Diretta Telefilm: RECENSIONE The 100 - 3x07 "Thirteen"

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lunedì 7 marzo 2016

RECENSIONE The 100 - 3x07 "Thirteen" - Elisa

10:39 | Pubblicato da Unknown | Modifica post

Diciamoci la verità: ce lo aspettavamo tutti. Forse non proprio così presto, ma sapevamo che entro la fine della stagione sarebbe successo. Che questa svolta ci renda depressi o felici, su di una cosa sola siamo certi: Jason Rothenberg sa come rigirare la frittata velocemente, ma che questo sia un bene o un male…io non sono ancora in grado di dirlo.

Non ci sono dubbi sul fatto che quest'episodio abbia aggiunto moltissimi tasselli al nostro puzzle: attraverso dei flashback che si alternano alla narrazione presente, incontriamo Becca, ovvero la donna responsabile della distruzione della terra. E' stata proprio lei, infatti, a costruire Alie, l'intelligenza artificiale che ha causato l'esplosione nucleare che ha portato poi agli avvenimenti presenti.

Becca, oltretutto, è anche colei che ha contribuito alla formazione dell'attuale governo dei Grounders: il famoso chip che reca su di sè il simbolo dell'infinito e per il quale Murphy viene violentemente torturato da Titus è in realtà il simbolo sacro che ha il dovere di scegliere, autonomamente, il nuovo comandante.

Sembra incredibile il fatto che, in una società così arretrata come quella terrestre, sia proprio un chip artificiale a stabilire chi deterrà il potere. Esso, infatti, decide chi sarà il nuovo capo attraverso il sangue nero che scorre nelle vene del prescelto, così come in Lexa.

Tornando al presente, vediamo la popolazione della terra, e in particolar modo i membri della coalizione, divenire sempre più insofferenti nei confronti di Lexa e soprattutto della sua mancanza di volontà nell'attaccare gli Skaikru e di voler applicare il principio "blood must have blood".

Heda, anche in parte influenzata dai suoi sentimenti per Clarke, nonostante lei insista nel voler negare, decide di imporre un "blocco" alla popolazione di Arkadia, così da poterla controllare e prevenire attacchi futuri ai clan alleati, evitando però spargimenti di sangue.

Spetta a Clarke stabilire se ricongiungersi al suo popolo in modo da non correre pericoli, o se rimanere a Polis con Lexa e rischiare. Wanheda prende la decisione giusta: sceglie di tornare ad Arkadia, ma non prima di salutare con tutti i crismi il Comandante. Molti non saranno contenti di quello che ha seguito il loro arrivederci e il loro bacio: finalmente le Clexa fanno le cose fino in fondo.

Per quanto mi riguarda, solo ultimamente ho iniziato a shipparle veramente un saaaacco...forse perchè quando sono insieme non solo altro che due ragazze innamorate; possono lasciar cadere il muro duro e gelido che si sono costruite intorno e pensare, per una volta, solo a loro stesse anzichè ai loro doveri.

Questo è uno dei motivi per cui mi è dispiaciuto moltissimo per la morte di Lexa: un po' perchè, dopo tutto quello che questa povera ragazza ha dovuto affrontare, muore in modo quasi "accidentale", e un po' perchè muore fondamentalmente per Clarke...non a causa sua, ma comunque la sua morte è una conseguenza del suo amore per lei, confermando quanto poco prima Titus le aveva detto, avvertendola:

love is weakness.

Così, dopo il commiato di Clarke a una Lexa morente, e dopo la rottura dei mie dotti lacrimali, a Titus, l'assassino, spetta il compito di tramandare lo spirito del comandante.

In peace, may you leave this shore. In love, may you find the next. Safe passage on your travels, until our final journey to the ground. May we meet again.

Attraverso un'incisione fatta sul retro del collo, fuoriesce il chip, il simbolo sacro, che a breve avrà l'importante compito di decretare chi sarà il successore di Lexa.

Non so voi, ma io ho adorato questo episodio: non solo perchè finalmente abbiamo avuto qualche spiegazione sul presente (lasciatemi anche dire che il personaggio di Becca mi è piaciuto molto), ma anche perchè la scena in cui Clarke assiste Lexa morente è stata veramente commovente e intensa.