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lunedì 17 ottobre 2016

Cosa succederebbe se un'emittente televisiva come la HBO unisse alla passione per i remake il genio di J.J. Abrams e la bravura di Jonathan Nolan?!
Cosa succederebbe se la suddetta HBO unisse in un unico cast una sublime Evan Rachel Wood, un bellissimo James Marsden, un cattivissimo Ed Harris e un immenso Anthony Hopkins?!
Cosa succederebbe se venisse portata su schermo una contorta, viva, incredibile, sofferta e oscura serie sulla coscienza artificiale?!
La risposta a tutte queste domande é una sola: Westworld!





Adattamento televisivo del film cult del 1973 'Westworld - Il mondo dei robot' scritto e diretto da Michael Crichton (autore di 'Jurassic Park' e 'La Sfera') é la storia di un parco a tema western, appunto, interamente popolato da androidi sintetici, in cui i visitatori possono completamente immergersi e fare qualsiasi cosa essi vogliano senza pensare minimamente alle conseguenze. 
Il team creativo e quello di sviluppo del parco cercano continuamente di migliorarsi e rendere gli androidi sempre piú realistici con una cura per i dettagli a dir poco maniacale; A tal fine il Dr. Ford (Anthony Hopkins), direttore creativo di Westworld aggiorna gli androidi con delle "fantasie" affinché risulti praticamente impossibile distinguerli dagli esseri umani. Purtroppo per lui dopo l'aggiornamento molti androidi cominciano a comportarsi in modo criptico all'inizio e poi del tutto strano, sfuggendo al controllo degli esseri umani e arrivando a dubitare della realtá del loro mondo.


J.J. Abrams, creatore di capolavori quali 'Fringe', 'Lost', 'Alias' e il piú recente episodio VII di 'Star Wars' si mette al timone esecutivo di questa serie ideata da un assurdo Jonathan Nolan (fratello minore del piú noto Christopher) famosissimo sceneggiatore di 'Memento', la saga de 'Il Cavaliere Oscuro' e 'Interstellar' che, come citato, presenta un cast strabiliante!
Ovviamente la cara HBO non é da meno, giá produttrice del fenomeno mondiale 'Game of Thrones', ha atteso ben due anni per portare alla luce questo gioiellino.
Nonostante si parli di androidi e nonostante il film del '73 sia certificato come il primo film in assoluto a ricorrere a CGI, questa serie non adopera particolari effetti speciali, proprio perché il suo intento non é quello di stupire lo spettatore con computer grafica e altri inutili specchietti per le allodole; Il punto di forza di questa serie é proprio la realtá che trasuda, una realtá cosi vera e cruda da ferire ognuno di noi piú di quanto non facciano le mille pallottole volate giá nel primo episodio!
Si parla di 'coscienza artificiale' proprio perché gli androidi di Westworld non possono non strizzare l'occhio (assolutamente non per caso) ai robot del piú noto autore di fantascienza mai esistito: Isaac Asimov!
Asimov é infatti l'autore di un pre-ciclo e un ciclo interamente dedicati a robot e androidi di cui il capostipite é il celeberrimo 'Io, Robot' del 1950; In questi otto romanzi fantascientifici Asimov crea ed esamina molto profondamente qualcosa che fino a quel momento era addirittura impossibile da immaginare: Robot e androidi con sentimenti, o piú ampiamente, con una coscienza. Asimov si partí dal presupposto che nel momento in cui l’uomo crea qualcosa a sua immagine e somiglianza, inevitabilmente crea se stesso; Quindi come l’uomo è arrivato a giudicare Dio e prenderne il posto, le macchine arriveranno a giudicare l’uomo e a sostituirlo.. E quale miglior passo se non quello di iniziare ad avere ricordi, coscienza e magari sentimenti come noi?!
Asimov nel suo lavoro fu poi cosí minuzioso da ideare tre (successivamente ne aggiunse una quarta definita 'Legge Zero') leggi che potessero in qualche modo rappresentare una sorta di codice morale per i robot:

0. Un robot non può recare danno all'umanità, né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, l'umanità riceva danno;
1. Un robot non può recare danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno. Purché questo non contrasti con la Legge Zero;
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Legge Zero e alla Prima Legge;
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Legge Zero, la Prima e la Seconda Legge.

Ovviamente nel nostro mondo queste leggi sono ancora praticamente inattuabili visto che la nostra tecnologia non si é evoluta al punto da creare robot e androidi in grado di comprendere questa complessitá.
Ma cosa succederebbe se adattassimo le Leggi della Robotica al mondo di Westworld? Ovviamente il Dr. Ford e il suo team devono aver creato tutti gli androidi secondo queste leggi, ma davvero sono stati cosí stupidi da pensare che non sarebbe mai successo nulla e che sovraccaricando cosí tanto le loro 'menti' prima o poi nessuno si sarebbe ribellato?!

Una delle caratteristiche migliori a mio avviso di questa serie é la potenza della sceneggiatura: Ogni androide ha una storyline che lo definisce e che ne modifica giornalmente azioni e comportamenti. Il Dr. Ford e il suo team ricoprono quindi il ruolo di sceneggiatori dando ad ogni abitante di Westworld una storia, uno scopo, un background sociale e psicologico che é meccanico quanto reale: Nel pilot iniziamo a prendere confidenza con Dolores (Evan Rachel Wood) ed entriamo letteralmente nella sua quotidianitá, e qui entrano in gioco la meccanicitá e la veridicitá di cui parlavo: Dolores (cosí come tutti gli altri androidi del parco) ha una routine robotica che é quella di alzarsi allo stesso orario e nello stesso modo, dire esattamente le stesse cose e farne le medesime, giorno dopo giorno.. Se solo non fosse che quella sua meccanicitá é talmente reale e vissuta da entrare sia in contrasto che in relazione con ogni minima differenza che si presenta ai suoi occhi (che sia un diverso ospite, una diversa interazione con robot Tizio piuttosto che Caio) che ne stravolge la routine: Da quella nuova interazione scatta qualcosa nella mente di Dolores visto che dalla singola storyline affidatale dagli "sceneggiatori" se ne diramano decine e decine completamente nuove e diverse ma che, con l'arrivo del nuovo giorno, si annullano definitivamente. Avete presente il terzo principio della dinamica secondo cui ad ogni azione corrisponde una reazione esatta e contraria? Ecco, in pratica é di quello che si parla!

In questo primo episodio peró notiamo anche qualcosa che invece noi conosciamo fin troppo bene: L'aviditá e la crudeltá degli uomini. Credo sia fantastico come due personaggi come quello interpretato da Anthony Hopkins e quello di Ed Harris siano cosi agli antipodi da essere paradossalmente anche estremamente simili: Il primo é il creatore degli androidi e il secondo vuole distruggerli; Uno li venera e li trova sublimi, l'altro li disgusta. Per quanto i due personaggi alloggino su diverse carrozze viaggiano sullo stesso treno, quello del progresso!
Il Dr. Ford (Hopkins) crede che gli androidi possano portare pace e gioia all'uomo, li vede come un mezzo per arrivare allo scopo, il cattivo in nero (Harris) invece vede gli androdi stessi come lo scopo, per lui altro non sono che la "personificazione" di un futuro di cui non vuole far parte: Nel profondo magari crede che gli esseri umani meritino una seconda occasione o semplicemente pensa che non debbano essere rimpiazzati dagli androidi.
La manipolazione della coscienza é il filo conduttore che lega i primi due episodi di questa serie anche se lontani letteralmente anni l'uno dall'altro, visto che il pilot risale al 2014; Se nella 1x01 la "vittima" é il padre di Dolores, nell'episodio successivo é alla prostituta interpretata da Thandie Newton essere perseguitata "psicologicamente" dal team di WW.
Cosa che invece crea un muro alto e distinto fra le prime due puntate é il TEMPO: Il primo episodio corre ad una velocitá supersonica catapultandoci senza chiedere permesso non solo nel parco ma anche nella maniacale routine degli androidi e in una guerra solitaria, quella del pistolero in nero, che sembra andare avanti da decenni; Il tempo si ferma arrivati alla 1x02 visto che questa volta ce la prendiamo comoda avendo la possibilitá di scoprire i retroscena che permettono ai visitatori di entrare nel parco e lo facciamo con due personaggi chiave che rappresentano, come il Dr. Ford e l'uomo in nero, due facce diverse della stessa medaglia: Uno, quello in nero, ormai assiduo visitatore del parco sa come muoversi a Westworld e come goderne appieno in ogni aspetto quasi meccanicamente anche lui; Il secondo invece, vestito con abiti chiari, visita il parco per la prima volta e lo fa con la luce negli occhi: Westworld per lui é un mondo totalmente nuovo, pieno di tanti misteri e pericoli ma anche di potenziali gioie e sogni da realizzare.

HBO é come sempre sinonimo di fiducia, cura nei dettagli e passione ma richiede tantissima pazienza visto che 'Westworld' nonostante sia ancora agli albori, sembra aver giá messo in moto un macchinario complesso e minuzioso che rivela nuovi ingranaggi fondamentali in ogni episodio, nuovi fili conduttori che sembrano intrecciarsi come se sapessero giá il risultato finale; Una destinazione che il preziosissimo treno di 'Westworld' sembra conoscere giá da prima del pilot (magari anche perché la serie é confermata e rinnovata giá fino al 2020) e che corre ad una velocitá che nessun'altra serie, forse nemmeno il tanto amato 'Game of Thrones', potrá facilmente raggiungere.


Noi di Diretta Telefilm quest'anno non ci stiamo soffermando moltissimo sul trattare nuove serie, ma 'Westworld' di certo non era fra quelle che potevamo ignorare e quindi, da domani, vedrá un appuntamento settimanale tutto dedicato al nuovissimo gioiellino targato HBO.
Vi lascio al trailer della 1x03 - 'The Stray' che andrá in onda negli States questa notte.



Giulio Sicurella





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1 commenti:

roryoconnell ha detto...

Che bella questa recensione wowww mi e' piaciuta tanto :)

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