di dubbio il cuore pulsante della puntata.

Lady Sansa continua il suo viaggio al fianco di Lord Baelish, verso una destinazione sconosciuta.
Sconosciuta fino a quando non riconosce la strada che sta percorrendo, fino a quando non inizia a sentire il gelo penetrare sotto la pelle e raggiungere le ossa.
A quel punto, l'arcano mistero è svelato.
Sta tornando a casa.
Grande Inverno.




Ovviamente, tale consapevolezza da il via ad una serie infinita di spiacevoli certezze.
La proposta di matrimonio di cui parlava Ditocorto non era per lui, era per lei.
Complimenti Sansa.
Davvero!
Cioè è tipo Lucrezia Borgia data in moglie a questo e quello e diciamocelo, ogni volta in cui crediamo di essere sfortunate in amore, ogni volta che ci sentiamo sole, o abbiamo paura di rimanere zitelle a vita, lasciamo che i nostri pensieri vaghino fino a Westeros dalla giovane Stark.
Non bastava Joffrey, no!
Perché chi non vorrebbe al suo fianco un uomo volitivo?
Dunque, avanti il prossimo!
E se l'ottimista Sansa ha pensato di cavarsela con Roose Bolton, si sbaglia di grosso.
Alla fine, Lord Bolton già ha una certa età, ed è un uomo crudele, sì, ma che sa gestire il potere.
Ma Sansa non è così fortunata.
A lei tocca il giovane ex bastardo, attuale infame, ex SimonBarrySfigatoDiMisfits, Ramsey Bolton!
Ovviamente la sua reazione è di dolore e rifiuto categorico.
Non esiste al mondo che sposi chi ha partecipato all'omicidio del fratello e della madre, spegnendo ogni singola giacente speranza di essere salvata e condotta in salvo.
Ma Ditocorto la spinge verso territori inesplorati.
Tra tutte le azioni viscide e schifose che compie, per una volta qualcosa di giusto.
Basta fuggire, basta guardare quello che accade nel mondo, basta essere spettatrice della sua vita. 



E' giunto il momento che Sansa si comporti da Stark, che metta in pratica tutti gli insegnamenti di viscidume e falsità che ha osservato intorno a lei, che covi rancore mascherato dietro un sorriso innocente.
Per questo alla fine cavalca al fianco dell'unico uomo che, ahimè, le abbia dato qualcosa ultimamente.
E arriva a Grande Inverno.




Dove molte cose accadono. Molte cose insignificanti, che potenzialmente potrebbero influire in modo radicale sul futuro di questa giovane donna.
In primo luogo, lo sguardo rivoltole da Theon.



L'erede delle isole di ferro sembra meno fuori di testa del solito. E sono curiosa di vedere cosa farà, come si comporterà e quando approccerà con Lady Stark. Onestamente, non credo che lei possa riservargli un'accoglienza calorosa, ma dipende anche da come si evolverà la sua vita da ora in poi.
La seconda cosa che accade, è la promessa e monito che le vengono fatti quando rientra nella sua stanza.



E forse è stata solo una mia sensazione, ma ho potuto sentire il calore espandersi nel cuore martoriato di questa ragazzina a cui è stata strappata di dosso la superficialità.
Io non ho mai particolarmente amato questo personaggio. Le ho sempre preferito la sorella. Ma Sansa era esattamente quello che una giovane Lady avrebbe dovuto essere. Graziosa, educata, con la testa piena di sciocchezze ed il sogno di sposare un giovane ed aitante principe.
Sansa era superficiale, come superficiale può e deve essere una ragazzina.
E' la vita ad insegnarti come al mondo ci siano altre cose. Le avrebbe imparate comunque, magari.. ma non in questo modo.
E, forse, ascoltando quelle parole pronunciate da una donna sobria e canuta che ricorda così tanto l'Inverno, Sansa ha sentito la forza della sua gente, invisibile ed alle sue spalle, e, allo stesso tempo, il peso caduto su di lei. Lei che non è Robb, né suo padre. Lei che non ha chiesto il potere. Ed ora ha la responsabilità di essere la Stark a Grande Inverno.
Direi, tutto sommato, una buona evoluzione per il personaggio.
Per questo potrebbe morire da un momento all'altro!
O essere mutilata.
O dispersa.
O potrebbe finire su Pandora.
Fate voi.
La terza cosa, sono Brienne e Pod che, lentamente, giungeranno a Grande Inverno.
I due, tra l'altro, vivono un momento di estrema tenerezza. Infondo ormai abbiamo capito come sia fatta Brienne. Abbaia ma non morde. 
E così si lasciano andare. Raccontandoci di come Pod sia arrivato al servizio di Lord Tyrion per una punizione, e di come invece Brienne sia giunta nella guardia Arcobaleno di Lord Renly.
Il tutto con la solenne promessa di lei di aiutare Pod a battersi come un cavaliere e di uccidere Stannis con le sue mani, al fine di vendicare il defunto amato.



Ad ogni modo, Ditocorto trascorre il suo tempo a Grande Inverno tramando e sibilando come suo solito.
Cerca di assicurarsi che Ramsey tratti bene Sansa, e la promessa di lui, diciamolo, mette ansia.




 Ma soprattutto cerca di instillare in Roose Bolton quanto più possibile la convinzione che un'alleanza con lui possa solo che recargli vantaggi.
Anche quando giunge la lettere di Cersei che lo richiama ad Approdo Del Re.
Quali siano le reali intenzioni dell'uomo, non è dato saperlo. Onestamente, non voglio finire con il friggermi il cervello cercando di capire cosa voglia.
Dunque, solenne dichiarazione. Lord Baelish è troppo più intelligente di me affinché io possa capirlo.

Nel frattempo, Jon Snow sorride nel suo nuovo studio da Lord Comandante, seduto alla sua scrivania da Lord Comandante, con la compagnia del suo attendente da Lord Comandante, mentre fa le cose che spettano al Lord Comandante e riceve le persone che vogliono parlare con il Lord Comandante.
Chiaro il concetto?
"Jon Snow, bastardo di Grande Inverno, uccisore di Bruti e di corvi se necessario, nato dalla guerra da non si sa ancora bene chi, domatore di MetaLupi, Castigatore di Brute, Sorriso Magico, Lord Comandante dei Guardiani della notte".
Spero che voi lo abbiate letto con la stessa intonazione degli epiteti dedicati a Dany.
Dunque, mentre se ne sta nel suo studiolo, riceve la visita di Sua Altezza Stannis Baratheon.
Ovviamente, ora più che mai, Jon non può accettare la sua offerta.
L'onore gli impone di comportarsi come gli suggerì un tempo Maestro Aemon.
Restare alla Barriera e svolgere il compito al quale ha consacrato la sua vita.
E su Jon Snow, in questo episodio, ci sono moltissime cose da dire.
A partire da quanti uomini abbiano influenzato la sua vita e la sua crescita.
Il mito di Benjen Stark, l'onore ed i valori dell'idolatrato padre, la saggezza scanzonata di Tyrion Lannister, il solido consiglio di Maestro Aemon e la sua devozione alla causa dei Guardiani, il freddo calcolo di King Stannis, ed, infine, le parole di Ser Davos, la sua lungimiranza, il suo moderno interpretare un giuramento sempre uguale a se stesso ma che forse abbisogna di un'esegesi diversa ora che l'Inverno sta arrivando.
Dovremmo dedicare un'uscita di "conosciamoli meglio" a Jon Snow, non credete?
E poi il fatto che somigli così tanto ad uno Stark.
Nonostante non ne porti il cognome, nessuno dei suoi fratelli ha ereditato di più il comportamento del compianto Ned. 



Così simili.
Soprattutto quando Janoss rifiuta il compito che gli viene assegnato rendendo se stesso un disertore.



Ed allora non importa quanto implori pietà.
Non importa quanto ancora Jon non sia abituato a giustiziare un uomo a sangue freddo, o quanto tremi dentro di se.
Chi pronuncia la sentenza deve calare la spada.
E lo uccide, senza che questo venisse aiutato da nessuno.




Nella Casa bianca e nera, invece, Arya è messa a dura prova, perché viene chiamata ad utilizzare una virtù che davvero non possiede: la pazienza.



Quanto mi sento vicina a lei in questo momento.
Ma la fretta è cattiva consigliera. E lei deve starsene buona a spazzare una sala spoglia e, diciamocelo, piuttosto inquietante, mentre intorno a lei accadono cose senza senso.
Il primo insegnamento è quello di diventare una ragazza. Una. Articolo indeterminativo.
Arya deve essere nessuno, deve diventarlo. E sembra inevitabile che perda se stessa per far nascere qualcuno di freddo dotata di una coscienza impalpabile.
Ma può farlo?
Quanto scorre forte il sangue dell'inverno in lei?
Arya vuole essere un uomo senza volto, mantenendo la sua faccia, la sua lista. Vuole servire se stessa. 
Arya vuole vendetta. E nessuno non si vendica, perché nessuno non ha nemici, nessuno non ha un passato né un futuro. Nessuno non ha desideri o rabbia da covare.
E la realtà è che Arya vuole ma non vuole.
Getta via i suoi vestiti, i suoi soldi, la sua moneta.
Ma non Ago.



Perché nessuno non avrebbe il ricordo di Jon.
Ed Arya, a migliaia di kilometri di distanza, lo tiene stretto, non lo getta, non lo perde, ma lo sotterra.



Questo è il compromesso. Ma un compromesso, può bastare?
Al momento sembra di sì, visto che qualcosa cambia.
Passa dallo spazzare per terra a lavare i cadaveri. In silenzio. Senza fare domande. Perché deve essere una serva cieca e basta.
Obbedienza e abbandono alla causa.
Questo è quanto.

Ad Approdo del Re, invece, Queen Margaery finalmente sposa Tommen



Il giovane Re è completamente ammaliato dalla sua Regina, soprattutto perché, completamente impreparato si è trovato a dover affrontare il più pericoloso, oscuro e potente strumento di coercizione che un uomo possa incontrare: la vagina!



In pochi ne sono immuni, tra questi annoveriamo Sir Loras Tyrell, ma questa è un'altra storia.
Comunque, il giovane Re sembra implacabile. E sua Altezza, nell'apprezzare le sue doti, ne approfitta per suggerire al suo "solecuoreamorepizzicottino" di spedire la madre a Castel Granito/Villa Arzilla, in casa di riposo.
Un punto per Margaery che nel bel mezzo dell'ora battona con le amiche 



si ritrova la suocere davanti, la quale sembra aver cambiato completamente atteggiamento verso di lei.




Suppongo che Cersei rimpianga Sansa.
Deve averla trovata davvero noiosa all'epoca. Forse era stata addirittura un po' delusa dal fatto che l'avversaria che le era stata predetta, fosse così poco scaltra e capace.
Non sono certa che ora si stia divertendo.

Ad ogni modo, per tutti quelli che vogliono vedere Cersei ricoperta di cacca di cavallo, non è ancora il momento di cantare vittoria, a mio parere.
Infatti, mentre la Regina si rilassa, la Regina Madre continua, di fatto, a governare in vece del figlio.
E ho sentito gli ingranaggi nella sua testolina bionda, insolitamente acuta, muoversi quando il Sommo si è presentato davanti a lei chiedendo la decapitazione dell'Alto Passero!

Adesso, tralasciamo il livello di grottesco raggiunto nei bordelli in questo episodio, perché non so decidere se mi abbia agghiacciata di più la pantomina dei sette ovvero la cosplayer zozza di Dany.



Ad ogni modo, Cersei, invece di avallare le richieste avanzate finisce con il rinchiudere in cella il Sommo, andando a cercare l'Alto Passero. 



Tra i due c'è subito feeling. In realtà, lui sembra una persona mossa da buoni ideali. Povertà, compassione, condivisione, uguaglianza.




Ma là è un attimo. Basta che ti offrano qualcosa e all'improvviso ti ritrovi ai piedi le ballerine rosse di Prada, e la pelliccia di ermellino e gli anelloni d'oro, senza nemmano accorgerti di come sia potuto accadere.
Staremo a vedere se, per una volta, l'ideale vincerà sull'umano feticismo per il potere.

Infine Tyrion giunge a Volantis.
Stufo ed arcistufo di restare nella carrozza decide di farsi un giretto per la città.




Una donna rossa, meno rossa di Melisandre, sta predicando per le strade. I due si lanciano uno sguardo strano. E'un po' inquietante come questi sacerdoti sembrino sapere sempre tutto. No? Cioè mi mettono una certa ansia addosso.
Ad ogni modo, sarebbe divertente vedere questa tipa e Melisandre litigare. A quanto pare, nessun culto è immune agli scismi, questa tipa non nomina Stannis neanche per sbaglio, per lei la salvatrice è Daenerys!




Dopo il suo sguardo, comunque, Tyrion decide di andarsene ed esplorare i luoghi che più ama: i bordelli.
Il problema è che lì dentro, si rende conto che il ricordo di Shae è troppo forte.
Quanto è romantico?
Lui l'ha uccisa, le ha tolto la possibilità di vivere, di sorride, di parlare, di vedere.
Eppure ancora la ama al punto da non riuscire a toccare un'altra donna.
E allora si alza e si allontana, lasciandosi alle spalle Varys.
E voleva solo cambiare l'acqua al pappagallo, niente di complicato, ma purtroppo Jorah il patetico Mormont lo riconosce e decide di rapirlo per portarlo dalla Regina. 



Nella sua testa, varrebbe il perdono, nella mia solo l'ennesima dimostrazione di quanto l'Andalo non sia neanche lontanamente l'uomo per lei.

Non ci resta che attendere la prossima puntata!
Nel frattempo vi saluto, fatemi sapere quali sono le vostre sensazioni e previsioni, ma non fate i furbi, che lo so che avete tutti visto la quarta puntata!!! 
Un bacio, Mika!

Valutazione Episodio:



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