Recensioni

Quale, tra le nuove serie di questo Autunno, è la tua preferita?

Lettori fissi

Powered by Blogger.
venerdì 25 marzo 2016

GOD BLESS AMERICA!

Siamo ormai abituati a colpi di scena per quanto concerne la trama dello show, ma non ci siamo soffermati sulle novità apportante alla serie, dal punto di visto tecnico.
Direi di partire per l'appunto, dalle visioni oniriche di Francis Underwood, che ancora è ricoverato in condizioni critiche all'ospedale di Washington
Se il protagonista non è più partecipe alle vicende politiche che a sua insaputa si stanno evolvendo in direzioni opposte da quelle programmate, Frank, partecipa a singolari rimpatriate tra vecchi amici, uccisi. Zoe Barnes e Peter Russo.
Viene descritto un limbo dantesco nel quale sono esplicitati cosa? Le paure di Frank? Oppure i rimorsi? O forse, meno probabile, un tentativo di scusarsi, di ricordare le due sue vittime per eccellenza. Sta di fatto, che anche nel momento in cui un personaggio, in questo caso Frank, è impossibilitato a parlare, ecco che c'è sempre un modo per andare oltre e capire, e percepire, che sotto l'imperscrutabile personalità del Presidente degli Stati Uniti, c'è una coltre di insicurezza, di fantasmi, che ancora lo dilaniano. Quella corazza è evanescente.

E se ci eravamo lasciati l'attento a Frank e con Blythe a succedergli, se pur "ad interim", scopriamo come quelle pallottole sparate da Lucas Goodwin abbiano infuocato lo scenario politico.
Frank, e mettiamoci anche Claire, che agli occhi del mondo è ancora la fedele First Lady dovevano essere colpiti fatalmente, destinati a colare a picco distruggendosi. Ma così non è stato, anzi. Se a colui che è andata peggio è il Presidente, Claire è pronta a sfruttare questa situazione utilizzando ad arte le sue qualità: affabilità, coraggio, carisma e pugno duro.
È lei la nuova ed indiscussa protagonista.
E ciò segna il declino di Francis, accennato già nella precedente stagione, ma molto più marcato in questa. L'uomo che ha impiegato tanto tempo, sporcandosi le mani di terra, sudore e sangue, una volta ottenuta la sua scrivania nello Studio Ovale, affanna e arranca per tenerselo stretto. Schiacciato dalla morsa della popolarità che scema di giorno in giorno. Ma non sua moglie. Lei rimane lì, perfetta e incorrotta. È un'ombra che smette di essere tale e si cala nelle vesti di un personaggio dinamico e forte, dal punto di vista politico e intimo/personale.
Lucas Goodwin quindi non distrugge l'ambizione politica degli Underwood, poiché Seth, salvandosi dall'ira di Doug, scopre che l'ex-reporter ha avuto una sbrigativa chiacchierata proprio con l'avversario principale di Francis, Heather Dunbar.
La sua è figura è macchiata indelebilmente. Una sconfitta dichiarata. Ed è così che all'orizzonte di delinea un nuovo avversario, Will Conway.
La politica estera è la prima vera vittoria di Claire che la spinge sempre di più ad ottenere consensi all'interno della Casa Bianca (forse non per Doug o per la Durant) e del Campidoglio. La First Lady, infatti, grazie alla sudditanza psicologia del Vice Blythe riesce ad ottenere un posto a nome degli Stati Uniti al G7 in compagnia di un succube Segretario di Stato.
Qui riesce a scardinare la difesa politica di Petrov, che accetta di parlare solo con lei, ma le sue pretese sono eccessive per l'America e per la Underwood, che però non si lascia sfuggire la situazione dalla mano, ed anzi, alza la voce e sbatte il pugno, in un confronto, quello tra i due, bellissimo, intenso, scintillante, assolutamente affascinante.

PETROV: But you're an amateur, Claire. You fly in, you puff up your chest and you pretend to play president. But what would you be without your husband? Nothing. A pretty face. So, yes, play the president if you like. Go. Tell the Chinese they get nothing on the Pacific. You think you can do that, Mrs. Underwood?
 CLAIRE: Your people are hurting. Six months at most, they're gonna be marching on Red Square. I'm done letting you have your dignity. The truth is you're a beggar on your knees, and you will take whatever we shove down your throat. Viktor. Take the deal. Get your dignity back.
Pertanto Petrov è costretto ad accettare l'accordo voluto dalla First Lady, anche se secondo l'organigramma ufficiale, è stata la Durant a seguire e siglare l'accordo. Ma questo non deve preoccupare, più Claire si muove nell'ombra, più diventa pericolosa.
Come avete avuto modo di apprendere, la vita del Presidente è seriamente in pericolo, e solo la donazione di un fegato può salvargli la vita. Tuttavia il tempo scorre e in graduatoria c'è ancora un uomo d'avanti a Francis, davanti al Presidente degli Stati Uniti d'America.
Viene in aiuto Doug, l'uomo che più di tutti sta tenendo a cuore la pelle di Underwood, ed è l'unico che si interessa della graduatoria.
La povera addetta del Ministero della Salute che si occupa della lista d'attesa è costretta, o la poltrona o la poltrona.


Fortunatamente il fegato arriva ben presto, e l'operazione chirurgica è riuscita con successo.
Frank fa ritorno alla Casa Bianca, così come Claire di ritorno dal G7 di Brandeburgo. Così si conclude la 4x06. In maniera perfetta direi, sovvertendo il finale di stagione della terza, emozionandoci vedendo Francis abbattuto fisicamente e umanamente. A pezzi, e sta per crollare sotto il peso di una carica che lo sta asfissiando. Ma può ancora salvarsi, può voltare pagine e iniziare da capo. Di nuovo. Con lei. Come sempre.



E come dicevo, Lucas Goodwin, personaggio che ho già in precedenza etichettato come debole, nella sua inutilità riesce a far sì che colui che vuole indebolire, anzi, distruggere, riesce a rinvigorirlo, a dargli ciò che da tempo gli mancava. Claire. La sua spalla. La sua guida. La sua forza.
Francis: "I said you were nothing. In the Oval. Without me. It's the other way round."
Claire: "It would have to be different."
Francis: "I know. It's what i saying." 

Era il momento giusto per ricongiungersi. Perché nasce l'alba di un nuovo aspirante presidente. Finalmente un pezzo tosto. La Dunbar era solo un'ombra, palesemente non in grado di affrontare Francis. Invece ecco un giovane forte, carismatico ed affascinante. Un Francis giovane, forse leggermente meno spietato: Will Conway.
Il democratico agguerrito porta con sé tante novità. È un personaggio politico molto "social", a differenza degli Underwood ha una famiglia consolidata con due bambini (c'è da dire che Conway ne fa ampio sfoggio). Sembra l'immagine pulita del politico incorrotto e incorruttibile. Si evince che sarà molto più "tosto", e lo sanno anche gli Underwood. Ma loro, sempre loro, non hanno paura. È solo
un'altra montagna da scalare. Della 4x07 va sottolineato l'impegno di Francis e Claire nella loro reciproca collaborazione. La scena delle loro "prove" prima di salire sul palcoscenico politico non mostra altro che la loro scaltrezza e il loro genio. Tuttavia non crediate che i due abbiano seppellito i rancori. Semplicemente ci sono cose più importanti dei sentimenti. Il potere. L'ambizione.
E Francis è stato colpito una volta. Ma non è caduto. E se lo ha fatto, si è rialzato. Ancora una volta.




CI VEDIAMO AL PROSSIMO APPUNTAMENTO CON LA SESTA PUNTATA E CHE DIO BENEDICA L'AMERICA, E TUTTI VOI!


VOTO 8- 


CI VEDIAMO AL PROSSIMO APPUNTAMENTO CON LA OTTAVA PUNTATA E CHE DIO BENEDICA L'AMERICA, E TUTTI VOI!


Per altre news e materiale su HOUSE OF CARDS, seguiteci sulla nostra pagina Facebook Diretta Telefilm.
Come sempre ringrazio le pagine che pubblicizzano questo materiale.
Grazie perché senza di voi tutto ciò non potrebbe essere pubblicato!


















Reign cancellato?

A quanto pare non avremo una quinta stagione di Reign . Si concluderà con la quarta stagione, anche a causa di importanti uscite di a...

Datario

Rubriche

Image and video hosting by TinyPic
Image and video hosting by TinyPic
Image and video hosting by TinyPic
Image and video hosting by TinyPic
Image and video hosting by TinyPic