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domenica 6 marzo 2016

GOD BLESS AMERICA!

Forse non era la puntata che tutti si aspettavano, non c'è stato l'exploit di Claire, e al contrario, questa è stata decisamente la puntata di Frank Underwood che cala il poker e fa capire a sua "moglie" chi è il Presidente degli Stati Uniti d'America.
Puntata più affascinante della prima, a mio avviso, perché abbiamo ammirato per la prima volta in questo inizio stagione, i complicati meccanismi che ruotano ormai intorno agli Underwood.

Ci eravamo lasciati con la fredda intesa tra Claire e Frank: lui l'avrebbe appoggiata per la sua candidatura nel Distretto, e lei, da brava First Lady, sarebbe comparsa al Discorso sullo Stato dell'Unione.
Ma prima di parlare di questo, dovremmo prima discorrere della ca**uta madre di Claire, Elizabeth Hale. Ho già speso belle parole per lei nella precedente recensione, e non mi tirerò indietro neanche in questa. Infatti, la donna, malgrado l'età avanzata e la grave malattia, ha la forza di combattere e di schierarsi accanto a sua figlia nella battaglia politica. Tuttavia, penso che la Hale abbia travisato un po' questa campagna, vista dal suo punto di vista, diretta contro Francis, e non tanto a favore della ribalta politica di Claire.
Insomma all'attesissimo discorso non potevamo che aspettarci un bel colpo di scena. Frank sfrutta in maniera perfetta quel momento dove tutti gli occhi della nazione sono puntati su di lui.
Infatti, demolisce i sogno di rivalsa politica di Claire appoggiando (anche a nome di sua moglie, ovviamente) la Jones. Credo sia stata una delle scene più "divertenti" che abbia visto. Vedere Frank che sorride e manda baci a sua moglie, e lei, con quell'aplomb meraviglioso che le appartiene, che risponde con altri applausi e sorrisi, non ha avuto prezzo.

Gli Underwood sono spettacolari in questo.
O forse la coppia Spacey-Wright? Per questi due recitano una recita (?) Fingono di fingere?



 

Successivamente, alla White House i due cercano di chiarirsi le idee.
Chi è il candidato? Chi è che deve attendere? Chi è la First Lady? Chi è il Presidente?
Francis sostiene che non vuole dissuadere sua moglie dal prendere in considerazione una sua candidatura, ma che in quel momento, è un passo azzardato. Un posto al Senato è assicurato, ma nel giro di due, tre anni.

Claire sembra rifletterci, e lo confessa anche a suo "marito", annunciando però che tornerà alla casa in Texas.
Dopo il breve colloquio, Frank per la prima volta si esibisce nel suo famoso monologo interiore, il momento più shakespeariano, o come volete chiamarlo.
La storia del giovane Walker che si era rifugiato sul'albero nella proprietà degli Underwood. Il ragazzino viziato, secondo Frank, aveva rifiutato di tornare a casa, così come la colazione offertagli
gentilmente da un giovane Francis. E allora, con garbo, una calma olimpica che stranamente in quel
momento già gli apparteneva, prese un'ascia ed iniziò a colpire violentemente il fusto.
E il ragazzo non poté che ritornare con la coda tra le gambe a casa.
Ecco, se qualcosa non va dove deve andare, arriva Frank che spinge questa "cosa" verso la direzione da lui indicata. Peccato che questa "cosa", in quel caso, fosse la First Lady.

Lasciando per ora i teneri coniugi, passo brevemente in rassegna altri tre personaggi che dovrebbero movimentare in futuro le prossime puntate: Jakie, Remy e Petrov.
Partendo dalla prima, che da brava e fedele moglie, tra casa, famiglia, e lavoro ha anche il tempo di spassarsela da un hotel all'altro con Remy, che intanto è lontano dai palazzi del potere.
Questa donna mia affascina, perché ha un potenziale assurdo, ed è almeno per me, la versione femminile di Frank, forse anche più di Claire.
È ancora ambigua: non capisco la sua rilevanza politica, non so da che parte vuole stare, cosa vuole realmente, potrebbe comodamente diventare la futura Vice-Presidente (se Underwood vincesse) ma

ha quasi paura del potere. Credo fortemente che Remy la destabilizzi.

Quest'ultimo invece sembra un personaggio sulla via del tramonto, che sembra non poter offrire più nulla. Le sue amicizie non hanno spessore né peso. Ha dato il due di picche a Frank e l'isolamento dal potere sembra nuocergli. Chissà, potrebbe essere un elemento valido sia per Frank, che per Jakie, o per la Dunbar, tanto per Claire.
E Petrov? L'energico e passionale Victor sembra non avere a cuore ancora Frank, che durante il discorso aveva speso belle parole sul loro rapporto. I motivi sono disparati, un rifugiato politico è atterrato a Washington e Frank da bravo politico ed essere umano che accoglie le richieste di asilo ha l'intenzione di rispedirlo a Mosca dove lo attende una morte sicura.
Tuttavia Frank vuole delle garanzie. Gli assassinii di uomini influenti, magnati, petrolieri, stanno danneggiando anche gli States, che di certo nona appoggiano gli aumenti del petrolio.
Quindi all'orizzonte anche problemi economici in agenda per Francis.
Non vedo l'ora di assistere a nuovi scontri tra due magnifici interpreti.

E concludendo, ritorniamo in Texas.
Claire non si è arresa. Con LeAnn Harvey (una Neve Cambpell che ha comunque esperienza da vendere) sta programmando un colpo grosso. Un altra nomina. Un altro posto. Un'altra candidatura. Il passo si allunga. O forse un po' troppo?
Per questo motivo c'è un duro diverbio con sua madre che non intende aiutarla finanziariamente per il suo nuovo progetto. Claire con sauar affair minaccia di vendere la casa di famiglia. Anzi no, n'è convinta. Ed Elizabeth sbotta, colpendo qualunque cosa con la sua parrucca, scena spettacolare.

Sono io la madre! Sono io la madre! Sono io la madre"


MI È PIACIUTO: Le capacità interpretative della coppia Spacey-Wright. Date loto un Emmy, un Oscar, un continente, una costellazione. Il discorso di Frank. La caparbietà di Claire. La madre ca**uta. Jakie che abbassa i pantaloni (consentitemelo). La storiella del giovane Walker (datemi il maledetto flashback). La voce di Petrov. Claire che sceglie il vestito bianco. 

NON MI È PIACIUTO: Remy sembra un personaggio inutile. Bello vedere come è adesso l'uomo a scaldare il letto. Non vedo più tanti personaggi politici che ruotano intorno al presidente (a parte la Jones). Claire alla fine risulta quasi un'approfittatrice ed opportunista quasi peggio di Frank. Credo si stia un po' esagerando e il problema che siamo solo alla seconda puntata.

VOTO 7




CI VEDIAMO AL PROSSIMO APPUNTAMENTO CON LA TERZA PUNTATA, CHE DIO BENEDICA L'AMERICA, E TUTTI VOI!




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