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giovedì 15 ottobre 2015

RECENSIONE - Crazy ex-girlfriend "Josh just happens to live here" 1x01 - Elisa



Cosa succede quando vedete, per puro caso, nel centro di Manhattan il ragazzo che vi ha scaricato dieci anni fa e che credevate essere l'amore della vostra vita e scoprite che si sta trasferendo in California?

a) Fate finta di non vederlo.
b) Vi comportate in modo sano e equilibrato chiedendogli come procede la sua vita per poi andare a casa e affogare nelle vostre lacrime.
c) Gli chiedete di rimanere in contatto per poi mollare tutto e trasferirvi anche voi in California.



Secondo studi psicologici recentemente condotti dalla sottoscritta, l'intera popolazione mondiale femminile si divide tra la scelta a) e la scelta b). Rebecca Bunch, tuttavia, costituisce l'eccezione alla regola, colei che, contro ogni logica, a causa della sua profonda infelicità, abbandona tutto (compreso il suo lavoro nonostante le sia stata appena offerta pure una promozione) per seguire il proprio cuore –letteralmente- e raggiungere, finalmente, la felicità, dopo aver realizzato che la sua vita non la soddisfa. Sarà forse a causa di sua madre che le sta addosso come un panzer e l’ha praticamente obbligata a diventare avvocato? Chissà.
Non c'è, comunque, necessità di essere troppo moralisti perchè, in fondo, tutte noi invidiamo Rebecca: nella sua pazzia lei ha il coraggio di fare quello che noi tutte possiamo soltanto limitarci a sognare, e cioè attaccare l'ex alla giugulare per poi lasciarlo morire dissanguato a terra facendogli pentire di averci lasciato trasferirsi in California “a sole due ore dal mare” per realizzare se stessa. Poco importa se Rebecca lo fa cantando e facendosi sollevare per aria da un pretzel gigante.


Ad ogni modo, Rebecca inizia a cantare, (perchè sì! Crazy ex-girlfriend è pure un musical), così come fanno tutti i personaggi che si trovano in difficoltà, come se non fossero consapevoli di essere in mezzo alla folla e che potrebbero essere arrestati da un momento all'altro. (...Io vengo guardata male solo se starnutisco rumorosamente in pubblico, ma vbb.)
Invece di essere guardata male, allontanata o internata, Rebecca riesce a far cantare anche tutti quelli intorno a sé, che siano uomini, bambini o pecore. Tutti cantano e ballano in perfetta sincronia, nessuno commette errori e unicorni e pandicorni saltellano felici in cielo su nuvole di zucchero filato e arcobaleni. Una cosa che accade tutti i giorni, insomma. Evidentemente High School Musical e Come d'incanto ci hanno davvero insegnato qualcosa.

Una volta arrivata in California, Rebecca si accorge che West Covina è un vero e proprio paradiso dove ci sono strip club, cartelli pubblicitari che si muovono e più pretzel che abitanti, insomma, tutto ciò che una ragazza cerca. Di fatto, se mi proponessero di vivere in una città dove si vive di pizza, wi-fi e Daniel Sharman, sicuramente declinerei l’invito per trasferirmi a “West Covina, California”.




Una volta stabilitasi nel suo nuovo appartamento, Rebecca scrive al famigerato Josh per fargli sapere che anche lei è lì e che potrebbero vedersi. Inutile dire che scrivere il messaggio è una fatica paragonabile a un parto trigemellare: “come posso chiedergli di vederci senza sembrare soffocante e usando un tono leggero che non gli metta pressione?” Una domanda che ci siamo posti tutti almeno una volta nella vita. Nessuno, tuttavia, è stato ancora in grado di trovare una risposta. Se qualcuno la trovasse è gentilmente pregato di farmelo sapere.
Nel momento in cui Rebecca preme il tasto 'invio', una scena che io avrei messo al rallentatore, con una musichetta ansiogena di sottofondo, scatta l'ora 'x': il momento in cui parte una spirale degenerativa dal cui interno è difficile fuggire. Nell'ora 'x' inziano le domande: -perchè non mi risponde? Cosa sta facendo? Mi risponderà? Sarà con qualcun'altra? Mi sta ignorando di proposito? Sicuramente ha il telefono scarico e non può rispondere.- Tutto questo si svolge tenendo il telefono in mano, controllando ogni secondo se siano arrivati messaggi e tirando giù tutti i santi del paradiso nel momento in cui la compagnia telefonica scrive per sapere se sei interessato a qualcosa di cui sicuramente non ti interessa. Se non vi rivedete in questa situazione, mi dispiace dirvi che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in voi.
Rebecca attraversa così le quattro frasi tipiche di chi aspetta un messaggio:



Rebecca trova persino lavoro in uno studio legale dove le tipiche comari di paese cominciano a farsi domande sulla sua presenza lì mentre il suo capo le chiede di aiutarlo a vincere la causa in cui è impegnato con la moglie da cui sta divorziando che vuole ottenere la custodia esclusiva della figlia.


Josh non si fa sentire e Rebecca decide di bruciargli la casa e affogarlo in un gabinetto installare un’applicazione che gli segnala dove Josh si trova…anche io la voglio! La nostra protagonista scopre così da un barista decisamente carino che Josh dovrebbe presenziare presenziare a una festa che si terrà quella stessa sera. Il ragazzo le chiede poi se vuole andare con lui alla festa per un appuntamento, e la ragazza, impegnata a immaginarsi figliare con Josh, accetta sperando di incontrare lì l'ex ragazzo.


E qui arriva quella che secondo me è stata la parte migliore dell’episodio: la “sexy getting ready song” che vi invito a riguardare qua:

Insomma, ammetto che anche a me capita di prepararmi per uscire alla sera cantando e ballando in modo imbarazzante, e ho appena deciso che da oggi in avanti lo farò cantando proprio la “sexy getting ready song”. Mi chiedo poi se prepararsi cantando e ballando non è una cosa che fanno tutti.  Se così non fosse, siete gentilmente pregati di cancellare questa immagina dalla vostra mente.

…E poi vediamo “how guys get ready”:


Non avevo dubbi.
Una volta arrivata alla festa con Greg il barista, Rebecca scopre che, ta-da-da-daaann, Josh è fidanzato. Chi l’avrebbe mai detto? Tutti. Lo so.
E’ proprio allora che succede l’impensabile: Josh risponde finalmente a Rebecca chiedendole se le va di andare a cena. Finalmente.




Perché guardare crazy ex-girlfriend? Indubbiamente una comedy-musical (GAAALAAAVAAAANT) è il sogno di ogni amante del trash, ma c’è un altro motivo, forse ancora più importante, per cui crazy ex-girlfriend è una serie imperdibile, al di là della sua –talvolta- dubbia coerenza logica: la protagonista è Rebecca Bunch –vero- ma chi di noi non è Rebecca Bunch? Io, almeno in parte, mi sento lei, e sono certa che, guardando questa serie, saranno in molti a rivedersi in lei.

Non vi sto chiedendo di mettervi nei panni di un protagonista come, ad esempio Chanel Oberlin di Scream Queens, (…ma mi piacerebbe infinitamente essere lei, diamine!), ma di pensare alla vostra stessa vita, nel qual caso in cui anche voi abbiate avuto un/a ragazzo/a e poi, per disparati motivi, vi siate lasciati per poi non rivedervi più. Capita, infatti, quando ci si lascia, dopo tempo, di rivedere l’ex e di pensare:

a)      Sono veramente stata/o con quel/la coso/a? Di quale sostanza ero fatta/o?
b)     Come abbiamo potuto lasciarci?



Se scegliereste b), ahimè, siete delle Rebecca Bunch e avete un serio problema. Con questo non voglio dire che vi trasferireste solo per avere una possibilità di riconquistare l’ex, ma che sareste disposti a rischiare di innamorarvi di nuovo perché, in fondo, sperate che, questa volta, le cose possano funzionare. Se siete delle Rebbeca Bunch, inoltre, è scientificamente provato che nutrirete un’innaturale, incontrollabile simpatia nei confronti dell’attuale partner del/la vostro/a ex e conoscerete benissimo la sensazione di quando i vostri amici vi implorano di andare avanti con la vostra vita, di appoggiare lentamente la pistola a terra mentre nella mente sentite Damon Salvatore che vi urla: “ELENA, MOVE ON!” Niente da fare. Oramai vi siete messi in testa un obiettivo e nulla potrà distogliervi da questo.



In definitiva, che siate o meno delle Rebecca Bunch, Crazy ex-girlfriend è la serie ideale da guardare con un sorriso stampato sulle labbra, senza aspettarsi monologhi filosofeggianti e personaggi dal notevole spessore culturale, accettandola per com’è: una comedy, nel vero senso della parola, in cui la gente si butta in mezzo alla strada cantando senza guardare se stanno arrivando macchine e senza tuttavia mai essere stirati da un tir. Chapeau.  


Voto finale:



Ci vediamo la prossima settimana con la recensione numero due della 1x02 di CEG. Qui sotto trovate il link della 1x02. EMEN.



Voi cosa ne pensate di questo pilot? Siete delle Rebecca Bunch?
La direzione vi invita inoltre gentilmente a passare dalla nostra pagina DirettaTelefilm e a iscrivervi al gruppo e ringrazia le pagine che condividano questa recensione, nonchè...
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