venerdì 23 settembre 2016
Nel
variegato mondo delle serie tv si sta diffondendo sempre di più un
nuovo genere, ispirato ai vecchi "Crime",
ma che presenta delle nuove specifiche caratteristiche.
Potremmo definirlo come una specie di accurata descrizione delle più oppressive organizzazioni criminali conosciute, le
quali pur essendo molto diverse tra loro, presentano delle
similitudini che le rendono più vicine di quello che si potrebbe
credere.
Le serie che per
eccellenza incarnano questo nuovo genere sono Narcos e Gomorra.
Narcos documenta e
romanza un momento storico fragile per la Colombia,la guerra contro
il cartello di Medellin, caratterizzato dalla pesante presenza di uno
dei narcotrafficanti più pericolosi e famosi della storia, Pablo
Escobar.
Gomorra, d'altronde, si
ispira alle vicende narrate nell'omonimo libro di Roberto
Saviano, ispirato a reali eventi legati alla camorra, che
rimane purtroppo uno dei fardelli italiani più ingombranti.
Tra le analogie che
accomunano quest serie, innanzitutto, ci sono le ambientazioni.
Infatti, le “mafie”
nascono tutte in luoghi problematici che coincidono spesso col sud di una nazione; così poveri che gli abitanti che ci vivono vedono in questi criminali dei
benefattori, capaci di rendere le loro vite migliori.
Ciò
viene messo in risalto in questi pseudo documentari, soprattutto dai
primi piani delle favelas e dei piccoli quartieri che non nascondono la loro
difficile realtà .
Le
case ammassate sulle colline sud americane e le vele napoletane
compaiono continuamente nella narrazione degli eventi.
Perché
lo scenario è fondamentale per chiarire il ruolo che ricoprono
narcos e mafiosi.
I
capi dei clan sono uomini carismatici, potenti, che possono dare
sicurezza e lavoro a chi ne necessita, che regalano un modo per
sopravvivere ad una vita fatta di niente .
Questo
miscuglio di remissione e gratitudine è palese, riscontrabile in
molti aspetti, come nei nomignoli che che inventano per i capi
dell'organizzazione (Robin Hood per Pablo o il Don
ossequioso per Pietro), ma anche dagli sguardi di ammirazione e di
rispetto,e dalle parole.
Si
rimarcano continuamente tali elementi, quasi esasperandoli.
La
strada della criminalità diventa la soluzione più semplice, una a
portata di mano, non come quelle di tipo legale coi loro lenti tempi
burocratici.
Si
diventa spacciatori, assassini e ladri.
Mossi
dalla disperazione,seppure spaventati, uomini e donne quasi ignorano
il prezzo da pagare per tutto ciò.
Come
possiamo vedere non c'è solo un tipo di ceto sociale e un età
ben precisi, ma una varietà di persone in cui probabilmente
prevalgono i giovani, che vengono scelti perlopiù per essere i più
ingenui, i più volubili e forse facilmente manipolabili.
È disperazione
di un mondo fatto di stenti.
Non
c'è spazio, allora, per una normale giovinezza,ma si passa nel tempo
di una rapina all'età delle vere scelte.
Sono
persino già in grado di uccidere qualcuno, anche se potrebbero
avere l'età del figlio del boss, ma che a differenza di questi
ragazzi,pedine di un gioco più grande di loro, è quasi intoccabile
come qualunque altro componente della famiglia.
Perché
non parliamo solo di un insieme di persone unite dallo stesso sangue,
ma di specie di ideale in cui credere obbligatoriamente, un
patto eterno che non si può sciogliere se non con la morte.
Persino
le mogli dei boss si mostrano in modo non convenzionale, ma diventano
un vero e proprio braccio destro per i loro mariti, una parte di essi
che non può in nessun modo scindersi.
Acquisiscono
grande potere, partendo dall'influenza sui capi, che poi si estende
ai “sottoposti”.
Tata,
ad esempio, influenza le scelte di Escobar.
Lo
consiglia, lo preme per agire e quando Pablo fa quello che lei gli
chiede, lo sostiene nonostante abbia commesso una strage.
Donna
Imma va persino oltre questo ruolo, sostituendo brevemente
Don Pietro durante la sua reclusione, prima di essere uccisa.
La
moralità, i sentimenti acquisiscono una dimensione nuova; l'amore
diventa qualcosa di contorto.
Perché
il centro di tutto sono il potere e la ricchezza, la convinzione di
essere onnipotenti ,tralasciando tutto ciò che si incontra sul
proprio cammino.
La
cosa impressionante di Narcos e Gomorra è il modo in cui vengono
presentati questi mondi oscuri, ossia dagli occhi di chi vive
ogni giorno in essi.
Siamo
Pablo, Tata, Genny e una quantità indefinita di personaggi durante
il tempo di un episodio.
Entriamo
in ogni singola scelta, cercando di capirla anche se per noi, qualcuna non ha alcun senso comunque.
Tutto
ci viene snocciolato senza censure.
Magari
proviamo anche empatia per qualcuno, ci immedesimiamo.
Si
creano team e si ripetono le battute per beffa.
Circolano,persino,
parodie che prendono in giro questi aspiranti dei, in realtà solo
uomini senza scrupoli.
Ciò,
se fatto nel modo giusto, può essere anche un modo per negargli
l'importanza che credono di avere, per considerarli individui
qualunque.
Ma
bisogna capire che c'è anche un messaggio
fondamentale e serio dietro ad ognuno di questi show.
Uno
di essi è che "Qualunque sia la motivazione dietro ad
un'azione, essa non la giustifica".
Dobbiamo
capire che la mafia non è un semplice gioco, ma una situazione che coinvolge
reali persone innocenti, la cui unica colpa è seguire la strada
giusta o semplicemnte una diversa da quella della criminalità.
Alcuni
pensano che un telefilm del genere bolli solo intere nazioni come marce, quando
è la violenza che si semina nella realtà a renderle sporche.
Perché
una serie tv si limita a descrivere fatti che rendiamo noi possibili, e ci permette unicamente di capire ciò che dovremmo imparare a correggere .
Solo
combattendo l'illegalità evitiamo che compaiano sullo schermo storie
sul male che si insinua ogni giorno nelle nostre città.
Etichette:Recensioni Gomorra,Recensioni Narcos,Tittle Tattle
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