Salve Vichinghi!

Praticamente, sono arrivata al minuto 34 dell'episodio, particolarmente scontenta. Lento. Lento e ancora lento. L'unica cosa che mi aveva colpita era stata la loquacia e colloquiale conversazione tra King Ecbert e Dio. Da pari a pari.

Per il resto un lento procedere e mettere in moto.

Poi però, negli ultimi dieci minuti dell'episodio : l'apocalisse.

Partiamo da Lagertha.

Lo sapevo! Lo sapevo che l'avrebbe fatto, non poteva essere che decidesse di sposarlo e lasciarsi tutto alle spalle. Gliele aveva promesse e gliele ha date. Il giorno del loro matrimonio. Continuando a baciarlo. Mentre lui comunque sorride.

Forse Kalf l'amava davvero.

E questa è, per me, il romanticismo migliore. Quello che finisce in tragedia. Che non ti concede il tempo o l'opportunità di rimanere deluso. E non parlo dei comportamenti del partner come, che ne so, tramare per uccidere tuo figlio! Parlo dell'intensità del sentimento che sfuma. Se la vediamo così, come se fosse un compartimento stagno, quella tra Kalf e Lagertha è una gran bella storia d'amore.

E lei si conferma GRANDE. Epica.

Voglio proprio vedere cosa farà ora quel piccolo viscido traditore, senza Kalf a proteggerlo, con Bjorn che ha scoperto il suo piccolo segreto.

Che poi, mi fa anche un po' pena nella sua convinzione che Torvi starà dalla sua parte. Erlendur pensa che lei possa essere persuasa per amor del figlio. Ma a quanto pare Bjorn e Torvi si apprestano a diventare migliori genitori dell'anno.

Ma passiamo al secondo momento sconvolgente dell'episodio: Ivar!

Stiamo scherzando? Sono rimasta senza parole. Cioè, quanto tempo avrà passato con Floki? Una settimana? Due? E già uccide le persone. Io lo avevo detto che non era una buona idea lasciarlo nelle sue mani.

Non so neanche cosa dire. E' stato un momento agghiacciante. 

Ad ogni modo. A parte ciò l'episodio è proceduto ad un ritmo piuttosto lento.

Tante chiacchiere, molte inutili, e poca azione. Forse troppi episodi a disposizione per questo genere telefilmico si stanno dimostrando controproducenti. 

Ragnar è nel pieno della crisi di mezza età, e come nella migliore tradizione dei cinepanettoni e affini, alterna festini a base di droghe con giovani ed esotiche amanti; a discorsi malinconici e paternali ai figli.

Rimprovera Bjorn dello scarso interesse mostrato nei confronti di sua figlia Siggy (un pensiero alla magnifica Siggy); racconta di come si senta in colpa per l'esito piuttosto nefasto dell'insediamento in Inghilterra; parla di come non senta più il vigore, o la speranza; di come non riesca più ad aggrapparsi con entusiasmo ai propri sogni.

Comunque tutti invecchiano. Anche lui.

E con l'età, si diventa logorroici. 

Se da una parte Ragnar parla tanto, facendo sanguinare le orecchie di Yidu che aspettava in trepidante attesa che finalmente il Re cogliesse il suo fiore di loto;  a quanto pare Bjorn non parla per niente.

Qualcuno gli spieghi che questo non significa parlare!

Poche parole, è vero, ma abbastanza efficaci da spingere Torvi a dire la verità. Sono proprio curiosa di scoprire cosa farà ora che ha scoperto che Erlendur è il mandante dell'attentato alla sua vita. 

Soprattutto considerato il fatto che la diffidenza che prova nei confronti dei nuovi arrivati a Kattegat e l'imminente partenza per Parigi non gli permettono di andarsene.

Ad Harald si è aggiunto suo fratello, cenano alla tavola del Re e tramano alle sue spalle. 

E, ovviamente, come altri prima di loro, cercano di portare Floki dalla loro parte.

Come ho già detto, sono davvero curiosa di vedere dove andrà a parare lui. Per ora, se la canta alla grande, sotto lo sguardo interdetto di Helga. Ma andrà fino infondo? Floki pugnalerà alle spalle Ragnar?
Non riesco a crederci. Non posso crederci. Anche se sarebbe coerente con l'epica discesa del Re. Anche se un "eroe" come Ragnar non può invecchiare. Come la più nota dottrina gucciniana ci insegna  "gli eroi son tutti giovani e belli". E forse, Re Ragnar ha fatto il suo tempo.

Intanto in Inghilterra si prepara l'invasione di Mercia. Onestamente, non so neanche perché ci facciano vedere cosa accade. L'unico motivo per cui sono felice è Re Ecbert che meriterebbe uno spin-off tutto per sé.

A Parigi, invece, il conte Odo non se la passa bene. L'imperatore lo ha messo sotto stretta sorveglianza. Mentre Gisla, praticamente, è un'altra persona.

Allora, io capisco tutto. Cioè, capisco che intrattenere un certo tipo di rapporti con Rollo possa decisamente migliorarti la giornata, e cambiarti la vita. Così, però, mi sembra anche esagerato!

Cioè, capisco che abbia dismesso gli abiti da suorina; che si sia tutta ringalluzzita. Capisco anche sia esaltata e che trascini il marito (che improvvisamente ama tantissimo) in qualsiasi anfratto del castello per darci dentro. Ma tutto quel discorso sul pugnalare alle spalle mi è sembrato davvero eccessivo.

Che poi, Rollo, che finge di avere un'etica è ancora più incredibile.

Cioè forse io e lui stiamo guardando due serie diverse. Non credo che la formula "pugnalare alle spalle" debba essere interpretata in maniera così letterale. Se dovessimo fermarci ad analizzare il suo comportamento avrei qualche remora nell'affermare che il tradimento non sia cosa sua.

Ad ogni modo, Gisla gli fa notare che la lealtà è roba da vichinghi. E Rollo non è più un vichingo. Deve smettere di pensare o agire come tale.

Sicura Gisla?

Per scoprire come andrà non ci resta che attendere il prossimo episodio durante il quale sembra proprio cominceremo ad assistere ad un po' di azione!

A presto, Mika!

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