mercoledì 19 ottobre 2016
L'Italia, il nostro Paese, patria della cultura, della
storia, del cibo e del buon vino. Patria di molte cose belle e buone, ma
indubbiamente non della serialità televisiva. E allora come si colloca Medici –
Masters of Florence in questo panorama di desolazione che è il piccolo schermo
italiano?
È proprio per questo motivo che I Medici è, a suo modo, un
piccolo miracolo, poco importa la chiara impronta inglese che permea come un
guanto i 100 minuti di questo primo doppio episodio mandato in onda ieri
sera, in anteprima, su Rai 1.
Contrariamente a quanto molti si aspettassero, non sono solo
i grandi nomi, Dustin Hoffman e Richard Madden, a garantire il successo di
questa serie, già osannata dalla critica ancora prima della sua messa in onda,
ma anche l'idea stessa che sta alla base della coproduzione anglo-italiana:
tutti conosciamo la storia della famiglia de’ Medici, eppure la magia di
Masters of Florence sta proprio in questo, nel saper rendere accattivante una
storia sentita e risentita.
Così, rivisitando Firenze in tutto il suo silenzioso
splendore, inquadratura dopo inquadratura, veniamo trascinati a inizio ‘400 per
assistere, insieme alla famiglia de’ Medici, la storia della sua inarrestabile
ascesa al potere.
Il primo episodio alterna il proseguire lineare della vicenda
storica che parte nel 1429 e il susseguirsi di vari flashback che risalgono a
vent’anni prima.
Vediamo così come, prima della sua morte, Giovanni de’
Medici, interpretato dal grande Dustin Hoffman, cerca di istruire i
figli, Cosimo e Lorenzo, a portare avanti il suo progetto di realizzazione
della più importante banca europea.
I due fratelli vengono mandati a Roma, Cosimo
leggermente più restio a proseguire gli affari del padre perché dotato di un’anima
più sensibile e rivolta verso l’arte. Egli decide infatti di assecondare i
suoi interessi, nonostante la consapevolezza che il suo sogno di diventare un
artista non potrà che rimanere tale, e di esercitare la sua passione nella bottega di Donatello. Qui incontra Bianca, una donna, tanto bella quanto
intrigante, di cui presto si innamora.
Nel frattempo è soprattutto il fratello Lorenzo a curarsi dell'espansione della banca medicea, e in particolar modo a rendere l’attività bancaria una pratica
legale, assicurandosi l’appoggio della curia romana. Lorenzo riesce a portare dalla
sua parte quasi tutti i membri dell’associazione religiosa, ma il cardinal
Orsini sembra essere irremovibile nella sua decisione di non appoggiare coloro
che ritiene essere, più che dei bancari, dei semplici usurai.
Il cardinale,
alla fine, si ritrova costretto a rivedere la sua posizione: Cosimo, infatti,
scopre che l’uomo di chiesa è colpevole di sodomia e, sfruttando questa
conoscenza, riesce ad assicurarsi gli interessi della famiglia de’ Medici
.
In tutto questo, però, il padre Giovanni scopre dell’amore
che il figlio nutre per Bianca, una semplice popolana e, dopo aver fatto
chiudere la bottega in cui la donna si incontrava con Cosimo, le offre dei
soldi per sparire.
Confermando quanto ella aveva detto a Cosimo, e cioè che la
bellezza non conta nulla senza delle ricchezze che possano garantire un’esistenza
dignitosa, la ragazza decide di andarsene.
Tornando al 1429, la morte di Giovanni ha causato non pochi
problemi. In primo luogo ci si domanda chi sia stato ad avvelenarlo… forse
Rinaldo degli Albizi? In secondo luogo, l’essere stato eletto successore di
Giovanni implica che Cosimo prenda decisioni sulla vita politica della città di
Firenze.
Anche qui, tuttavia, il problema principale resta sempre la
famiglia Albizi, che vuole che la città partecipi alla guerra che il duca di
Milano sta conducendo contro la città di Lucca. Cosimo, così, non ha altra
scelta che appoggiare la causa, nonostante questo metta Firenze economicamente
in ginocchio.
Nel frattempo, Cosimo viene fondamentalmente indotto a
sposare, pur contro voglia, la Contessina de’ Bardi, la quale è stata anch’ella
stata incoraggiata ad acconsentire ad un matrimonio senza amore con il solo
scopo di riferire al padre le faccende della famiglia Medici.
La situazione economica si sblocca nel momento in cui
Francesco Sforza giunge a Firenze per annunciare che le corporazioni di Lucca
hanno convinto il duca di Milano a lasciare la città, ponendo così fine alla guerra.
A dimostrazione del suo forte spirito artistico, nonostante
la mancanza di fondi, Cosimo decide di domandare aiuto a Brunelleschi,
interpretato da Alessandro Preziosi, per portare infine a compimento il
progetto della cupola.
Illustrando la sua idea di una struttura autoportante, l’architetto
anticipa quello che sarà il simbolo della nuova Firenze, la Firenze della
famiglia Medici.
C'è sempre una scelta. Io ho fatto la mia anni fa.
Il grande mistero, comunque, che avvolge la serie, riguarda l’avvelenamento
di Giovanni e l’omicidio a sangue freddo dello speziale che gli aveva fornito
la cicuta: chi è l’assassino? Cosa lo ha portato a compiere tali gesti?
È inutile domandarsi, quando si tratta di fiction o serie tv a
tema storico, che piega prenderanno gli eventi. Nel caso di Medici – Masters of
Florence, però, l’elemento romance, che è stato sviluppato in modo netto ed
evidente, resta una curiosa variabile.
Alla fine del doppio episodio, ciò che resta allo spettatore,
al di là della narrazione in sé, è indubbiamente l’ottima performance di
Richard Madden, che ancora una volta si dimostra più che all’altezza del ruolo
interpretato, e l’innegabile bellezza dei paesaggi italiani. Spettacolari e
spesso emozionanti, gli scorci del nostro bel paese si riconfermano essere lo
sfondo ideale di mille vicende storiche e non solo.
In definitiva, pur lasciando un po' a desiderare per quanto riguarda
l’affidabilità storica, basti pensare all’avvelenamento di Giovanni che oggi
ancora non è stato accertato, I Medici resta pur sempre un buon prodotto all’interno
dell’universo seriale internazionale, e allo stesso tempo un piccolo miracolo se
si restringe il campo alla sola televisione italiana.
Voto finale:
Dandovi appuntamento alla settimana prossima con il successivo doppio episodio, vi chiedo cosa ne avete pensato voi. Siete rimasti soddisfatti? Avevate aspettative più alte? Fatemi sapere nei commenti!
Alla prossima! Elisa
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Un ultimo ringraziamento va alle pagine che mi condividono:
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2 commenti:
La serie ha lasciato piacevolmente tutti stupiti. Basta guardare le cifre che hanno tappezzato la prima pagina della stempa questa mattina. Insomma ieri sera non eravamo in pochi a guardare questa serie. Che come hai detto tu ha un impronta straniera fortissima,nonostante la storia sia rigorosamente Italiana. Tra l'altro da notare proprio nel cast italiano Alessandro Preziosi, che fino a ieri sera nella mia testa era rimasto nei panni di Fabrizio Ristori xd. Detto questo non ci resta che aspettare Martedì Prossimo! xd Ps. la colonna sonora comunque resta magistrale. :*
In effetti, anche solo numericamente parlando, non su può negare che I Medici sia partito con il botto. E per quanto riguarda la colonna sonora, hai totalmente ragione: si accompagna alla perfezione! Grazie per il commento, alla prossima :)